MELPIGNANO – Per le celebrazioni degli ottanta anni della Resistenza, la festa sarà ancora più in grande delle scorse edizioni di successo. Per il 25 Aprile, l’amministrazione comunale di Melpignano, guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato, assieme a Kurumuny Edizioni, ha infatti previsto diversi momenti – culturali e istituzionali – che come dei tasselli andranno a comporre il grande puzzle della Festa di Liberazione 2025. Dopo il successo delle scorse due edizioni, a partire dal 2023, quest’anno una versione ancora più densa e allargata, data la speciale ricorrenza, ma visto soprattutto il preoccupante periodo storico e lo scenario geopolitico.
Una giornata che è un invito esplicito contro la corsa al riarmo e alla furia bellicista, tanto da aderire all’iniziativa nazionale lanciata dalla Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace e che si sta battendo contro l’illegalità nazionale, il cambiamento climatico e la propaganda di guerra. Non soltanto il ricordo dei sacrifici dei nostri concittadini che hanno sconfitto il Fascismo, dunque, ma una piazza in festa che diventa urlo per invocare la pace, il valore dell’accoglienza e l’apertura fra i popoli. L’apprensione per l’avanzata dei sovranismi è un ulteriore motivo per darsi tutti appuntamento a Melpignano, sul retro del Palazzo Marchesale, per festeggiare la Liberazione a partire dal mattino, inneggiando alla pace. Già alle 11, infatti, è prevista la Banda itinerante per le vie del paese. E, subito dopo, l’esibizione di Articolo 3, l’orchestra del Liceo scientifico “Leonardo Da Vinci” di Maglie diretta da Ninfa Giannuzzi.
A mezzogiorno sarà poi la volta delle riflessioni istituzionali con gli interventi della prima cittadina melpignanese; Stefania Tamborino, referente dell’Istituto comprensivo di Corigliano d’Otranto-Castrignano de’ Greci-Melpignano; Tommaso Moscara, segretario generale di Cgil Lecce; Francesca Rol, presidente della sezione Anpi di Maglie; Ilaria Zacheo, presidente dell’associazione Philos; don Adriano Mirto, amministratore parrocchiale; Giovanni Chiriatti di Kurumuny Edizioni; Roberto Casaluci, presidente dell’Unione dei Comuni della Grecia Salentina. Concluderanno il momento di riflessione i rappresentanti della Provincia di Lecce.
A seguire il “pranzo antifascista”: nel prato e attorno al palco, infatti, saranno allestititi panche e stand gastronomici per poter consumare il cibo tutti assieme, in attesa delle 14.30, quando comincerà il concerto. Inaugureranno il pomeriggio di festa Antonio Castrignanò e Rocco Nigro con numerosi e famosi artisti e artiste: Alessia Tondo, Emanuele Licci, Vito De Lorenzi, Giuseppe Spedicato e Giorgio Distante. Un atteso momento musicale con i principali artisti del territorio che
vedranno la straordinaria partecipazione di Almar’à, l’Orchestra delle donne arabe del Mediterraneo.
Tredici donne, otto provenienze geografiche diverse, un sound unico. Una parola che significa “donna con dignità” per un progetto che nasce dall’esigenza di sensibilizzare su un presente che superi gli stereotipi legati al mondo arabo. Musiciste di ogni età, professioniste e non, cantanti tradizionali e moderne; suoni
che partono dalla musica araba, attraversano quella classica ed entrano nei territori del jazz; strumenti orientali e occidentali insieme. Tutto in Almar’à è un inno alla bellezza della diversità. L’orchestra nasce nel 2017 tra Firenze e Roma grazie alla collaborazione tra Fondazione Fabbrica Europa e il Centro socio-
culturale tunisino “Dar Tounsi”, e con il coordinamento artistico di Ziad Trabelsi dell’Orchestra di Piazza Vittorio.