I dolori del giovane Werther: "... Strano che l'opposizione non si sia accorta per nulla del disinvolto uso continuo delle agenzie di lavoro interinale per fornire personale avventizio agli uffici comunali"

L'opposizione al Comune di Nardò, perlomeno quella di sinistra (stante che FdI è all'opposizione del dittatorello di Castello degli Acquaviva) ha un concetto ben strano di opposizione sia quanto a durata sia quanto a periodo.


Infatti sul finire dell'estate mentre si approssima l'autunno stagione per antonomasia del letargo della natura e delle specie faunistiche, a Nardò l'opposizione di sinistra si sveglia, forse perchè caduta dal pero, dal letargo in cui giaceva placidamente dall'autunno del 2021 immediatamente dopo le elezioni comunali svoltesi in quel periodo.

La caduta si rivela traumatica e punta diritto diritto alle assunzioni clientelari negli organici comunali, che rimangono ancora largamente deficitari rispetto alla pianta organica vigente colpita pesantemente da numerosi pensionamenti e qualche strano trasferimento.

Strano che i consiglieri dell'opposizione di sinistra a Mellone non si sia accorti per nulla del disinvolto uso continuo delle agenzie di lavoro interinale per fornire personale avventizio agli uffici comunali. Si tratta della rivisitazione in chiave moderna dei famigerati incarichi trimestrali di antica e consolidata tradizione democristiana. Tecnica diffusissima per oltre quaranta anni, anche durante le amministrazioni in alleanza con i socialisti, ma di chiara origne e marca democristiana.

In fondo la vera fonte cui Mellone si ispira è quella democristiana che è insita nella mentalità democristiana di cui è intriso fin nel midollo e che è all'origine delle sue fortune passate, presenti e lui spera anche future. Perchè in Mellone l'unica rivoluzione è l'estremizzazione della tecnica democristiana dell'occupazione del potere per il potere senza curarsi minimamente di progettare un futuro economicamente e socialmente diverso per la città e i suoi abitanti.

Ma tornando ai nostri oppositori di sinistra in Consiglio Comunale, veramente non si sono accorti di niente fino alla fine di questo agosto? Forse solo la calura agostana ha sciolto le pareti del bozzolo in cui si erano incistati al riparo della realtà; o forse si erano nascosti in “un baccello” come recitavano Stanlio e Ollio in quel loro famoso lungometraggio intitolato “I figli del Deserto”.Altrimenti non si spiega come altri avvenimenti accaduti nel Castello di piazza Diaz non li abbia smossi dal loro beato letargo. L'emigrazione definitiva, e improvvisa del dirigente Falco, dopo la strettissima sinergia con le amministrazioni melloniane, non li ha smossi neanche per un po'.

Non si sono chiesti per nulla come mai il Segretario Generale avv. Scrimitore abbia, improvvisamente, abbandonato il suo incarico al vertive della burocrazia neritina. Peggio ancora sono rimasti totalmente inerti quando la dr.ssa Polignone, nuovo Segretario Generale del Comune dopo Scrimitore,sia fuggita da Nardò dopo appena due messi dall'assunzione del ruolo. Del resto hanno anche accettato supinamente un segretario a scavalco col Comune di Leverano! Mai Nardò, secondo comune della provincia, ha avuto un segretario generale condiviso con un altro Comune!

Suvvia può andare bene uno scavalco tra Porto Cesareo e Leverano, tra Zollino e Leverano ma non tra Nardò e qualunque altro comune della provincia. Ma poi hanno cercato di sapere il motivo di questa moria (burocratica ovviamente) di segretari comunali? Hanno verificato la legittimità di qualche incarico dirigenziale assegnato a soggetto non organico a nessun altro ente locale, quindi preso fuori dai ruoli pubblici? Magari in settori cruciali della struttura organizzativa comunale?

Alcuni cittadini che non hanno l'anello al naso e la sveglia al collo se lo chiedono da quando sono avvenuti questi repentini avvicendamenti. Ma coloro che hanno l'incarico di esercitare il controllo democratico su chi amministra come maggioranza se lo sono mai chiesto? Oppure tacciono per qualche misteriosa ragione che potrebbe anche essere semplice disattenzione per occuparsi degli affari della città; che magari esercitano solo a tempo perso come un fastidioso hobby?

Hanno trascurato colpevolmente questi aspetti amministrativi anche se, più recentemente ancora, hanno sollevato dubbi sulla pletora di consulenti a sostegno dei tecnici “neo impiegati” per la redazione del PUG. In merito sarebbe da notare, senza discutere la professionalità di alcuno, che nei decenni passati, per incarichi del genere Nardò ha visto all'opera Urbanisti di chiara fama nazionale e talvolta anche internazionale.

Forse le spese megagalattiche per il super-ultra-mega lungomare hanno assorbito le risorse finanziarie necessarie per incaricare urbanisti di altissima, riconosciuta e specifica professionalità nella disciplina sel settore urbanistico.                                  

Werther Messapo

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