Lecce, al Politeama Greco "La Cenerentola", il capolavoro di Gioacchino Rossini che guardò a Perrault

Stasera alle 20.45 (replica domenica 13 alle 18) il Politeama Greco di Lecce mette in scena La Cenerentola di Gioachino Rossini, presentata in conferenza stampa, in Piazza Sant’Oronzo, alla presenza dell’assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, Loredana Capone, e dei rappresentanti di associazioni e istituzioni culturali.

L’edizione 2018, prodotta dall’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES, segna il rilancio di una delle principali orchestre di Puglia. Diretta da Giandomenico Vaccari, con il coordinamento artistico di Maurilio Manca, «Opera in Puglia» è finanziata dalla Regione Puglia con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese e rappresenta il primo esempio di circuito lirico regionale coinvolgendo i teatri di Lecce, Brindisi, Foggia e Barletta.“La musica deve entrare nelle città, penetrare nei gusti e nei bisogni del pubblico, attrarre sempre nuovi appassionati – ha commentato Loredana Capone -. Per questa ragione abbiamo voluto che questa conferenza si tenesse qui, in piazza, e non in teatro. Perché il teatro è il luogo perfetto per la rappresentazione ma la presentazione di uno spettacolo deve generare curiosità, allertare i cittadini perché si sentano protagonisti di ciò che sta accadendo attorno a loro, incuriosire i turisti che passano, si fermano, ascoltano e poi decidono di partecipare. Tutto questo fa parte di un reticolo di attività che la città deve mettere insieme. La Regione vuole incentivare e aiutare questo processo. La crisi generale che ha vissuto e vive il mondo della cultura è anche una crisi di pubblico. Bisogna allora lavorare su questo, lavorare sui giovani, coinvolgerli, formarli. Non c’è investimento migliore e, anche se le fatiche sono enormi, dobbiamo farlo per noi e per il futuro delle nuove generazioni che saranno gli uomini e le donne di domani cui è nostro dovere dare non solo una chance di crescita ma soprattutto un sogno possibile".

È Paolo Panizza a firmare la regia di Cenerentola, che rilegge il capolavoro rossiniano avvalendosi delle scene di Franco Armieri, in collaborazione con Opera Line di Bologna. “In questo allestimento - spiega il regista nelle note di sala- mi sono lasciato andare più all’aspetto favolistico e alle mille geniali e divertenti sfumature della musica rossiniana che non alla satira sociale o al buonismo religioso, con l’intento di regalare due ore davvero spensierate e divertenti. Lasciamo la parola alla musica e al canto per sognare e togliamola a chi la usa per seminare odio e discriminazione”. Sul podio c’è il giovane direttore siciliano Salvatore Percacciolo, noto in campo internazionale soprattutto per il repertorio lirico ma anche pianista e compositore, che torna a dirigere OLES dopo la scorsa stagione sinfonica d’autunno.

Il cast vocale comprende cantanti di rilievo internazionale e giovanissimi che, specialmente nel repertorio rossiniano, hanno dato grandi prove: il ruolo di Angelina, ovvero Cenerentola, sarà interpretato da Marina De Liso (nella recita dell’11), uno dei mezzosoprani più apprezzati e conosciuti, e Daniela Pini (il 13 maggio) le cui straordinarie doti vocali le hanno fatto girare il mondo e lavorare con grandi registi e direttori d’orchestra. Don Ramiro, il principe della fiaba, l’11 maggio sarà interpretato dal tenore Christian Collia e, il 13, dal giovanissimo martinese Manuel Amati, appena ventiduenne, che affronta uno dei ruoli più ardui del repertorio rossiniano. Don Magnifico è Salvatore Salvaggio (l’11) e Giuseppe Esposito (il 13). Michele Govi è Dandini, il cameriere del principe, artista poliedrico originario di Bari Govi è molto apprezzato da pubblico e critica. Alidoro, il deus ex-machina della vicenda, è il basso-baritono Roberto Lorenzi. Completano il cast le due “sorellastre”: il giovanissimo soprano Francesca Longari (Clorinda) e il mezzosoprano Isabel De Paoli (Tisbe). ll Coro Opera in Puglia è guidato da Emanuela Aymone.

La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo, è l'opera con la quale giunge al termine la straordinaria produzione comica di Gioachino Rossini (1792-1868), composta da altri due capolavori: L’italiana in Algeri e Il barbiere di Siviglia. Melodramma giocoso in due atti, Cenerentola venne scritta da Rossini in soli tre settimane e, dopo la prima al Teatro Valle di Roma nel 1817, è stata una delle sue opere più rappresentate. Il soggetto è tratto dalla celebre fiaba di Perrault (ma anche dalla Cendrillion di Charles Guillaume Etienne e dalla Agatina, o la virtù premiata di Stefano Pavesi), con qualche modifica apportata dal librettista Jacopo Ferretti: al posto della fata c’è il saggio Alidoro, un buffo Don Magnifico sostituisce la matrigna e invece della scarpetta di cristallo c’è uno “smaniglio”, un braccialetto che Cenerentola lascia all’amato principe (Don Ramiro), prima di scappare dal palazzo e ritornare a casa del patrigno. Non può mancare il lieto fine: Cenerentola, ormai principessa, perdona le sorellastre e il patrigno e su tutto trionfa la sua bontà. Ciò che più colpisce in Cenerentola è la particolare cura, inusitata per un’opera buffa, con cui Rossini tratteggia il carattere della protagonista, la cui umanità è resa in musica con sfumature delicate, specialmente nella ballata “Una volta c’era un re” e nell’incontro tra Angelina e il principe (un vero e proprio colpo di fulmine), tradotto da Rossini nella sospensione incantanta del duetto “Un soave non so che”.

Info e biglietti al botteghino del Teatro Politeama Greco (tel. 0832.241468) oppure online al sito: www.politeamagreco.it

 

 

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