Lecce: ex convento dei Teatini, per il M5S parte "La gestione ad personam", Salvemini replica:"L'allusione di Valente uno scivolone"

Con delibera di giunta comunale n. 394 del 30 maggio è stato assegnato il chiostro dell'ex Convento dei Teatini alla Coop. Don Bosco di Lecce per la realizzazione dal 22/06/2018 al 16/09/2018 di una rassegna di cinema all’aperto. Il regolamento per la fruizione degli spazi interni al convento dei Teatini è stato nei giorni scorsi motivo di scontro non solo tra maggioranza ed opposizione, ma anche all'interno della stessa compagine di governo della città.

 

Fabio Valente portavoce M5S Lecce in un post su Facebook riferisce che durante la sua presidenza della commissione Affari generali e statuto, ha sollevato due problemi in merito al regolamento e rinviato la sua approvazione. Il primo è che lo stesso non aveva destinatari, ovvero l'Amministrazione comunale avocando a sè l'uso della struttura, di fatto eliminava i possibili destinatari di un regolamento e di conseguenza ne rendava ininfluente l'approvazione, il secondo è che la stessa Amministrazione si riservava di rendere disponibili gli spazi ad enti ed associazioni la cui attività culturale incontrasse le esigenze di programmazione stabilita dal Comune.

"Il secondo punto apre, di fatto, - continua Valente - l'uso della struttura ad operatori graditi all'Amministrazione non stabilendo criteri oggettivi ma del tutto soggettivi e quindi di fatto suscettibili di diniego a suo insindacabile giudizio. Nella fattispecie poi, la Cooperativa Don Bosco ha fatto richiesta degli spazi a mezzo PEC il 29 maggio ed il giorno dopo la Giunta Comunale, con una meritevole solerzia, ha approvato la richiesta e deliberato in tal senso".

"Senza nulla togliere alla bontà dell'iniziativa che la Coop. Don Bosco porterà avanti, mi prese sottolineare l'assoluta arbitrarietà della nuova gestione, nessun criterio oggettivo stabilito, nessuna commissione valutativa delle iniziative, nessuna linea guida".

"In ultimo, ma non meno importante, tutto questo contrasta con quanto affermato in una delle prime audizioni in commissione dell'Assessora Agnoli, la quale dichiarava che i contenitori culturali della città sarebbero stati "messi a reddito" ovvero avrebbero reso introiti alle casse dell'amministrazione, cosa che di fatto non avviene per i Teatini che saranno concessi gratuitamente".

“Letto il post Facebook del consigliere del Movimento 5 stelle Fabio Valente, ritengo utile precisare, in primo luogo allo stesso consigliere, che la cooperativa Don Bosco è un operatore di lungo corso del settore cinematografico a Lecce, il cui lavoro si svolge all’interno del Cinema Db d’Essai ai Salesiani, che collabora stabilmente con la Regione Puglia, l’Apulia Film Commission e il suo Circuito d’autore, la cui presenza in città ha assunto rilevanza crescente, incrociando da tempo l’interesse dell’amministrazione comunale con proposte che sono risultate interessanti per i risultati raggiunti. Da anni la cooperativa svolge in un altro spazio comunale – le Officine Cantelmo – una rassegna di cinema all’aperto in estate. Quando l’amministrazione comunale e l’assessorato alla Cultura hanno cominciato a lavorare all’idea del cinema ai Teatini è stato naturale partire da questa esperienza positiva instaurando un dialogo articolato con il Db D’Essai concretizzatosi poi nella proposta che la Giunta ha fatto propria. 
 
Il regolamento di utilizzo dei Teatini, che presto approderà in Consiglio comunale, è la cornice delle regole alle quali gli utilizzatori di quello spazio dovranno attenersi nel momento in cui realizzeranno le iniziative per le quali l’amministrazione riterrà di concedere i Teatini, secondo indirizzi che da ultimo sono stati illustrati e discussi in un incontro pubblico aperto al contributo di tutti. Il consigliere Valente può tranquillamente non condividere gli indirizzi, proporre emendamenti al regolamento, presentare proposte migliorative. Ci troverà come sempre attenti. Non può, invece, sostenere, come fa, e me ne dispiaccio personalmente, che ai Teatini sarà realizzata una gestione “ad personam”. È falso oltre che offensivo. 
 
L’allusione a cui si abbandona il consigliere Valente sulla candidatura della vicepresidente della cooperativa Don Bosco in una lista a supporto di Alessandro Delli Noci, la ritengo uno scivolone, voglio considerarla un incidente di percorso. Se infatti il consigliere Valente intende mettere in dubbio la moralità del sindaco, dei membri della Giunta, o sostenere che la collocazione politica in campagna elettorale della persona in questione abbia avuto un peso nell’orientare le decisioni di questa amministrazione mi aspetto che questi dubbi vengano esplicitati in maniera chiara, senza ricorso a puntini di sospensione, non detti, ammiccamenti. Invito Valente ad alzare forte e chiara la sua voce a tutela dell’onestà e della trasparenza. Sono valori che condividiamo”. 
 
0
0
0
s2sdefault

ADV

salento magazine

I più letti