Nardò, vent’anni per copiare: l’ex sindaco Risi attacca Mellone sulla questione navette gratuite

“Prima di noi il nulla, ora una città all’avanguardia.” Con questo slogan a conclusione di un video pubblicato sui social, il sindaco di Nardò Pippi Mellone ha celebrato l'ennesima impresa, il parcheggio da 480 posti nelle marine. Non è mancata la reazione durissima da parte dell’ex sindaco Marcello Risi.

Il tono autocelebrativo del messaggio, corredato da immagini patinate con il sindaco alla guida della navetta, è stato interpretato come l’ennesimo atto di propaganda da parte del primo cittadino neretino. Ma a far scattare la polemica non è stato solo lo stile del video, quanto il contenuto che, a giudizio di Risi, riscriverebbe la storia recente della città in modo arbitrario e fuorviante.

Al centro della contestazione c'è l’istituzione dei bus navetta gratuiti che, nella visione dell’amministrazione Mellone, rappresenterebbero un’innovazione recente, simbolo della “nuova Nardò”. Peccato, però, che – come ricorda Risi – il servizio navetta per le marine di Santa Caterina e Santa Maria al Bagno sia stato attivato già tra il 2002 e il 2007, durante il mandato della giunta Antonio Vaglio-Marcello Risi. A sostegno di questa affermazione, Risi riporta dati e ricordi precisi: i parcheggi dedicati gratuiti, il servizio navetta attivo nei mesi estivi, la logica di alleggerire il traffico lungo la litoranea. Un progetto pensato oltre vent’anni fa con spirito ecologico, attenzione al turismo e rispetto per il territorio.

"Il copione più lento della storia" - “Per copiare l’idea e buttare via centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici – dichiara Risi – Mellone ha impiegato due decenni.” Le sue parole sono taglienti, ironiche, provocatorie. Ma la critica, dietro il sarcasmo, è politica e sostanziale: l’amministrazione attuale, secondo l’ex sindaco, non fa che ricalcare iniziative già sperimentate da altre giunte, appropriandosene senza alcun riconoscimento del lavoro precedente. “Siamo al cospetto del copione più lento della storia – afferma con amaro sarcasmo – ed è strabiliante che si vanti pure.”

Un passato rimosso? - Il cuore del messaggio di Risi non è solo il disappunto per una mancata attribuzione, quanto il timore che si stia riscrivendo la memoria politica e amministrativa della città. “Prima di noi il nulla” è una frase che, letta con occhio critico, sembra voler cancellare ogni esperienza precedente, ogni iniziativa nata in altre stagioni politiche. Un atteggiamento che, sempre secondo Risi, alimenta la narrazione personalistica e populista su cui Mellone ha costruito buona parte del suo consenso.

Cabaret o politica? - “Facci ridere” è la chiosa con cui l’ex sindaco affonda il colpo finale. Una frase che chiude il suo intervento ma che spalanca la porta a una riflessione più ampia sul linguaggio e sui toni che oggi dominano la scena politica locale. In un contesto in cui la comunicazione social, le clip emozionali, gli slogan e le autocelebrazioni sembrano prevalere sulla sobrietà dell’azione amministrativa, il rischio è che la politica diventi, per citare Risi, “un divertente cabaret”.

Un dibattito aperto - La polemica tra Mellone e Risi non è solo uno scontro tra due modi diversi di intendere la politica: rappresenta una questione cruciale per la comunità neretina. È legittimo che ogni amministrazione rivendichi il proprio operato, ma è altrettanto doveroso riconoscere ciò che è stato costruito in passato. La continuità amministrativa – anche quando attraversa fasi politiche diverse – non è un segno di debolezza, ma di maturità istituzionale.

In questo senso, la vera domanda che rimane è: perché negare o ignorare quanto già fatto? E davvero servono vent’anni per (ri)scoprire una buona idea?

Intanto a Nardò, tra video celebrativi e botta e risposta taglienti, la politica continua ad assomigliare sempre più a uno spettacolo. Ma il pubblico – i cittadini – saprà distinguere tra recita e realtà?

0
0
0
s2sdefault

ADV

salento magazine

I più letti