L'approfondimento del biologo Giampiero Dantoni: "Vero o Falso?"

Mai prima di adesso ci siamo dovuti confrontare, con tale intensità e frequenza, con  versioni discordanti o contrapposte di fatti, teorie, ipotesi, rivelazioni e perfino dati scientifici che riguardano molto da vicino ognuno di noi, la nostra salute o la nostra malattia.

Il dilemma è a chi credere, a cosa credere. In linea di massima la capacità di discernimento non ci è data alla nascita, non è insita in noi, come la voglia di sapere, che Linneo indicò come prima qualità dell'Homo sapiens. La qualità di distinguere il “grano dall'oglio” va sviluppata e perseguita nel tempo come risultato di un lavoro certosino finalizzato alla propria elevazione sopra il piano materiale.

Richiede comunque grande curiosità, tempo, mentalità analitica e sintetica, ma, soprattutto, apertura a possibilità nuove. Sicché mi sembra utile e necessario, per evitare spreco di energie in discussioni sterili fra assertori di verità presunte e contrapposte, individuare alcune piste più neutre sulle quali si può sperare di chiarire a se stessi i fatti.

Il primo ostacolo verso la via del chiarimento purtroppo siamo noi stessi, ce l'abbiamo nascosto dentro a nostra insaputa. E' racchiuso nel cranio (in senso astratto) ove alloggia il cervello (in concreto), l'organo più complesso e misterioso che esista. Possiede 100 miliardi di cellule (neuroni) ognuna delle quali sviluppa 10.000 connessioni (sinapsi) con gli altri neuroni, per un totale di 100.000 miliardi di connessioni.

Possiede una capacità di memoria di circa 1 Petabyte, pari a 1 milione di Gigabyte. Consuma circa 20 watt di potenza elettrica continua e supera qualunque computer al mondo. Non dovete però menarvene troppo vanto, poiché solo il 5% di cotanta potenza è sotto il vostro controllo, a meno che abbiate sviluppato un controllo di ordine superiore. Nella normale routine quotidiana il 95% delle operazioni che facciamo non sono sotto il nostro controllo cosciente.

Migliaia di processi algoritmici necessari al funzionamento in automatico del complesso sistema umano sono eseguiti incessantemente e contemporaneamente in modalità automatica. Il restante 5% è gestito dalla mente cosciente, quando e se la mettiamo in funzione, è impiegato nella razionalizzazione cosciente, elaborazione di oggetti senza sostanza, pensieri, discorsi, calcoli di ordine superiore, ossia non strettamente necessari alla sopravvivenza biologica. Purtroppo per noi non abbiamo la più pallida idea di come funziona la componente che i neuroscienziati materialisti definiscono un “epifenomeno” del sistema nervoso: la mente e la coscienza umana.

Non solo, ma gli spunti provenienti dai programmi memorizzati, non sono frutto di una selezione di contenuti immagazzinati da noi, al contrario di come crediamo. In realtà dati, opinioni, pensieri, sentimenti, emozioni, credenze, l'intera “visione del mondo” sono suggeriti dalla memoria. Noi ci limitiamo semplicemente agli adattamenti contingenti nel momento e nell'occasione in cui ci servono.

Poi facciamo l'errore di “validarli” come nostra scelta consapevole, ma non è così. Come vedremo il contenuto di quei programmi non è scelto da noi. Purtroppo conosciamo molto poco i meccanismi con cui veniamo letteralmente programmati e orientati a pensare, volere, e scegliere. E' tempo di cominciare a conoscere il funzionamento dei processi mentali. “Può sembrare sconcertante, ma quello che per la Mente è più importante per attribuire a un'informazione carattere di Verità è la facilità di estrazione dalla memoria piuttosto che il suo contenuto” (1). Incredibile ma vero e non è tutto qui. La programmazione inconscia del nostro cervello è frutto di millenni di “imprinting” orientati a incanalare la visione in una certa direzione. Un esempio molto semplice per capire.

Ai miei tempi si leggevano i “giornaletti” a fumetti. Uno famoso era “Tex Willer” un ranger (poliziotto) del Texas americano in un western all'italiana, nato dalla penna di un italiano. Vendeva circa 700.000 copie al mese. Lo sponsor (finanziatore) più forte era la Philip Morris, colosso mondiale delle sigarette. Perché la Philip Morris finanziava un giornaletto, ci si chiede. Benefattore? Passione folle per Tex? Assolutamente no. Con i soldi versati voleva creare un associazione mentale nell'inconscio del lettore finalizzata all'acquisto di sigarette. In che modo? L'editore accettava di fare accendere a Tex Willer una sigaretta e fumare spesso e subito dopo un esito favorevole (in una sparatoria, una cattura di un pluriassassino, un duello vinto).

Nel lettore si formava l'associazione (nella mente inconscia) sigaretta-fumo-successo. Il lettore era attratto a comprare sigarette non dal fumo in se, ma dal provare l'emozione del successo evocata dal collegamento “successo-fumo” inscritto nella memoria. Affinché quella pubblicità occulta diventi memoria stabile occorrono circa 100 ripetizioni del “frame” e il gioco è fatto. Volenti o nolenti funziona così la persuasione occulta: associazione “simbolo-gesto” e la memoria inconscia assorbe. Sennò perché piace qualcosa che puzza, fa male e costa pure?

