L'approfondimento del biologo Giampiero Dantoni, "Ecco gli Homo sapiens robot!“

Il cervello è una macchina calcolatrice connessa con uno spirito  (Kurt Gödel)
 
Abbiamo cominciato la serie “Introduzione al nuovo paradigma della Terra” a partire dalle prove che noi Homo sapiens siamo i responsabili dello “stupro” della Natura. (Sherrard, P.: “Uomo e Natura: storia di uno stupro”. Irfan Ed. 2012). Gli esseri umani hanno avuto un impatto devastante sul pianeta Terra, più di qualunque altra specie, hanno stravolto clima, ecosistemi e processi geologici, causando immensi disastri ambientali, estinzioni di migliaia di specie, distruzione ed inquinamento di aree naturali, aria, acqua e terreni. A se stesso ha causato danni sociali, economici, esistenziali, sanitari (1). Tali eventi sono la conseguenza del modello pensiero-azione-effetto basato sul paradigma adottato. E’successo tutto in pochi anni (dopo secoli di gestazione), diciamo cento, pochissimi se rapportati alle centinaia di milioni di anni di evoluzione della vita. Un’impronta così indelebile sul pianeta Terra ha giustificato la ridefinizione dell’epoca attuale da Olocene (circa 11.000 anni da oggi) ad Antropocene, senza gloria e lode, ma ad onta ed umiliazione del suo nome Homo sapiens sapiens. Così ci definì Linneo, nel suo “Systema Naturae”, indicando nella conoscenza la caratteristica distintiva ed esclusiva fra tutti i viventi. Ci considerava colui che sa, addirittura che “sa di sapere”, cosa in verità possibile a pochissimi. Oggi, al contrario, sappiamo di non sapere: molto ci è stato nascosto e quanto sappiamo è in buona parte contraffatto. Un punto cruciale, che abbiamo già affrontato, è la capacità di distinguere il vero dal falso nelle informazioni disponibili (2). Distinguere le “fake news” dalle notizie vere è difficilissimo se si considera che il 99% delle informazioni diffuse vengono da agenzie di stampa e telegiornali controllati. Un esempio è la vera storia del Risorgimento italiano: una è la nota versione ufficiale dei libri di scuola, l’altra è quella emersa da autorevoli ricercatori indipendenti. Le due fonti dicono cose opposte: quale credere è il compito e la conquista del risvegliato. Noi cerchiamo di offrire gli strumenti per sviluppare una propria ed indipendente visione, tenendo presente come e perché si e formata la visione predominante oggi.
Partiamo dal sillogismo, direi quasi ovvio, che se qualcuno vuole custodire un segreto non ammetterà mai né la sua esistenza né di possederlo. Inoltre depisterà in tutti i modi il ricercatore che è vicino a svelarlo, fino alla soppressione fisica. Vedi la fine fatta fare a Giordano Bruno dalla Chiesa di Roma. Sappiamo di
informazioni fondamentali tenute segrete, inaccessibili a tutti i comuni mortali, custodite in ambienti ristrettissimi, dalle cosiddette Società segrete fino alle più popolari, si fa per dire, massonerie. Criptate in un linguaggio astruso, noto agli esoteristi, erano considerate inconoscibili per le masse prive di
qualificazioni spirituali. In parte è vero, ma il motivo è un altro. Di fatto si tratta di conoscenza strategica, riservata e sfruttata a fini di supremazia e dominio sulla stragrande maggioranza di umani resi ignoranti ed analfabeti. Poi gli eventi degli ultimi cento anni e gli sviluppi della scienza avanzata hanno reso
disponibili fra mille ostacoli queste informazioni segrete, mentre le masse in maggioranza subivano un silenzioso processo di sottomissione psichica e fisica. Come è stato possibile soggiogare colui che “sa di sapere”, trasformato lentamente in uno strumento robotizzato? Quale metodo sottile e invisibile ha potuto
raggiungere così efficacemente l’obiettivo? Noi pensiamo sia avvenuto in due tempi. Anticamente le masse erano condizionate facendo uso della violenza, fino alla soppressione fisica come modello educativo esemplare. Serviva a instillare terrore e paura, ed erigere muri invalicabili. Nei tempi moderni la scoperta dello psichismo ha permesso di ottenere lo stesso obiettivo senza spargimento di sangue, con tecniche di manipolazione mentale, i soggetti pensano come vuole il dominante. In particolare sembra ormai possibile che Homo sapiens abbia subito un “hackeraggio” dei programmi mentali comportamentali originari. Se può sembrare assurdo devi sapere come funziona il nostro cervello. Il fine di manipolare pensiero, idee, emozioni, desideri e comportamenti è quello di creare la visione del mondo necessaria all’accettazione del paradigma del dominante. Infatti se crediamo a questa realtà come l’unica modalità possibile non è un caso. Ma perché instaurare necessariamente tale modello condizionato di pensiero? Al di là di formare un gregge obbediente e gestibile, il vero motivo è più sottile, difficile da credere, del tutto inconcepibile ai dormienti robotizzati. Si vuole creare una massa critica di popolazione con una coscienza collettiva, pensiero unico e stessa visione del mondo. Una tale conclusione sembrerebbe non spiegare a cosa serva tutto ciò. La risposta ancora una volta ce la danno le scoperte rivoluzionarie sul
