Il sindaco Mellone copre d'oro il suo staff ed il cerchio magico, tanto pagano i neritini

Non si era mai verificato uno scandalo di questa portata. Quando Vaglio nominò il suo staff i professionisti erano tutti laureati e guadagnavano ognuno di loro al netto quanto guadagna un operatore ecologico.  Il sindaco di Casapound che si è sempre detto alfiere dei diseredati raddoppia lo stipendio al suo cerchio magico. Eppure nel Febbraio 2006 Pippi Mellone - il Masaniello de Noantri - tuonava contro l'allora Sindaco Vaglio, oggi suo alleato: “Eliminiamo senza se e senza ma gli staff amici”. 

 

Ma Mellone non è nuove a questa iniaziative. Fa l'esatto contrario di quel che promette da sempre. Un esempio? Aveva promesso l'ospedale e si è inventato il centro di ricerca. Aveva promesso lo scarico zero e Nardò scarica insieme a Porto Cesareo. Aveva promesso la bonifica di Castellino e siamo al vuoto più assoluto. Sui grandi temi è un fantasma. Sulla propaganda è un mago. Scarica pacchi, si fa fotografare mentre spala la neve, o in groppa alla gru. O accanto ad un diversamente abile. O mentre accarezza i bambini neanche fosse il pontefice. Ricordate lo scandalo dei volontari per l'emergenza neve? Si scoprì che dopo il manifesto di ringraziamento arrivarono anche le retribuzioni e che di volontario non vi era nulla. Aziende volontarie ma a chiamata.

A proposito di volontariato il sindaco di "Tutti" ha affermato di devolvere il 20% della sua indennità di carica annuale a un’associazione di volontariato: Non è ovviamente la Caritas ma "Io ho quel che ho donato" un sodalizio di Casapound che utilizza i denari per l’acquisto di pacchi alimentari destinati alle famiglie neritine più bisognose. Propaganda of course.

Il primo cittadino ha inaugurato una corte dei miracoli che pompa la grancassa della propaganda e che occupa ogni pertugio della vita pubblica. Ogni soldatino di stagno ha una delega. Il Fedele si occupa degli amici a 4 zampe, Tondo dello sport ad ogni livello. Ogni occasione è buona pur di portare l'acqua della notorietà al sindaco pro tempore. Ma il suo cerchio magico e la corte bizantina che lo ossequia ha un costo senza precedenti a partire da Lui. Che costa alla comunità oltre 250 mila euro a legislatura. Ben oltre 5 mila e 400 euro al mese, un appannaggio principesco. UNa cifra monstre se si considera lo stipendio sontuoso dei componenti del suo cerchio magico.

Eppure nell'Aprile 2014 attaccava il Sindaco Risi su twitter: “non bastava l'addetto stampa... in arrivo il portavoce del Sindaco. 1500 euro al mese e niente selezione”; nel Maggio : “dopo l'addetta stampa arriva la portavoce del Sindaco. Altri soldi pubblici sprecati”. Lui ha fatto diversamente? Ovviamente no. Mellone ha fatto peggio dei suoi predecessori.

Lucio Tarricone del Centro Studi Salento Nuovo spara sulla croce rossa:"Giugno 2016 Pippi Mellone viene eletto Sindaco e a luglio, con una incoerenza e mancanza di trasparenza incredibili, nomina un suo staff. Senza selezione alcuna designazione. A. Indennitate portavoce e M. Albanese “esperto in bandi e gare” e con selezione D. Siciliano addetto stampa affermando che con la stessa cifra spesa dai suoi predecessori assumeva tre persone invece di due. Un mercato insomma".

"Oggi Mellone e la sua giunta, con una vergognosa delibera, determinano il passaggio di Indennitate, Albanese e Siciliano dal tempo parziale al tempo pieno con un raddoppio dello stipendio. Mellone e i suoi Assessori faranno pagare ai neritini altri 230.000 euro circa per il loro staff. Ci si chiede: se Mellone era contrario agli staff perchè ne ha costituito uno e per quali motivi oggi raddoppia gli stipendi? Perchè sono bravi, perchè sono suoi amici? I neritini - continua Tarricone - hanno il diritto di sapere come vengono impiegati i loro soldi. Inoltre perchè Mellone così attento a pubblicizzare strisce pedonali e dossi stradali non informa anche di queste “schifezze”? La verità è che il suo “staff” è la “vera” giunta!!! Riflettano i neritini sulla mancanza di coerenza e totale assenza di trasparenza della Giunta Mellone. Un Sindaco e una giunta di “ pinocchi”.

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