Nardò, l'esercito, il poliziotto di quartiere, il daspo urbano e la sicurezza perduta

La sicurezza urbana è uno dei cavalli di battaglia della lega di Salvini e del centrodestra. A Nardò dopo l'ennesimo pestaggio da parte del branco si muove anche il sindaco di Andare Oltre-Casapound. Meglio tardi che mai. Che afferma sulla sua pagina social di ritenere "gravissimo il reiterarsi di episodi simili e per questo di aver dato mandato all'assessore Giulia Puglia e al delegato alla sicurezza, il consigliere Augusto Greco, di convocare i titolari delle attività che insistono sul tratto di strada teatro dell'aggressione”.

Insomma il sindaco ricorda a se stesso e a tutti che "all'inizio del mandato scrisse al Signor Prefetto per chiedere, tra i sorrisini stolti dell'opposizione, un rafforzamento delle Forze dell'Ordine nella città e nelle marine, anche con l'ausilio dell'esercito, se necessario". Non ci pare che tali richieste abbiano sortito un alcunchè in quell'occasione. Non pensiamo che ritententando "il nostro" possa attendersi migliore fortuna.

L'IDEA DI MILITARIZZARE PIAZZA SALANDRA - Ci si chiede come mai sulla scorta proprio del "reiterarsi" di tali episodi non si sia mai mosso in tale direzione, e cerchi di farlo solo oggi. Dopo l'ennesimo caso di violenza. L'idea di collocare una postazione della Polizia Locale in piazza Salandra forse non ha dato i risultati sperati. Prima però di militarizzare la piazza o sognare uno sbarco eventuale dei mezzi corazzati forse avrebbe dovuto sollecitare ed incentivare una maggiore presenza in città delle forze dell'ordine. Polizia e Carabinieri. Probabilmente un numero più ampio di personale delle forze dell'ordine potrebbe limitare tali problematiche.

IL SINDACO SE LA PRENDE CON MINNITI -  Il sindaco vorrebbe poter disporre "Di un poliziotto di quartiere per vigilare sulla sicurezza dei cittadini".E se la prende con Minniti. "Un Ministro  - dice -  che sembra più orientato a proteggere multinazionali come Tap o complicare l'organizzazione di piccoli eventi, che a mettere in campo serie misure a difesa dei cittadini". E poi promette "Appena i violenti e i molestatori saranno individuati, se ci saranno le condizioni, userò il Daspo Urbano per impedire l'assembramento di tali soggetti ma, allo stesso tempo, mi muoverò con ogni mezzo per assicurare maggiore sicurezza per i cittadini di Nardò e per i nostri turisti".

LA SICUREZZA VENUTA MENO - Sull'opportunità di mandare l'esercito in piazza occorrerebbe riflettere a fondo. Ma se lo chiede non fa altro che confermare la gravità della situazione, e di un fattore sicurezza in Città venuto evidentemente meno. Prima dei marines avrebbe dovuto chiedere più forze dell'ordine. Polizia e Carabinieri in coordinamento tra di loro, con più uomini e mezzi, dovrebbero essere sufficienti a garantire quella sicurezza che i più auspicano.

IL DASPO URBANO - Per quanto riguarda poi il cosiddetto daspo urbano è un provvedimento che si sta sperimentando in alcune città. Colpisce chi viene trovato in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza, esercita il commercio abusivo, l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine abusivo. L’articolo 9 del decreto prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 300 euro e di un ordine di allontanamento (dal luogo della condotta illecita) nei confronti di chiunque, in violazione dei divieti di stazionamento o di occupazione di spazi ‘ivi previsti’, limita la libera accessibilità e fruizione di infrastrutture (fisse e mobili) ferroviarie, aeroportuali marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, e delle relative pertinenze. La competenza all’adozione dei provvedimenti è del sindaco del comune interessato e i proventi delle sanzioni sono destinate ad interventi di recupero del degrado urbano.

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