Primo anno di amministrazione Poli, primi aumenti. Non ci voleva molto a capire che le promesse fatte in campagna elettorale fossero destinate a infrangersi contro la realtà dei conti comunali. infatti, puntuale, arriva l’aumento della TARI.
La precedente maggioranza, pur in un contesto economico complicato, era riuscita a ridurre la pressione fiscale attraverso una razionalizzazione della spesa e con il sostegno di un contributo una tantum della Regione, destinando 300.000 euro alla copertura della TARI sociale. Una misura concreta, pensata per tutelare le fasce più fragili e promuovere equità fiscale.
Oggi, l’amministrazione Poli sceglie la strada opposta: nessun intervento strutturale, nessuna visione di riequilibrio sociale, nessun impegno per rafforzare il fondo TARI sociale.
Al contrario, aumenta la tassa e allarga la platea dei soggetti colpiti, includendo anche le cosiddette case coloniche, con l’argomentazione generica che molte sono ormai strutture ricettive.
Una posizione approssimativa, che non prevede il puntuale controllo delle reali condizioni di utilizzo di quegli immobili con una verifica che appuri se si tratti di strutture rurali o contesti turistici.
Promettevano meno tasse e più servizi. Il risultato, oggi, è sotto gli occhi di tutti: più tasse, meno equità, e nessuna misura di protezione per chi ne ha davvero bisogno.