Lecce, 19 gennaio 2025 - Nonostante l’avvio del nuovo servizio di TPL e l’aumento dei chilometri, gli impegni assunti per migliorare le condizioni di lavoro non si sono concretizzati durante la fase di programmazione del nuovo servizio.
Per questi motivi Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Fna hanno chiesto un incontro all’azienda ed al sindaco di Lecce (il Comune è socio unico dell’azienda). La riunione si svolgerà il 24 giugno. E i lavoratori si stanno avvicinando all’appuntamento con una insoddisfazione crescente per le gravi criticità che vivono quotidianamente.
“L’incremento del servizio avrebbe dovuto rappresentare un punto di svolta. Al contrario, si assiste a un netto peggioramento: reintroduzione dell’orario medio, rotazioni bisettimanali, turni pesanti e privi di pause, in un contesto già segnato da carenze strutturali (bagni, sale sosta, percorrenze critiche, mezzi obsoleti). Agenti del settore sosta costretti ad operare con turnazione con doppio rientro settimanale, sotto condizioni climatiche proibitive. Operatrici del City terminal sotto organico e sottoposte a forte stress lavorativo”, dicono Fabrizio Giordano (Filt Cgil), Pierdonato Ligori (Fit Cisl), Francesco Demarindis (Uiltrasporti) e Dario Loporchio (Ugl Fna).
A ciò si aggiunge la mancata apertura del confronto sul Premio di Risultato 2025-2026 e sulla contrattazione di secondo livello, nonostante l’utile di bilancio registrato di 722mila euro. Rimane senza risposta anche la richiesta di un regolamento per avanzamenti e promozioni, tanto più urgente in vista delle imminenti nomine per addetti di esercizio e coordinatori della sosta. Inaccettabile, secondo le organizzazioni sindacali, l’attuale riorganizzazione aziendale in tutti i settori aziendali (uffici, officine, settore sosta, city terminal, ecc.) avviata senza il coinvolgimento sindacale, ignorando istanze storiche sull’organizzazione del lavoro, quali: pre e post turno, organici inadeguati, rientri lavorativi, esternalizzazioni e altro ancora.
Il 18 giugno i lavoratori hanno partecipato in massa all’assemblea indetta dalle sigle sindacali. E non hanno perso l’occasione per esprimere un forte dissenso verso la condotta aziendale, manifestare delusione e stanchezza per anni di attese e un costante peggioramento della qualità del lavoro, soprattutto in termini di conciliazione vita privata e lavoro. È emersa chiaramente la percezione di una volontà aziendale di realizzare una esasperata produttività a discapito dei lavoratori, sempre più gravati da turni massacranti e da un’organizzazione del lavoro priva di attenzione al benessere delle persone.
I lavoratori hanno ribadito, con determinazione, che l’incontro con il Sindaco in programma il 24 giugno, dovrà rappresentare un momento di svolta. Si aspettano un’assunzione di impegni concreti da parte di SGM: basta rinvii o generiche dichiarazioni d’intenti. In assenza di risposte chiare e tempestive, le scriventi organizzazioni sindacali saranno costrette ad attivare tutte le azioni necessarie a tutela dei lavoratori tutti. I lavoratori SGM meritano rispetto, non promesse ancora disattese.