Nardò, Raho chiede più controlli nella città vecchia, centro storico abbandonato a se stesso

L'ultimo episodio di violenza accaduto nel centro storico non è una novità, le spedizioni del "Branco" a Nardò stanno divantando frequenti.  C'è un problema evidentemente sottovaluto o affrontato con superficialità che non si arresta ne’ tende a scemare.
Marco Raho presidente di "Riprendiamoci Nardò", ha un punto di vista privilegiato, perchè nel borgo antico ci lavora. "Il nostro centro storico, come le marine, rappresentano una preziosa ricchezza culturale-paesaggistica che la nostra Città possiede  e questo indotto crea una grande importanza economico-turistica.  Pertanto questo valore aggiunto va tutelato e salvaguardato nel migliore dei modi. Purtroppo, ormai
da tempo, da troppo tempo alcune delle zone di particolare importanza e bellezza sono completamente abbandonate a se stesse: quello che dovrebbe  essere il “cuore” del paese è trascurato come un qualsiasi  quartiere di periferia, abitato più dai piccioni che dalla gente.
 
NUMEROSI GLI EPISODI DI BULLISMO - I pochi avventori sono costretti quotidianamente  a fare i conti con numerosi problemi:  le strade sporche e piene di rifiuti abbandonati, i monumenti senza alcuna protezione attiva e alla mercè dei vandali,  bande di ragazzi che scorrazzano indisturbate creando danni qua e là. Molto spesso,gli stessi, si sono resi autori di numerosi episodi di bullismo che sono balzati agli onori delle cronache, non ultimo quello accaduto nella serata di lunedì in via Muricino, dove, un ragazzo è stato pestato selvaggiamente ed è stato costretto a rivolgersi  in ospedale per le cure del caso".
 
ERBACCE E SPAZZATURA IN PIAZZETTA - "Piazzetta Sant’Antonio, poi, dopo appena due anni dall’inaugurazione è diventata irriconoscibile, non è più un luogo dove poter ammirare le bellezze di una città storica, ma, un enorme ammasso di spazzatura,  erbaccia, scritte che deturpano la storia, luci rotte e panchine divelte che rischiano di presentare ai turisti un volto pessimo del nostro paese. Tutti quelli che pensano che il centro storico sia un’isola felice, dove magari sia cambiato qualcosa negli ultimi tre/quattro anni, evidentemente vivono in un altro paese o forse sulla luna”. 
 
L'AMMINISTRAZIONE FA FINTA DI NON SENTIRE  -"Serve un controllo più capillare ed efficiente del territorio, i commercianti del centro storico e gli abitanti lo hanno richiesto a gran voce da tempo ma l’amministrazione cittadina fa finta di non sentire. Non solo, alcuni elementi della maggioranza di governo sono soliti  rilasciare ai giornali locali considerazioni/riflessioni su queste problematiche dimostrando molto spesso di non conoscere l’argomento trattato e di non aver fatto nulla per comprendere meglio di cosa si stia parlando. Forse interpellare chi vive quotidianamente questi disagi sarebbe cosa più logica prima di parlare senza cognizione di causa? "
 
IL CENTRO STORICO NON E' ADATTO AI GRANDI EVENTI MUSICALI - "E’ ora di dire BASTA, quello che viene definito uno dei più belli centri storici, a livello nazionale, dalle riviste specializzate e dalle recensioni dei visitatori non può essere abbandonato a se stesso. Non è possibile utilizzare questo contenitore come una “Zona Eventi musicali” con tutte le questioni irrisolte che si portano dietro questo tipo di manifestazioni. Occorre far rivivere giornalmente le vie del centro riportando nei luoghi la vita, le piccole attività non racchiuse esclusivamente nella ristorazione e nei bar che non ampliano l’interesse a tutte le categorie di visitatori ma la restringono solo al passaggio del classico turista mordi e fuggi che poco guardano alle bellezze architettoniche presenti nei luoghi ma cercano  solo di trovare un posto dove trascorrere un po' di tempo magari con una birra o un cocktail in mano ubriacandosi nella musica."
 
I PROBLEMI SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI - "E’ inutile inaugurare musei, - evidenzia Raho - aprire sedi culturali, allestire mostre quando non si riesce a proteggere l’esistente ben più prezioso. E’ ora che vengano messi da parte i proclami e i manifesti vuoti di contenuti, buoni solo per  ricevere plausi e consensi da coloro che non riescono a vedere al di là del proprio naso. I problemi sono sotto gli occhi di tutti ed è giunto il momento di passare all’azione se si vuole riacquistare parte di quella credibilità perduta".
 
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