Lecce, ai Cantieri Koreja, Schubert e dintorni, il piano recital di Luca Ciammarughi

Prosegue la rassegna musicale curata da Eraldo Martucci e Maria Altomare Agostinacchio nell’ambito di STRADE MAESTRE 2017-2018. Giovedì 15 marzo alle 20.45 quinto appuntamento con il piano recital di Luca Ciammarughi SCHUBERT E DINTORNI, realizzato in collaborazione con l’Associazione Seraphicus.

 

Pianista, critico musicale, conduttore radiofonico, saggista e conferenziere,  Ciammarughi è figura inusuale del panorama pianistico attuale,  il suo modo totalizzante di vivere il fatto musicale lo ha portato a divenire uno dei punti di riferimento della divulgazione musicale in Italia. Le radici del suo interesse per il connubio fra musica e parola risalgono già agli anni di studio: dopo il diploma di pianoforte si è immerso per alcuni anni nel repertorio liederistico, ottenendo il diploma accademico di musica vocale da camera con menzione d'onore.

Luca Ciammarughi da più di dieci anni è quotidianamente in onda su Radio Classica: la sua trasmissione “Il pianista” è divenuta un riferimento nel panorama divulgativo italiano. Scrive per i mensili MUSICA e Classic Voice ed è direttore editoriale di ClassicaViva. Nel 2017 ha scritto per Zecchini Editore il libro Da Benedetti Michelangeli alla Argerich – Trent’anni con i grandi pianisti, e nel 2018 il volume Soviet Piano. I pianisti dalla rivoluzione d’ottobre alla guerra fredda. Per LIM di Lucca ha pubblicato la monografia Le ultime Sonate di Schubert – Contesto Testo Interpretazione. Ha studiato pianoforte presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode nella classe di Paolo Bordoni e ottenendo poi, con menzione d’onore, il diploma accademico in musica vocale da camera nella classe di Stelia Doz. Ha approfondito lo studio della liederistica con Dalton Baldwin.

[…] Schubert nasce e cresce in un momento in cui vige un clima di censura – afferma Ciammarughi - in cui tutte le lettere vengono aperte e in cui c’è un controllo molto forte da parte delle autorità sugli artisti. Per questo nella sua musica troviamo spesso un’estrema rassegnazione, una fuga dal  mondo, una tragica malinconia. Eppure per me, Schubert […] è stato un grande melodista perché era un formidabile armonista. Un grandissimo compositore […]

Il concerto leccese, infatti, sarà incentrato principalmente su Schubert: del grande compositore austriaco Ciammarughi eseguirà la Sonata in Si bemolle maggiore D 960 op. posth: “le mani scorrono da un punto all’altro con fluida naturalezza, come se anche i contrasti più violenti raffigurino la mutevolezza ineludibile del percorso narrativo. La musica si fa racconto”, ha scritto il critico musicale Dino Villatico a proposito della sua interpretazione. Ma ci sarà spazio anche per Debussy, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte, con la serie “Images oubliées”: “Lent”, “Souvenir du Louvre” e “Quelques aspects de «Nous n’irons plus au bois»”.

Il recital sarà preceduto, alle 19.00, dalla presentazione del libro dello stesso Ciammarughi DA BENEDETTI MICHELANGELI ALLA ARGERICH, Zecchini editore. Trent’anni con i grandi pianisti. Con l’autore dialogherà Emanuele Balsamo (ingresso libero).

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