piano umano della fisica quantistica: quando la coscienza collettiva focalizza in massa la stessa cosa, questa si manifesta in una realtà specifica, in tal caso sarà quella voluta dai burattinai. Questa ipotesi sembrò assurda anche a personaggi del calibro di Albert Einstein, ma è stata ormai confermata nel corso degli ultimi 50 anni con solidissime basi matematiche. Perciò occorre assolutamente comprendere, per gradi, cosa ci ha insegnato la quantistica sulla realtà, in collegamento alla coscienza ed il pensiero e su questa base cambiare il paradigma di esistenza. Prima vediamo come funziona il complesso cervello-mente-coscienza, visti come “hardware e software” nel gergo informatico. Il complesso delle funzioni e dei processi alla base di una “sapiens”, dell’esperienza di sé e del mondo, del suo comportamento, sono fenomeni metafisici generalmente imputati alla cosiddetta psiche umana. In tal senso si parla di mente, ma troppo poco di coscienza, ancor meno di anima, avendo ereditato dal pensiero illuminista una solida base materialista. La nuova visione della realtà emergente dalle scoperte della fisica quantistica, come vedremo avanti, ci spiegano esattamente come sia possibile la manipolazione dell’essere umano. Cominciamo dal signor Sigmund Freud, esploratore dei labirinti mentali, ideatore della psico-analisi, dei meccanismi di funzionamento dell’inconscio presente nei bassi fondi dell’Io umano. Egli troppo poco si occupò dei livelli superiori del super-conscio, in conformità del credo illuminista e materialista. L’altro tipo di personaggio, meno noto, ma più pratico e pericoloso fu Edward Bernays, degno nipote di Freud. Egli sfruttò le scoperte dello zio per mettere in pratica la più geniale tecnica di manipolazione dell’inconscio mai vista. Si tratta di un metodo, scientifico e dimostrato, per ottenere dalle masse ciò che si vuole: opinioni e scelte desiderate (3). E’ tutt’ora la tecnica più famosa
e usata al mondo, dalle agenzie di marketing e pubblicità, dalla politica (persuasione occulta finalizzata al voto), dai servizi segreti (lavaggi del cervello a scopo militare), dalle istituzioni religiose clericali, soprattutto cattoliche romane. Senza accorgersene, l’uomo subisce costantemente, quotidianamente un
incessante e profondo condizionamento programmato dall’esterno, guidato e indirizzato in ogni aspetto della vita, di cui è praticamente ignaro. Il fenomeno, assolutamente ignorato per ovvi motivi, ha prodotto  quello che chiamiamo Homo sapiens robot, ormai un fatto compiuto che riguarda percentuali cospicue di
popolazione inerme. La maggioranza, già robotizzata irreversibilmente, coincide con i cosiddetti dormienti, coloro che vivono dentro un sogno creduto reale. Una percentuale inferiore è in stato dormiente-sveglio, ossia oscilla fra i due stati e può essere reversibile in entrambi i sensi. Su questi ultimi è focalizzata l’attenzione dei manipolatori, che operano attivamente, con tutti i mezzi a disposizione, ad impedire il loro risveglio liberatorio. Infine crediamo che pochissimi siano svegli e coscienti, non robotizzati. In quest’ultimo piccolissimo gruppo ci sono sia gli illuminati pro-umanità, sia le élite dei manipolatori nemici assoluti dell’umanità, un manipolo di famiglie padroni di ricchezze inimmaginabili. Pensate che una sola famiglia possiede più del quadruplo dell’intero PIL mondiale. Queste, tramite la
corruzione col denaro di cui hanno il monopolio assoluto della produzione da tempi remoti, controllano le leve del potere che conta: politica, servizi segreti, organizzazioni sovranazionali, scienza deviata, apparati militari. E’ la prova evidente del materialismo assoluto quando il denaro viene prima del Creatore. A
costoro si deve il disastro terrestre. L’Homo sapiens delle masse popolari robotizzate è solo esecutore materiale, ma ha la grave colpa dell’ignoranza. Se questo è vero ne consegue la non totale responsabilità diretta del disastro sulla Terra in quanto incosciente ed irresponsabile. Solo nella modalità esistenziale di
consapevolezza cosciente è possibile scoprire l’inganno, essere se stesso e non una specie di robot teleguidato Come riconoscere gli Homo sapiens robot?
Nell’esempio della relatività generale di Einstein, un gruppo di umani che viaggiano in un treno, fra di loro sembrano fermi. Solo un osservatore esterno fermo sulla terra è in grado di rilevare che si muovono ad una certa velocità. Allo stesso modo i robotizzati non sono riconoscibili fra di loro, hanno tutti occhi aperti, per cui sembrano svegli ed attivi, non sanno di muoversi in base a programmi ed algoritmi identici. Non sanno di essere tutti attori dello stesso film, nella cui trama sono completamente immersi. Nella vita di tutti i giorni è loro consentito libertà di movimento, concessa solo all’interno del recinto tracciato, che non possono vedere. Conviti che “così va il mondo”, essi non possono vedere la gabbia ed il confine invalicabile. A ciò serve l’algoritmo mentale dissuasivo che ti fa accettare una narrazione e rigettare l’altra. Il robotizzato dormiente si trova e vive dentro un film in cui interpreta il ruolo della propria vita assegnatogli dal “copione” e diretto dalla regia. Egli si identifica nel ruolo e, pertanto, non è in grado di distinguere la finzione dalla realtà. Il copione è una programmazione mentale esogena indotta
 
