Ai Cantieri Koreja "Il Ballo", una visione delicata e poetica della vulnerabilità umana

Sabato 07 aprile alle ore 20.45 atteso ritorno a Koreja dell'Accademia Arte della diversità - Teatro la Ribalta di Bolzano in scena con IL BALLO, uno spettacolo di teatro-danza modellato dalla sapiente regia di Antonio Viganò con delicatezza e sensibilità umana.

IL BALLO è il manifesto poetico di una Compagnia “speciale” di attori professionisti, unica in Italia: una strada già percorsa in Europa da due eminenti istituzioni come la Compagnie de l’Oiseau-Mouche in Francia e il Teatro RambaZamba in Germania.

Nata dalla lunga esperienza di collaborazione tra Teatro La Ribalta e l’Associazione Lebenshilfe, l’Accademia Arte della Diversità rappresenta la prima compagnia teatrale professionale in Italia costituita da attori in situazione di handicap che da persone a rischio di esclusione sociale, sono diventate lavoratori a pieno titolo, attori nel senso più pieno del termine, professionisti nel campo dell’arte. La Compagnia è una piattaforma di ricerca e sperimentazione sui linguaggi del corpo tra teatro, danza e performing arts, che, intrecciando in maniera innovativa creazione culturale e inclusione sociale, è tra le pochissime realtà locali capaci di bucare i confini regionali con produzioni artistiche originali.

IL BALLO è un progetto che indaga sul senso di appartenenza al teatro e lo fa con una nuova creazione che coinvolge sulla scena, per la prima volta, tutti gli attori e le attrici della compagnia e i tanti artisti esterni, come la danzatrice Julie Anne Stanzak che ha curato le coreografie.

Ne IL BALLO i personaggi, prigionieri in una stanza, metafora del mondo, cercano di dare un senso alla propria vita. Prigionieri delle proprie abitudini e convenzioni sociali, di uno spazio fisico e mentale e dello sguardo che gli altri gli rimandano, lottano per non soccombere alle regole e alle logiche a loro imposte, cercano una via di fuga, un modo per ritrovare una propria soggettività, una propria storia, intima ed esclusiva. La loro lotta è un elogio alla vulnerabilità umana, un canto alla possibilità di esistere e farsi bellezza e stupore. Ci sono grandi muri in questo spettacolo. E non ci sono finestre, o perlomeno non si riesce a trovarne. Ma forse è meglio così, forse è meglio evitare altri tormenti. Se poi una finestra si aprisse chissà quante cose nuove potrebbe rivelare.

Nella ricerca drammaturgia dello spettacolo sono stati di aiuto, con i loro racconti, le opere e le suggestioni, di grandi autori del ‘900, come Pirandello, J.P. Sartre, Bruno Schulz e il video d' arte "Il tango" di Zbigniew Rybszynski.

Di Antonio Viganò e Julie Anne Stanzak; Con Daniele Bonino, Evi Unterthiner, Jason De Majo, Maria Magdolna Johannes, Mattia Peretto, Matteo Celiento, Michael Untertrifaller, Michele Fiocchi, Mirenia Lonardi, Rocco Ventura, Rodrigo Scaggiante, Vasco Mirandola; Regia Antonio Viganò; Coreografie Julie Anne Stanzak; Scene Antonio Panzuto; Luci Michelangelo Campanale; Costumi Maria Pascale; Direzione di produzione Paola Guerra; produzione Teatro la Ribalta - Kunst der Vielfalt in collaborazione con zusammenarbeit mit Lebenshilfe Südtirol, Res. artistiche "Olinda" - Festival "Da vicino nessuno è normale" - Milano

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