I dolori del giovane Werther: "Il commercialista eletto a presidente dei Revisori è stato candidato nelle liste a sostegno del sindaco Mellone, una violazione clamorosa della norma"

Siamo a livello di una qualunque repubblica delle banane, ove il leader di turno interpreta norme in danno dei suoi avversari (ma anche della cittadinanza) al fine di favorire i propri seguaci-adepti ...

 

Il neo eletto Presidente dei Revisori contabili comunali è stato candidato nelle liste a sostegno del sindaco Mellone; il regolamento comunale, che pure dovrebbe essere noto ai più e, segnatamente ai consiglieri comunali, vieta esplicitamente che a detta carica possa accedere chi è stato formalmente candidato nelle elezioni immediatamente precedenti all'insediamento del consiglio comunale che precede a tale nomina.

Ergo, trattasi di una solare e clamorosa violazione di una norma regolamentare commessa proprio da parte di chi, invece, dovrebbe osservarla nell’interesse dei cittadini che, pure, hanno loro conferito il mandato consiliare. Un’inaccettabile esibizione della tendenza a calpestare ogni regola della convivenza civile. Un atteggiamento prevaricatore da parte di chi detta le proprie condizioni con l'uso spregiudicato e simbolico della forza dei numeri. Ogni giorno, quando sembra che l'amministrazione Mellone abbia toccato il fondo, riesce invece nell’arduo intento di raggiungere nuove vette di arbitrarietà ed irregolarità!

Ora, addirittura, stanno tentando di modificare, a posteriori, la norma per soddisfare gli appetiti di potere del Leader e dei suoi amici, confermando l'assoluta incapacità di amministrare la res publica, ignorando le più elementari regole della pubblica amministrazione, dell’etica e della morale comune, esattamente come quei prepotenti che cambiano le regole della partita quando le stesse non sono a loro favorevoli …

E che squallore quei consiglieri comunali che si acconciano a soddisfare i desideri del loro leader, alla stessa stregua di quei parlamentari che finirono per definire "nipote di un capo di stato straniero"una ragazza che aveva venduto le proprie grazie in serate – a dir poco - conviviali con un noto, quanto ambizioso, politico italiano.

Si comprende anche il concitato ricambio di segretari comunali davanti allo strame delle regole e alle richieste di preparare percorsi agevolativi per i “pupilli” del sindaco in barba a quanto stabilito dalle norme vigenti. E che dire del professionista al centro della vicenda? Dovrebbe avere maggiore rispetto della propria dignità ed indipendenza professionale; non è apprezzabile essere imposto a capo di un delicato organo di controllo in totale spregio delle norme che ne regolano la sua formazione e composizione. E’ certamente un marchio negativo sulla propria carriera professionale.

Come pure l'assessore comunale Lupo potrebbe spendere meglio la sua ostinazione ad imporre, in un consesso dalle funzioni così importanti, chi non possiede i requisiti legali per farne parte.

Una tale imposizione, purtroppo, si presta a facili (ma gravissime) interpretazioni e potrebbe far pensare alla necessità di “addomesticare” l'organo di controllo per occultare manovre disinvolte di gestione di un bilancio non proprio trasparente.

È noto che dalla gestione Lupo del bilancio di Nardò non sono mai stati pubblicati report chiari e comprensibili, che non è stato mai detto in modo comprensibile a tutti, proprio tutti, i cittadini, quale sia la situazione debitoria del Comune oppure quale sia l'attivo conseguito, quale siano gli impegni per finanziamenti in essere, quali le esposizioni a medio e lungo termine che potranno pesare sui prossimi esercizi finanziari. In queste condizioni di, per così dire, estrema riservatezza qualche sospetto viene ingenerato dall'imposizione di un nome “ineleggibile” ma che è stato candidato nelle proprie liste elettorali.

Il meno pericoloso dubbio è che sia un “compenso” per la candidatura alle comunali: se fosse altro saremmo di fronte a qualcosa di estremamente grave. Ricordiamo che solo nelle repubbliche autoritarie e dittatoriali controllato e controllore coincidono o sono la stessa persona. Ma con Mellone, sia pure per interposta persona, si corre proprio questo rischio.

Werther Messapo

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