da un intervento pianificato dall’esterno, che guida i suoi atteggiamenti, pensieri, gusti, pulsioni, passioni, scelte e comportamenti. Questo è ciò che chiamiamo Matrix. E’ evidente che gli autori del programma, in apparenza simili a noi, per giungere a tanto devono essere in possesso di una conoscenza ignota alle vittime. Possiedono conoscenza, per cui hanno sviluppato ingegneria sociale, ingegneria mentale, ingegneria genetica e medica. Questa scienza non è umana, se
riferita al livello di conoscenza raggiunto da Homo sapiens comune. Il fenomeno ha prodotto una massa di schiavi ignari, che vivono, a differenza di come pensano, in un paradigma architettato ingegnosamente da altri, la élite padrona. Storicamente questo processo è iniziato molto tempo fa, grazie all’azione
congiunta sinergica fra Potere Temporale e Potere Spirituale religioso deviato: Impero e Chiesa, il braccio e la mente (4). Il fenomeno storico è la causa della “crisi del mondo moderno”, esaurientemente descritta da Evola e Guenon (5)(6). La successiva completa robotizzazione di tantissimi Homo sapiens sapiens nei
tempi attuali è stata realizzata rapidamente (meno di 50 anni) con l’avvento dei moderni mezzi tecnologici avanzati. Le macchine a calcolo superveloce, i computer e la scoperta di televisione e telefonia mobile hanno permesso di entrare molto velocemente in ogni casa e nelle menti di ogni umano. La più nefasta e
contemporaneamente più utile (dipende da chi la usa) è stata la rete di internet del “world wide web”, che significa ragnatela globale. Il recente ingresso sulla scena della cosiddetta intelligenza artificiale, sta completando l’opera con la definitiva atrofizzazione di tutte le facoltà superiori intrinseche ed interiori di
Homo sapiens. Egli vive di fatto in una realtà virtuale condivisa ed accettata mediamente come vera, come le antiche tradizioni orientali ci dicevano. Noi vorremmo dare indicazioni utili a chi ha già intrapreso la via del risveglio procedendo per “step”. Il primo passo verso il risveglio, in accordo con G.I. Gurdjieff, è accorgersi di dormire. Il secondo è comprendere la vera natura dell’essere umano alla luce della visione quantistica. Sono passati molti secoli da quando Pizia, sacerdotessa ed oracolo di Delfi, diceva agli uomini “conosci te stesso”. Durante tutto questo tempo invece abbiamo fatto tutto il contrario, abbiamo concentrato l’attenzione all’esterno, al “non io”, ed ignorato chi siamo. E non per caso. E’ curioso come Wikipedia, strumento d’informazione leader del “mainstream” mass-mediatico e del pensiero unico, commenti il “conosci te stesso”: “conoscere i propri limiti, non presumere di essere di più, non cadere negli eccessi, non offendere la divinità pretendendo di essere come il dio” (6). Esattamente l’opposto del vero obiettivo che intendeva raggiungere l’oracolo di Delfi. Ora sai Wikipedia da che parte sta. Volevano impedire di “conoscere noi stessi” e ci sono riusciti. In parte. Nello scorso numero su questo sito (7) abbiamo iniziato un viaggio verso la conoscenza di Se, come consigliava l’oracolo di Delfi e cominciato a conoscere la sfera metafisica non visibile che governa il corpo biologico, completamente screditata e rifiutata dall’apparato pseudo-scientifico al soldo dei dominanti. Essi crearono il sistema di Matrix basato sull’archetipo della paura per impedire l’accesso alle
informazioni segrete con cui “conosci te stesso” ed impedire di liberarsi dallo status di schiavitù. Il risultato ha prodotto una massa maggioritaria di umani che ignora e/o respinge questa ipotesi, rigettando la realtà di essere sotto controllo, gestiti come robot programmati. Questo rifiuto di accettare e conoscere