Emozioni inconsce, la dipendenza viene molto dopo. Per completare l'opera, poiché l'uomo possiede comunque un raziocinio cosciente, faranno in modo di sabotare l'esercizio del libero arbitrio al momento opportuno: distrazioni a palate. L'industria dell'intrattenimento è senza limiti: film, show, talk-show, porno-show, TG-show, sport, video-games. Una imponente strategia di sottrazione del tempo e distrazione di massa. Siamo stati soggiogati per mezzo delle recenti scoperte di manipolazione della mente, senza violenza fisica. Loro conoscono noi, meglio di noi. Questo succede nell'era del controllo mentale per via telematica, digitale mass-mediatico. Una volta invece non si andava per il sottile.

Il Potere temporale e il Potere spirituale storico ha sempre esercitato il controllo del pensiero e della versione unica della verità come arma di sottomissione dei popoli. Ha represso fino alla soppressione fisica le fonti di pensiero libere e pericolose (per loro). Ricordiamo Ipàzia da Alessandria d'Egitto, una matematica, astronoma e filosofa greca antica, rappresentante della filosofia neo-platonica, uccisa e fatta a pezzi nel 415 d.C. da un'orda di cristiani parabolani. La prima «martire della libertà di pensiero» della storia probabilmente. La Santa Inquisizione, istituzione ecclesiastica fondata dalla Chiesa cattolica nel Concilio di Verona nel 1184, eliminò i sostenitori di teorie contrarie all'ortodossia cattolica. Dal 1257 al 1816 l'Inquisizione torturò e bruciò sul rogo milioni di persone innocenti con l'accusa di stregoneria e di eresia (2). Giordano Bruno fu arso vivo nel 1600. Il taurisanese Giulio Cesare Vanini, filosofo, medico, naturalista e libero pensatore italiano, fu arso vivo al rogo dopo il taglio della lingua a Tolosa nel 1619. Anche la scienza dovette subire la repressione del pensiero da parte della Chiesa di Roma la cui dottrina abbracciava tutto lo scibile umano. Si ricorda lo scienziato ed astronomo Galileo Galilei, inquisito dal Tribunale ecclesiastico nel 1633, costretto all’abiura, perché temeva le conseguenze delle sue teorie eliocentriche.

Tutto ciò premesso ha lo scopo di comprendere la vasta portata degli effetti pratici del controllo mentale nella storia delle popolazioni. Il fenomeno ha oggi cambiato metodi e strumenti e vie di penetrazione con la persuasione occulta. Riappropriarsi dell'arte del discernimento della verità, è possibile solo dopo aver compreso le trappole mentali in cui siamo caduti (3). Ma in attesa di raggiungere la consapevolezza di Se, adesso qualche efficace suggerimento nello scoprire chi e che è falso o vero lo possiamo trovare da un personaggio al di sopra di ogni sospetto: Giovanni Falcone. Il magistrato morto per servire lo Stato nella impari lotta alla mafia, esempio di onesta e integrità morale, amava consigliare : "Segui i soldi e troverai la Mafia!".

In altre parole, bisognerebbe leggere i curriculum dei personaggi che ci consigliano cosa è vero e cosa è falso. In particolare scoprire per chi lavorano e chi li paga. Nei tempi in cui “la ricchezza diventa l'unica fonte della virtù, la falsità e la menzogna l'unica condizione di successo nella vita, la proprietà conferisce il rango sociale” (4) i soldi comprano tutto e tutti. Così può essere più facile scoprire quali sono le “fake news” vere e quelle false. E di false è inondato il mondo. Dal momento che servono appunto per depistare dovremmo scoprire chi depista chi e alla fine chi se ne giova.

Non è per niente facile, assomiglia un po' al “paradosso del mentitore”(da Jean Buridan). “Socrate dice: Platone dice il falso; Platone dice Socrate dice il vero”. Se Socrate dice effettivamente il vero, allora Platone mente davvero e di conseguenza (contraddicendo alla premessa) Socrate dice il falso.

Il problema di cercare il vero implica il fatto che la verità non è data a tutti gratis, anzi non è proprio data, ma nascosta e secretata. Da chi e da quando? Cosa c'è quindi che non ci è dato di sapere? Probabilmente qualcosa al quale dobbiamo prepararci adesso. La sospensione temporale che il virus ci impone può servire a farsi qualche domanda nuova e trovare risposte nuove. Oppure annegare nel mare delle solite idiozie social. A voi la scelta!

BIBLIOGRAFIA

1- Marchesi F.: “La fisica dell'anima”. Tecniche nuove 2007.

2- http://www.cristianesimo.it/streghe.htm

3- Motterlini M.: "Trappole mentali". Rizzoli Editore, 2008

4- Guénon R.: "La crisi del Mondo moderno". Ed. Mediterranee, 2015

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