"Ecouter Le Monde", al conservatorio di Venezia "Fonitufaru" i suoni di Gallipoli, una installazione a cura di Sounday realizzata da Ilaria Mancino e Fabio Iaci

Il 26 maggio prossimo al Conservatorio di Venezia si ascolterà la voce di Gallipoli. Il prestigioso istituto infatti ospiterà “Écouter Le Monde”, ovvero ascoltare il mondo, una giornata dedicata al paesaggio sonoro coordinata da Monica Fantini di Radio France e dal Prof Paolo Zavagna. Dibattito, installazioni, concerti per imparare ad ascoltare quello che l’ambiente acustico ci racconta.

Arrivano da molte parti del mondo a far ascoltare il suono del nostro pianeta. Suoni raccolti, suoni raccontati, suoni e paesaggi ricreati. E’ il caso di “Fonitufaru, voci del faro  paesaggio sonori dell’isola di Sant’Andrea - Gallipoli”, una istallazione a cura di Sounday realizzata da Ilaria Mancino e Fabio Iaci. Fonìtufaru è una soundscape composition della durata di 15 min che espone la voce dell’isola salentina di Sant’Andrea. E’ accompagnata da un video in cui l’immagine del faro resta, accentrativamente, immobile in un solo virare dei colori che evoca lo scorrere delle ore e del tempo. “In greco luce, φως e voce, φωνή hanno una radice simile a indicare la sorgente affine in queste due entità che identificano e consolano, e che sono alla base della nostra esistenza. - spiega Ilaria Mancino - I sussurri e le grida dei suoi venti, le voci dei suoi animali, le storie dei suoi antichi abitanti, costituiscono gli elementi di un quadro sonoro dell’isola che si modifica nel tempo delle stagioni, rivelando l’anima di questo territorio sospeso tra cielo e mare”.

La giornata di studi oltre alle installazioni prevede anche concerti, proiezione di documentari e una tavola rotonda durante la quale Ilaria Mancino presenterà il progetto di mappatura acustica Suoni di Gallipoli e del Salento. Questa iniziativa, patrocinata dal comune di Gallipoli e dalla Provincia di Lecce, è orientata alla creazione di un archivio dei suoni del territorio, alla creazione di installazioni sonore e sensibilizzazione al paesaggio sonoro dal punto di vista salutistico, ambientale e storico-sociologico. Suoni di Gallipoli e del Salento però non è solo un archivio ma è una rete di operatori che riconoscono l’importanza dell’archiviazione sonora e della tutela dello spazio acustico e che si coordinano per realizzare progetti che valorizzino il territorio, la sua storia e i suoi suoni. Partecipano al progetto coordinato dall’associazione Sounday, il Parco Regionale Litorale Punta Pizzo e isola Sant’Andrea , Legambiente, Kayak club Gallipoli, il Castello di Gallipoli, Cantina Coppola. E questo è solo l’inizio. Per mettersi in rete o per conoscere gli sviluppi del progetto seguite la pagina Facebook Suoni di Gallipoli (www.facebook.com/suonidigallipoli/) o la pagina Soundclaud (https://soundcloud.com/associazione-sounday) di Associazione Sounday, ne ascolterete delle belle, suoni di paesaggio e cartoline sonore, testimonianze uditive del nostro ambiente acustico, impronte effimere lasciate nell’aria che i nostri cacciatori di suono con dolcezza raccolgono, e compongono.

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