Sconcerto e grave preoccupazione. Sono le sensazioni che si provano davanti al desolante quadro finanziario del comune di Nardò.
Dal rendiconto di gestione approvato in questi giorni dall'amministrazione comunale emerge un dato che sconforta: il milionario indebitamento cresce di mese in mese, mentre il comune non riesce a farvi fronte con le entrate. Le conseguenze più gravi e più immediate si tradurranno in una ulteriore riduzione dei servizi: meno assistenza ai cittadini disagiati, meno investimenti per turismo, cultura e sport, zero incentivi alle imprese e al commercio, drammatici riflessi sulla manutenzione ordinaria, rinvio di tutte quelle opere pubbliche necessarie per la nostra città per le quali non fossero reperibili finanziamenti regionali o comunitari.
Non si comprende, allora, cosa abbia da vantarsi un’amministrazione che con alchimie contabili o stiracchiando qua e là i numeri approva un rendiconto, ma la cui politica è una continua fonte di debiti che impedisce a questa città di crescere come merita. Non si comprende cosa abbia da vantarsi un’amministrazione che non è in grado di assicurare quello sviluppo economico che consenta ai nostri giovani di avere concrete opportunità di lavoro senza essere costretti ad elemosinare lavori precari ai potenti di turno; che assicuri ai nostri anziani non gite fuori porta ma sostegno e attenzione, cure e assistenza per una vecchiaia dignitosa; che permetta al comparto del turismo di esprimere finalmente le enormi potenzialità di cui il nostro territorio dispone, con un ritorno di migliori condizioni di vita per l’intera comunità e non solo per pochi. Credo sia arrivato il momento per una profonda riflessione da parte di tutti.
Antonella Vergari