Nardò, il terreno del comunale è un campo di patate, il Lecce si rifiuta di giocare l'amichevole con i granata

Annullata l'amichevole in programma tra Lecce e Nardò che si sarebbe dovuta giocare ieri sera alle 20.00 al Giovanni Paolo II di Nardò. Il campo in pessime condizioni ha allarmato non poco la società presieduta da Sticchi Damiani che ha deciso di non rischiare i giocatori a pochi giorni dall'inizio del difficile torneo di Serie B.

Era tutto pronto a Nardò per la sfida amichevole con i giallorossi neo promossi in serie B. Un incontro di prestigio e non solo un test utile per la formazione granata guidata da mister Taurino che quest'anno ha cambiato tanto e si avvia a disputare un torneo difficile come quello della serie D. Ma circa un'ora prima dell'inizio della sfida il Lecce ha annunciato la volontà di rinunciare a disputare il match. Nulla da fare nonostante le insistenze dei locali. Le ragioni sono le seguenti: lo stato precario del manto erboso in cui versa il terreno di gioco del comunale di Nardò. Il prato si è trasformato in un campo di patate. Una situazione che è stata verificata puntualmente dallo staff giallorosso e dal trainer del Lecce Liverani che, ad una settimana dall'inizio del campionato, hanno preferito evitare ogni possibile rischio. Sul campo anche il d.s. del Nardò Corallo. Tanta delusione per il migliaio di tifosi che avevano acquistato il tagliando, poi rimborsato, per assistere all'amichevole dei loro beniamini.  Niente test amichevole dunque. La società di via Costadura ha deciso in maniera irrevocabile di far risalire i giocatori sul pulmann e di disputare l'allenamento in quel di Martignano per preparare al meglio, ed in condizioni di tutta sicurezza, i propri giocatori in vista dell'esordio in campionato in programma con il Benevento. L'inizio del torneo sarà infatti in trasferta per il Lecce che affronterà prima il Benevento e poi farà il suo debutto casalingo con la Salernitana. Per il Nardò resta la delusione della tifoseria, incuriosita dall'incontro e desiderosa di vedere in azione i nuovi giocatori. E inoltre la gatta da pelare dello stadio e di un terreno di gioco che necessita evidentemente di maggiori cure e attenzione.

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