Nardò, formalizzata la gara che non si sarebbe mai dovuta fare, per i servizi cimiteriali, oltre un milione e mezzo di euro per cinque anni

Al via la gara per i servizi cimiteriali. Eppure il sanguigno sindaco di Casapound nel suo fantasmagorico programma dell’alleanza per il cambiamento, aveva promesso di internalizzare il servizio. Il bando è di oltre 1 milione e mezzo di euro in cinque anni.

 

La Rivoluzione tarda ad arrivare. Se "Le rivoluzioni –  così come diceva Marx – sono le locomotive della storia", allora a Nardò non arriva neppure la Littorina. Colui il quale avrebbe dovuto rivoluzionare l’obsoleto sistema Nardò, simboleggiato da chi ha mal governato la città nel passato, alludendo a Vaglio (che adesso è praticamente un focoso e appassionato sodale del sindaco), ha falito il suo compito. Eppure era stato chiaro. “Il tema della finanza e dei tributi è fortemente legato al tema dell’efficienza. Per ridurre le tasse mantenendo o incrementando i servizi è necessario lavorare meglio ed eliminare gli sprechi e gli inutili balzelli come i costi delle luci votive”.

LE PROMESSE DI SCONFIGGERE IL MONOPOLIO DELLE LUCI VOTIVE - A Nardò - ruggiva il sindaco con la fascia - “Una luce votiva costa 23 euro l’anno alle famiglie neritine. A Galatone 7 euro”. Il 30 dicembre 2020 sarebbe scaduta la trentennale convenzione monopolistica con la ditta Borgia. Mellone avrebbe distrutto l'odioso balzello delle luci votive. 

“PIPPI DIXIT: SE VINCIAMO NOI NIENTE GARA” - “Se vinciamo noi – promise solennemente l’intrepido Mellone – niente gara”. Avete inteso bene gente. “Il comune gestirà direttamente il servizio abbattendo notevolmente i costi della bolletta, perfino al di sotto del prezzo di Galatone”. Detto fatto. Una determina fresca fresca stabilisce la “Procedura aperta per l`affidamento dei servizi cimiteriali del Comune di Nardò per anni 5 - periodo 2019 – 2023”. E l’Indizione della gara che non si sarebbe mai dovuta svolgere. Ma si sa una cosa sono le promesse elettorali: difesa della Sarparea dal cemento, riapertura dell’Ospedale, niente spese per lo Staff, una cosa la realtà.

IL LUNGO E COSTOSO CONTENZIOSO E’ SEMPRE IN PIEDI - Il nostro che fino ad oggi ha fatto esattamente il contrario di ciò che ha promesso, appena al potere ingaggia un lungo braccio di ferro con la ditta Borgia, una guerra a colpi di atti legali, costosissima in virtù dei tanti incarichi per le consulenze legali esterne. Una guerra che è tutt’ora in piedi. (In una memorabile pagina di una politica che non vorremmo mai aver visto il sindaco durante un comizio urla, elegantemente, all’indirizzo dell’imprenditore, il signor Borgia, e gli intima di andar via). I provvedimenti di revoca e risoluzione della concessione sono oggetto di contenzioso e il relativo giudizio pende innanzi al Consiglio di Stato, il quale ha disposto verificazione tecnica e ha fissato per il prossimo gennaio 2019 l’udienza per la discussione del merito dell’appello.

ECCO LE CIFRE E LA GARA CHE NON SI SAREBBE DOVUTA FARE - Ma la gara – s’ha da fare dice il sindaco che cambia idea con la stessa frequenza con cui Paris Hilton cambia gli abiti -  e vengono approvati tutti gli atti in modo da procedere all'affidamento dei Servizi Cimiteriali per un periodo di anni 5 (cinque) per un importo a base d'asta (Fantasmagorico così come il programma del rivoluzionario Masaniello) pari a € 1.517.167,70, di cui € 1.344.352,28 per servizi cimiteriali e manutenzione del verde, ed € 172.815,42 per servizio di manutenzione e conduzione dell’impianto di illuminazione votiva, oltre IVA, di cui non soggetti a ribasso costi per il personale € 958.222,06 e per la sicurezza € 26.336,54.

I CITTADINI SEMPRE VESSATI - Nell’attesa, giusto per tornare ai cittadini, oggi per pagare il consueto balzello occorre fare la fila almeno tre volte, un paio  di puntate al cimitero i cui solerti dipendenti ti rispediscono a casa per procurarti la documentazione necessaria ed un’altra volta in banca per pagare i 4 euro che sono solo parte del balzello che è dovuto all’Ente. Un balzello che sicuramente a gara espletata non sarà meno cospicuo di quel che pagano a Galatone.

IL CORAGGIO DI DON ABBONDIO - Come dire si toglie con una Determinazione Dirigenziale n. 752 del 04.09.2017 a mezzo di revoca la concessione del servizio di illuminazione votiva cimiteriale al precedente concessionario, si assegna temporaneamente, ed in particolare fino al 30.11.2018, alla ditta Ariete Soc. Coop. con Determinazione del Dirigente dell'Area Funzionale 2.a n. 315 del 27.04.2018; e poi si fa la gara che mai e poi mai si sarebbe dovuta svolgere. Amen. Scriveva Camus “Considerato che tutti dobbiamo morire, ovviamente non ha alcuna importanza il quando e il come”. Ma il quanto verrebbe da dire, considerato il costo esorbitante dei servizi che riguardano i morti e non i vivi. Ecco che il coraggio del sindaco più che a Robin Hood fa pensare al pavido Don Abbondio. In fondo anche Mellone è diventato sindaco, così come Don Abbondio sacerdote, non per vocazione ma per volontà di condurre una vita tranquilla e lontana delle preoccupazioni. 

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