L'Università ricorda Romano, il padre dell'isufi

Avere idee, circondarsi di talenti, acquisire risorse, era un mantra per Aldo Romano padre dell'isufi. Questa mattina la cerimonia di intitolazione alla memoria del prof. Aldo Romano dell’edificio ex-IBIL presso il campus Ecotekne a Lecce. 

Dopo i saluti istituzionali del Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara, del Vicesindaco di Lecce e dell’Assessore regionale alla Formazione e lavoro Sebastiano Leo, il Rettore ha proceduto a svelare la targa di intitolazione dell’edificio al prof. Aldo Romano.

La mattinata è proseguita con due tavole rotonde dedicate a: “L’innovazione come opportunità per uno sviluppo intelligente, sostenibile ed inclusivo del Mezzogiorno” e “Giovani talenti, leva per lo sviluppo dei territori nello scenario dell’economia knowledge-intensive” per approfondire i tre temi – giovani talenti, innovazione, imprenditorialità - che meglio riassumono il pensiero e l’azione del prof. Romano così da identificare elementi di continuità e sviluppo prospettico del suo lavoro.

“Aldo Romano era già in pensione quando io ho iniziato il mio rettorato – ha commentato il Rettore Zara – eppure non è mai mancato il suo supporto e il suo sostegno concreto a questo Ateneo. Lo voglio ricordare per due suoi caratteri distintivi: da un lato la multidisciplinarità, non consueta per un docente universitario, quella capacità di aprirsi e cercare più contributi per costruire un percorso ricco di tanti aspetti diversi ma complementari tra loro; dall’altro, per il forte convincimento che il capitale umano rappresentasse il vero motore di cambiamento e crescita del territorio.

Non solo a livello tecnologico, ma anche sociale. Aldo credeva davvero nei giovani talenti, le sue parole trascinavano in un futuro che già sembrava reale. Ricordo ancora il suo “trinomio”: avere idee, circondarsi di talenti, acquisire risorse. Era un vulcano di entusiasmo.”

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