La Band salentina degli Adria in tour in Germania, al loro fianco Rachele Andrioli

Da giovedì 1 a sabato 10 marzo approda in Germania il tour degli Adria. La formazione salentina nasce dall’idea di Claudio Prima ed Emanuele Coluccia, già collaboratori in numerosi progetti di indagine sulle musiche cosiddette ‘di confine’ (BandAdriatica, Tukrè, Giovane Orchestra del Salento) e autori della colonna sonora di Versoterra – a chi viene dal mare, progetto teatrale dell’attore, autore e regista Mario Perrotta.

Al loro fianco Rachele Andrioli, una delle voci più belle del panorama salentino, e Francesco Pellizzari, batterista di grande talento, già protagonista, con il progetto Bija, di numerosi riconoscimenti nazionali. Il quartetto sarà a Kehl (1 marzo), Lichtentanne (7 marzo), Marienberg (8 marzo), Weinstadt (9 marzo) e Heidelberg (10 marzo). «Sarà un altro bel giretto musicale nella regione del Baden soprattutto, a Sud Est, vicino alla Foresta Nera e alla WeinStrasse, la strada del vino», sottolinea Claudio Prima. «Il pubblico tedesco ama le atmosfere rarefatte di Adria, la vena compositiva adriatica che usa la melodia italiana dopo averla dissalata dagli effetti del mare».

L'ultimo lavoro discografico autoprodotto Ogni goccia - che arriva a oltre sei anni di distanza dal precedente Penelope - contiene undici tracce frutto di un nuovo percorso creativo all’interno della tradizione "d'autore" riscritta con piglio moderno da Claudio Prima. Fra i brani, principalmente inediti, anche le dediche a Mia MartiniChico Buarque (Valsinha), Hermeto Pascoal (Garrote) e un brano tradizionale salentino rivisitato (Quantu me pari beddha te luntanu). 

«Riscrivere la tradizione con i piedi nell’acqua, a volto scoperto. Farsi scompigliare le idee e restituire forma e lezione al mare, pazienza e distacco, sale e fortuna», sottolinea Prima. «Le canzoni di Adria nascono con il piglio curioso di chi non è stanco di mettersi in cammino, con mani attente. Le dita inumidite che indicano la rotta. Sono canzoni che hanno imparato il trucco del marinaio, mescola ardita di riso e pianto. L’organetto si fa bandiera delle tradizioni di tutti i venti, aria spinta a forza, che geme e germina. La voce di Rachele è la voce di tutte le donne del Sud. Col sax a cercare incessantemente un approdo e le percussioni a scandire il passo. Adria è musica nuova, intrigo d’Adriatico, nutrimento dell’attesa».

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