L'amministrazione Mellone nemica del Welfare, le risorse sottratte in bilancio ai servizi sociali vengono investite nelle rotatorie, nei dossi e negli arredi dei lavori pubblici

Quando il Welfare è una scatola vuota. Nel programma dell'Allenza per il Cambiamento (Che non è mai avvenuto) i ricchissimi componenti dello staff del sindaco chiosavano "L'aumento della popolazione anziana, i bisogni delle nuove famiglie, il tema delle disabilità, le questioni legate all'immigrazione, richiedono che una città come Nardò si doti di nuove infrastrutture e nuovi servizi".

 

Ad oggi ci si chiede dove siano finiti i servizi e le nuove infrastrutture cui si fa riferimento. L'unica potenziale residenza per gli anziani ossia l'ex gerontocomio, che andrebbe recuperata verra' abbattuta (Sic!) Al motto dal sapore acre di ventennio AZIONI (Non parole ma fatti!) si elencavano le mirabilie dell'azione amministrativa della nuova Destra Sociale.  Nel programma si evidenziava il recupero dell'Ex Antoniano (tra le vie Pitagora, Leonardo Da Vinci e Generale Cantore), struttura lo ribadiamo recuperata con i quattrini della comunità ma (Ahinoi) di proprietà della Diocesi per allocarvi "Servizi che sponderanno ai fabbisogni individuati dal Piano Sociale di Zona, alla inclusione sociale, al contrasto alla povertà sino ai servizi di assistenza rivolti agli anziani con progetti di coabitazione. Particolare attenzione sarà destinata alle persone autistiche". Un Asilo Nido Comunale, (La struttura in via Mozart) e dulcis in fundo il co-working sociale per le associazioni che operano nel terzo settore, metterà a disposizione delle associazioni neritine uno spazio condiviso in cui potersi riunire, lavorare insieme, avere accesso alla rete e organizzare eventi sarebbe un aiuto concreto per ripartire insieme. Un gruppo di Coordinamento pedagogico-educativo a supporto delle istituzioni scolastiche ed una spiaggia destinata ai diversamente abili compone il fantastico puzzle. 

Occorre fare chiarezza: Mellone non ha ridotto di alcun punto percentuale la pressione fiscale, le tasse restano ai massimi consentiti. Il costo della bolletta dei rifiuti salatissimo. Oltre 8 milioni di euro l'anno. Non ha nemmeno menzionato nel suo programma i servizi sanitari, ancora più impoveriti. La città più grande della Provincia dopo Lecce non dispone neppure di un ospedaletto. Nè di un pronto soccorso. La povertà dei servizi sanitari pubblici è confermata dalla proliferazione di centri sanitari privati che, in una terra desertificata degli indispensabili servizi, (Che dovrebbero essere erogati dallo Stato) fanno ovviamente affari d'oro. Se pensate che la Regione investe l'80% del suo bilancio nella voragine della sanità non è ancora più scandaloso?

Nell'elenco dei sogni elettorali del piccolo sindaco si fa menzione nell'ordine della Rigenerazione del Canale Asso, della chiusura definitiva della Discarica di Castellino, della rete fognaria delle marine che continua a non esistere, dell'elaborazione del PUG, del Rilancio e internazionalizzazione (E chi l'ha vista?) dei musei, con particolare riferimento al Museo della Preistoria di Nardò e al Museo della Memoria e dell'Accoglienza. Allo scarico zero ed al riuso delle acque (che fine ha fatto?) Dov'è lo strombazzato rafforzamento nell'offerta di servizi culturali e commerciali orientati al cittadino oltreché al turista, in modo da tenere vivo il centro storico? Dov'è il rilancio del decoro urbano, il piano del colore, le politiche avviate col Distretto Urbano del Commercio che avrebbero dovuto rendere più allettante l'apertura di negozi di vicinato? Dove sono le apposite misure per incentivare l'apertura di nuove attività? Aveva promesso di trasformare l'ex Pretura in una fantomatica "Casa delle Arti e della Cultura". L'ex mercato settimanale rimesso a nuovo è chiuso da un decennio, Mellone governa da sette anni...

...la nostra politica è basata su fatti, Per questo l'impegno delllAlleanza per il Futuro è quello di continuare a fare quel che abbiamo fatto fino ad oggi, mettendoci tutto l'impegno del mondo per rendere Nardò, con le sue marine, le sue frazioni, la sua zona industriale popolata da imprese eccezionali, il suo centro storico vivo e sorvegliato da ristoratori e operatori sopraffini, la sua costa meravigliosa e variegata, il posto che abbiamo sempre sognato, il luogo dove costruire il futuro per tutti i nostri bambini, per i giovani e per le famiglie e per tutti quelli che scelgono Nardò per vivere e lavorare..."

Eppure a leggere le promesse elettorali pare davvero un elenco di opere incompiute al netto del lungomare più bello del globo, dei dossi e delle rotatorie.

Porto Selvaggio è dimenticato, avevano promesso "Una struttura amovibile da 56mq (già finanziata) per promuovere l'informazione, la promozione turistica ed enogastronomica, e per assicurare servizi di soccorso per i fruitori dell'intera area".Qualche giorno fa un 49enne è scivolato dalla scogliera nell’area parco: è dovuto intervenire l’elicottero per recuperare il ferito.

Godetevi i faretti colorati della rotatoria pacchiana con annessi spruzzi flosci, ha un costo oltre trecentomila euro...e sono soldi pubblici...

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