Lecce, in consiglio la surroga dei consiglieri dopo le dimissioni di Monosi e Pasqualini, approvata anche la delibera riguardante la Lupiae

Il presidente del consiglio comunale di Lecce Paola Povero ha comunicato nel pomeriggio in aula durante la seduta odierna la formalizzazione delle dimissioni irrevocabili dal Consiglio comunale di Attilio Monosi. L'ex assessore, ai domiciliari a seguito dell'inchiesta leccese svolta dalle fiamme gialle e riguardante l'assegnazione degli alloggi popolari verrà adesso sostituito da Giordana Guerrieri.

Prima di lui si era dimesso anche il consigliere Luca Pasqualini al cui posto è subentrata Carmen Tessitore. Al momento l’unico a non aver rassegnato il mandato è Antonio Torricelli il consigliere comunale del Pd finito anch’egli nella bufera giudiziaria. Al suo posto la consigliera Paola Leucci.

In consiglio approvati il bilancio di previsione 2018 e pluriennale 2018-2020, all’ordine del giorno anche l’approvazione definitiva della salvaguardia degli equilibri di bilancio. Inoltre, tra gli altri punti, la copertura della perdita di esercizio 2017, ricapitalizzazione ed il piano di risanamento della Lupiae.

“L’operazione di riequilibrio finanziario – ha affermato il consigliere Antonio Rotundo – è un’operazione anti dissesto”. “Correttezza – continua l’esponente politico della maggioranza - avrebbe richiesto che dinanzi a tale proposta l’ex sindaco Paolo Perrone (Che aveva chiesto il rinvio della delibera) avesse avuto un altro atteggiamento, di responsabilità, invece continua la fiera della irresponsabilità, di quelle forze politiche che hanno portato il comune sull’orlo del dissesto ed oggi addirittura montano una polemica nei confronti di chi ha governato l’ultimo anno”.

Riguardo la Lupiae Servizi il primo cittadino di Lecce ha affermato che “Preso atto del verbale dell’Unità di controllo delle Società Partecipate. Il piano, così come approvato dal cda della Società su proposta dell’Advisor e che è stato presentato non è adeguato per una serie di ragioni. La delibera ribadisce che il piano non può essere approvato, che il comune ha stanziato le risorse necessarie alla ricapitalizzazione. E invita il collegio sindacale a predisporre nel più breve tempo possibile un nuovo piano di risanamento e a garantire sostanzialmente la continuità aziendale”. “Incauti ripiani di perdite d’esercizio nei confronti di società partecipate – ha concluso Salvemini - che non danno garanzie di risanamento e riequilibrio trasferiscono responsabilità erariali anche per chi le approva. Questa delibera è garanzia di non incorrere in incaute elargizioni di denaro per tutti noi”.

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