Scuola: Suor Monia Alfieri, “Sindaco di Nardò ritiri il progetto di abbattimento e ascolti i cittadini"

'I soldi del Pnrr potrebbero essere impiegati per il rifacimento diaule o per l'ampliamento di strutture già esistenti, lasciamo quella scuola lì, così che i ragazzi possano trovare loro banco a settembre'. Le affermazioni  sono di Anna Monia Alfieri membro del Consiglio Nazionale Scuola della C.E.I.
 
"Una scuola o un parcheggio? Quale dei due spazi è più utile per i cittadini di Nardò (Le) o di qualsiasi altro comune italiano? Neanche se al posto della scuola venisse costruito un centro anziani la decisione di abbattere una scuola mi troverebbe d'accordo. Non sembrino queste mie parole poco rispettose delle esigenze dei cittadini ma l'idea di demolire una scuola per costruirne un'altra altrove e creare un parcheggio nell'area della scuola abbattuta non lo ritengo un progetto degno della fiducia dei cittadini". E' quanto dichiara all'Adnkronos Suor Anna Monia Alfieri, cavaliere al merito della Repubblica italiana ed esperta di politiche scolastiche.
 
"A latere: questi dovrebbero essere i progetti da attuare con i fondi del Pnrr? I soldi dell'Europa andrebbero spesi in questo modo? Non facciamo la solita figura meschina agli occhi dell'Europa - prosegue Suor Anna Monia Alfieri -, perché poi non ci dovremmo stupire né, tantomeno, offendere quando sentiamo i soliti stereotipi su di noi italiani. In un paese, come il nostro, dove la libertà di scelta educativa non è garantita, dove la percentuale del pluralismo educativo è pressoché nulla, soprattutto nelle regioni del nostro sud, noi ci permettiamo di progettare l'abbattimento di una scuola? Che fine faranno gli studenti che attualmente la frequentano? Semplice: ammassati nelle aule di un'altra scuola pubblica statale che già soffre per la carenza degli spazi. Del resto le famiglie non hanno neanche la possibilità di porsi la domanda e di scegliere un'eventuale scuola pubblica paritaria che, sul nostro territorio, non esiste per la fascia d'età di quegli studenti".
 
"Ecco dunque il motivo per il quale invito il signor Sindaco, con tutta la sua Giunta e le autorità locali, a ritirare il progetto annunciato e ad avviare una interlocuzione con la cittadinanza per capirne i reali bisogni - sottolinea - Forse i denari del Pnrr potrebbero essere impiegati per un rifacimento delle aule o un loro ampliamento, per l'ammodernamento delle strutture già esistenti. Potrebbe essere un'ipotesi. Non voglio insegnare il mestiere a nessuno perché nutro grande rispetto per le competenze di ciascuno, soprattutto se poste a servizio della collettività, ma abbattere una scuola, la nostra scuola che tutti abbiamo frequentato e che rimane nei nostri ricordi per le esperienze che vi abbiamo vissuto e per le persone che abbiamo incontrato, non può essere un progetto condivisibile, almeno da me, anche se credo che siano in tanti, neretini e non solo, a pensarla come la penso io".
 
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