Esclusiva*, viaggio nell'inferno dell'Asso e negli scarichi dei comuni che finiscono in falda. Giampiero Dantoni, speleologo e biologo: "E' un problema ambientale ma anche di salute pubblica" (Video)

"Lo stesso Ente che dà l'acqua potabile fa scaricare i reflui in falda". Coast to coast lungo l'inferno del torrente Asso in compagnia dello speleologo e biologo Giampiero Dantoni. "Nel torrente, 365 giorni all'anno, vanno a finire volumi enormi di acque provenienti da almeno quattro depuratori fognari sparsi nel Salento".

"I comuni sono stati autorizzati dalla Regione Puglia, ma gli scarichi finiscono in realtà nelle 4 vore del territorio neritino, e tutto ciò non viene nemmeno menzionato. I reflui che dovrebbero finire in mare, finiscono in realtà nelle voragini. Eppure le falde sono considerate una risorsa importante di acqua potabile. E scaricare in falda è severamente vietato". E sulla condotta a mare. "Scarico zero? Obiettivo ambizioso che prevede il riutilizzo dei reflui in agricoltura, ma per far ciò occorre che il depuratore venga potenziato. Ma se non arriva la deroga da parte del Ministero alle leggi nazionali che vietano lo scarico in falda, il progetto salta e noi ci ritroveremmo ad avere i reflui di Porto Cesareo in aggiunta a quelli di Nardò. E' un problema in più - afferma Dantoni - che sovraccarica la costa di Torre Inserraglio di un ulteriore impatto ambientale e allo scarico della depurazione di Nardò si aggiunge quello di Porto Cesareo". 

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