la verità deriva proprio dalla paura di scoprire come stanno veramente le cose. Essi credono vera la narrazione dei fatti appresa attraverso i mezzi di informazione statale, la TV, la scuola, la religione, la politica, la scienza deviata. E’ questo il riflesso della paura profondamente radicata in loro, nelle menti, nelle memorie, nel DNA. Quasi tutti preferiscono non sapere per paura, trovano più comodo e semplice rimanere nella “confort zone”, seguire il leader di turno, l’influencer, il branco, l’abitudine, imitare modelli di massa, aderire al pensiero unico e non dissentire pubblicamente. Questo è il mondo dei dormienti robotizzati, la cui differenza con i veri robot metallici, più o meno antropomorfi, è assai sottile. Noi dimostreremo questa affermazione, come si genera la realtà olografica e come svegliarsi ed
appropriarsi della propria vera identità. Il cambio di visione parte dalla “Teoria generale dei Sistemi” del biologo Ludwig von Bertalanffy applicata all’uomo come sistema. Il funzionamento del complesso cervello-mente-corpo è considerato come un “sistema di elementi interconnessi aventi un obiettivo comune”, che utilizza processi digitali per il controllo e l’automatismo, come la robotica (8). In questa ottica si capisce meglio come si strutturano e si destrutturano i programmi mentali. Il cervello umano funziona come una macchina computazionale di Turing guidata da algoritmi e programmi composti da sequenze di bit: 1 e 0. Nelle nostre reti neurali i bit sono i segnali elettrici in sequenze di “acceso-spento”, che vengono ricevuti e trasmessi come fanno i transistor. I sensi non trasmettono immagini, suoni, profumi, sapori, ma segnali elettrici uguali in forma di depolarizzazione di membrana. I segnali sono semplicemente degli on/off in sequenza e frequenza diversa per provenienza sensoriale e destinazione cerebrale. L’occhio, ad esempio, non trasmette immagini, ma trasforma un’immagine in sequenza di
segnali elettrici on-off. Tutti i sensi funzionano così. Il cervello riceve i bit di informazione e li elabora sulla base dei programmi ed algoritmi appresi. Quindi non vede la realtà come essa è, ma la crea sulla base delle informazioni digitali interpretate utilizzando i programmi mentali appresi. La realtà è diversa e
sconosciuta agli umani, proprio come ci hanno sempre detto gli antichi mistici, noi viviamo dentro una simulazione che crediamo vera e co-creiamo in ogni istante, grazie al potere del pensiero e delle convinzioni su base Matrix. Ne abbiamo le prove. L’essere umano è quindi un sistema biologico complesso psico-cibernetico e dinamico in cui alberga il principio vitale divino di anima e coscienza. La differenza fra uomo e robot è solo in questo principio vitale, se e quando prende il controllo dell’Essere.
 
SEGUE....
 
BIBLIOGRAFIA
 
giampiero-dantoni-introduzione-al-nuovo-paradigma-sulla-terra-prima-parte
 
giampiero-dantoni-vero-o-falso
 
3 - Bernays, E.: “Propaganda. Come manipolare l’opinione pubblica”. Ed. Shake 2020
 
introduzione-al-nuovo-paradigma-della-terra
 
5 - Guénon, R.: “La crisi del mondo moderno”. Ed. Arktos Oggero 1991
6 - Evola, J.: “Rivolta contro il mondo moderno”. Ed. Mediterranee 1997
 
giampiero-dantoni-autoguarigione-e-medicina-quantistica
 
8 - Bertalanffy von, L.: “Il sistema uomo: la psicologia nel mondo moderno”, Istituto Librario
Internazionale (ILI), Milano, 1967.
0
0
0
s2sdefault

ADV

salento magazine

I più letti