Passaggio di consegne tra il premier uscente e Giuseppe Conte, ha giurato anche il neo ministro per il Sud Barbara Lezzi

Passaggio di consegne a Palazzo Chigi tra Paolo Gentiloni premier uscente e Giuseppe Conte attraverso la tradizionale cerimonia della consegna della campanella, con cui il premier apre e chiude i lavori del Consiglio dei ministri. Subito dopo, il nuovo presidente del Consiglio ha riunito i ministri nel primo Cdm che è durato circa 20 minuti. Tra le cinque donne ministro ha giurato anche la leccese Barbara Lezzi.

Dopo il giuramento del presidente del Consiglio, è proseguita al Colle la cerimonia che ha visto i 18 ministri presentarsi davanti al Capo dello Stato per pronunciare la formula di rito ("Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione"). Dal termine della cerimonia, il governo è nella pienezza dei suoi poteri. 

La squadra di governo è composta da diciotto ministri, tra cui cinque donne. Barbara Lezzi, nata a Lecce 46 anni fa, è la nuova ministra per il Sud. "Grillina" della prima ora, visibilmente emozionata ha sfoggiato una giacca ed un sottogiacca bianco immacolato ed un pantalone nero. La tensione si è sciolta solo quando i ministri grillini si sono fatti la foto di gruppo con il vicepremier Di Maio. Eletta per la prima volta in Senato con il Movimento 5 stelle nel 2013 nella circoscrizione Puglia, seggio che ha riconquistato alle elezioni del 4 marzo scorso contro Massimo D'Alema. A Palazzo Madama è stata vice presidente della commissione Bilancio. La senatrice si è diplomata nel 1991 all'istituto tecnico Deledda per periti aziendali di Lecce, la città in cui è nata.

Assunta dal gennaio 1992 in un'azienda del settore commercio come impiegata di III livello, viene eletta senatrice già la scorsa legislatura dove diventa vicepresidente della Commissione bilancio e membro della Politiche europee. Estremamente battagliera si mette in vista quando assieme ai suoi due colleghi salentini porta sullo scranno di palazzo Madama il famigerato "apriscatole" con cui Beppe Grillo intendeva "aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno". Subito si ritaglia un ruolo di spicco tra la truppa pentastellata sbarcata in Parlamento: dopo la caduta del divieto di partecipare alle trasmissioni tv viene scelta dalla comunicazione tra i parlamentari prescelti a partecipare ai dibattiti in tv e poi inviata come prima pentastellata a partecipare al Forum Ambrosetti di Cernobbio.

Conosciuta come la "pasionaria grillina" Lezzi, con un bottino di 107 mila voti, nelle ultime elezioni ha sopravanzato due big come l'ex premier Massimo D'Alema e la sottosegretaria uscente allo Sviluppo economico Teresa Bellanova. Lezzi è stata sfiorata dalla bufera dei mancati rimborsi M5s per un bonifico di poche migliaia di euro che mancava all'appello. La guida del ministero per il Sud è una responsabilità di enorme rilievo non solo per le tante problematiche sul tappeto: la disoccupazione, la questione relativa alla Tap, ma anche la grana riguardante il futuro dell'Ilva. "Se il governo deciderà di chiudere l'Ilva, noi collaboreremo lealmente, ovviamente per la salvaguardia dell'occupazione e dell'ambiente". Lo dichiara oggi all'ANSA il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, precisando che "non spetta alla Regione stabilire se la fabbrica deve proseguire o no nella sua attività". Al meridione i cinquestelle hanno raccolto tanto consenso portando in parlamento e al senato una pattuglia di perfetti sconosciuti. Un popolo che adesso si attenderà la concretezza delle risposte, per la "Pasionaria" grillina una vera e propria prova del fuoco.

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