I dolori del giovane Werther:"La non tanto velata, aspirazione a candidarsi a sindaco dell'ex assessore al bilancio già minata dalla sua autodichiarazione di aver violato gli obblighi di amministratore pubblico".

Occhiale da intellettualoide, posa curiale e melliflua da cerchiobottista uso ad ogni tipo di accordo Giampiero Lupo sale sul palcoscenico della politica neritina con velleità da primo attore.

Assessore di Mellone per sei anni e mezzo, sempre allineato e coperto, acquiescente ai desiderata del suo capo a modo di scendiletto senza un fiato flebile di difformità, Lupo si propone come salvatore della politica che a Nardò, a suo dire, non procede bene. Ma solo da quando lui non è più assessore alle finanze, bilancio e gestione delle risorse umane.

Prima andava tutto bene madama la marchesa per l'assessore Lupo la cui la voce si è udita finora solo per sostenere la propaganda melloniana; come nel caso della fasulla vendita con permuta dell'ex gerontocomio o come nell'episodio della svendita della farmacia comunale. Ora corre a rifarsi una verginità che non ha e non potrà riavere.

Comunque questa sceneggiata equivoca, da buon cerchiobottista esalta e affossa in continuazione a frasi alterne le sindacature Mellone, mal si accorda con la dichiarazione di sperticato amore verso il sindaco di Nardò che rilasciò al momento della sua defenestrazione. Difficile trovare contraddizione maggiore in giro per l'Italia nel giro di poche settimane. C'è da sospettare della veridicitàdi questa esternazione odierna o di quella di qualche mese addietro?

Nel complesso non una conferenza stampa ma un comizietto intriso di aria fritta senza dati concreti sulla salute economica finanziaria del Municipio di cui ha tenuto i cordoni della borsa per 6 anni e mezzo. Certo ci sono stati momenti di ilarità con i giochietti acquatici di travaso di liquidi a livello di illusionismo da magie di festa strapesana mentre sarebbe stato molto più comprensibile mostrare un prospetto chiaro per capire se il bilancio di Nardò è in attivo o in passivo; cosa che non ha mai dichiarato chiaramente.

Come pure avrebbe potuto dire se il valore del l'immobile gerontocomio, ora abbattuto perchè stimato di valore zero, figurava o meno nei bilanci comunali degli anni precedenti e quanto incideva nel documento contabile.

L'esimio ex assessore ci ha pure regalato una lezioncina di filosofia politica, lui che nei suoi studi non ha mai neanche sfiorato la filosofia, sul concetto di “capo” in politica.

Ma, da sprovveduto politico quale è. Si è dato la zappa sui suoi piedi autoaccusandosi, ma non se ne è neanche accorto, di non aver svolto il suo ruolo assessorile di controllo nell'incassare i tributi comunali. Per la tassa di soggiorno ha dichiarato di aver effettuato riscontri incrociati tra strutture ricettive attive e strutture che versano quel tributo; ma non ha fatto nulla per esigere quanto di competenza del Comune.

Come pure ha detto di non aver esercitato alcuna azione incisiva per recuperare la sensibile percentuale di evasione della TARI che dice di conoscere. Quindi è contravvenuto ai doveri che il ruolo di assessore gli assegnava, per sua stessa ammissione, quello di combattere l'evasione dai tributi comunali che ha lasciato proseguire in tutta tranquillità.

Quindi la sua, non tanto velata, aspirazione a candidarsi a sindaco è già minata dalla sua autodichiarazione di aver violato gli obblighi di amministratore pubblico.

Infatti la sua conferenza, inviata a siti unificati, è il primo passo della sua cadidatura a sindaco ambizione che Lupo cova dal 2016 quando si presentava a tutti come espressione di un gruppo di giovani professionisti che volevano impegnarsi per Nardò. Gruppo che non era e non è rappresentato dalle degne persone che ha citato per nome e cognome ma che sono, politicamente parlando, figure di secondo ordine.

La presunzione velleitaria, poi, di proporsi federatore di tutte le opposizioni cittadine non sta né in cielo né in terra; la sua tattica entrista (si “mpizza” a tutte le manifestazioni dei partiti nazionali di centrodestra) è malvista dalle strutture partitiche che se potranno usarlo come serbatoio supplementare di voti lo strizzeranno come un limone ma lo terranno lontano da ogni ruolo decisionale.

In coclusione l'ambizioso e velleitario Lupo avrebbe fatto meglio a stare zitto.

Solo una cosa avrebbe potutto dire: affermare con chiarezza se i dati che circolano nelle seguenti schermate web sono veri o sono falsi ma non l'ha fatto!

Werther Messapo

 

 

 

 

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