«Il coraggio e l’umanità che ho visto in quelle donne e quegli uomini saliti su quelle piccole barche mi hanno dato coraggio». Con questo riferimento agli attivisti della Flotilla, che hanno tentato di rompere il blocco israeliano su Gaza, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia, Antonio Decaro, ha aperto a Bari la giornata dedicata alla scrittura del programma insieme ai cittadini, in corso alla Fiera del Levante.
«Ho iniziato questo viaggio un mese fa a Bisceglie avendo paura – ha raccontato Decaro –. Mi sono vergognato di quella paura, perché il mio viaggio non ha nulla a che fare con quello di chi rischia la vita per amore della giustizia e della pace. Oggi inizia un altro viaggio, con tutte le persone che sono venute qui per scrivere insieme il programma che porteremo in giro per la Puglia, con i cittadini e con i candidati nelle diverse province. È un viaggio che ci chiede di osare, perché non ci sono conquiste senza il coraggio di rischiare».
Ripercorrendo le settimane che hanno preceduto la sua candidatura ufficiale, Decaro ha ricordato le emozioni vissute a Bisceglie: «Quel giorno avevo lo stato d’animo di un uomo smarrito. Ma ho capito che il mio posto era lì, accanto alle persone. Abbiamo il dovere di continuare questo straordinario percorso iniziato vent’anni fa e che merita di andare avanti».
Un passaggio è stato dedicato anche alle tensioni interne che hanno accompagnato la definizione delle candidature, in particolare al veto sulla presenza di Michele Emiliano nelle liste. «A Bisceglie avevo fatto una promessa: non avrei più alimentato polemiche, avrei messo da parte i litigi. E quella promessa – ha aggiunto – ho cercato di mantenerla».
Durante la giornata, i partecipanti hanno lavorato su venti tavoli tematici, aperti ai contributi dei cittadini e degli amministratori locali, per definire le linee guida del programma che accompagnerà Decaro nella corsa verso le elezioni regionali.
"Da Nardò abbiamo il compito di contribuire a rimettere al centro dell’agenda del prossimo governo regionale i grandi temi che negli ultimi anni sono stati colpevolmente rimossi dalle priorità: servizi per la salute, rilancio dell’ex Sambiasi, ritorno in Puglia per i nostri giovani che si laureano in altre regioni, sostegno robusto all’agricoltura e alla piccola impresa, formazione nel solco dell’innovazione e della crescita, welfare di fatti e non di sprechi», ha dichiarato Marcello Risi, ex sindaco di Nardò, tra i sostenitori del progetto politico guidato da Decaro".
Risi ha poi aggiunto: "Ancora qualche giorno per l’ultima limatura delle liste a sostegno di Antonio Decaro e poi al lavoro per incontrare le elettrici e gli elettori. L’aria è buona".
Sanità, lavoro, formazione, agricoltura, innovazione: sono questi i temi che, secondo Decaro e i suoi sostenitori, dovranno costituire l’ossatura del nuovo progetto per la Puglia. Al primo posto, il rafforzamento dei servizi sanitari.
Accanto alla sanità, l’urgenza di creare opportunità per i giovani, perché chi studia o si laurea fuori possa tornare e contribuire allo sviluppo della propria terra. E poi il sostegno all’agricoltura e alla piccola impresa, settori che chiedono una politica più vicina e meno burocratica, capace di accompagnare il cambiamento tecnologico e ambientale senza lasciar indietro nessuno.
Ampio spazio è stato dedicato anche al tema della formazione, da intendersi non solo come istruzione ma come leva di innovazione e crescita. E al welfare, che dovrà essere «fatto di diritti e non di sprechi», come ha ricordato uno degli interventi più applauditi.
L’aria, in effetti, è buona. Non solo a Bari, ma in tutta la regione si percepisce una voglia di partecipazione che mancava da tempo. E la “Puglia che verrà”, almeno per una sera, è sembrata un po’ più vicina.