I dolori del giovane Werther: "Gerontocomio, l'illustre assessore alla finanza creativa, spieghi alla cittadinanza tutta come è stato iscritto in bilancio questo immobile negli ultimi cinque anni"

Si racconta che durante il fascismo i pochi carri armati disponibili venissero fatti ruotare da caserma a caserma in funzione delle visite ispettive del capo di governo dell'epoca. Analoga sorte toccava agli aerei e alle navi militari. L'obbiettivo era quello di far credere a Mussolini che l'Italia avesse quantità enormi di armamenti, mentre possedeva soltanto otto milioni di baionette ma non aveva chi le portasse dato che arrivò ad avere un massimo di 4 milioni di militari in servizio.


Analoga imbroglio si attua a Nardò con il rudere di quello che sarebbe dovuto essere il gerontocomio. Proclami contraddittori, la solita propaganda gonfiata, attribuisce a quel rudere valore mirabolante che compare ogni tanto a sorreggere fantasiose iniziative indirizzate a stupire la popolazione di creduloni che riversa il consenso su Mellone e sulla sua cerchia.

E' pur vero che le amministrazioni precedenti hanno utilizzato il valore, fittizio, attribuito allo stabile del gerontocomio per puntellare il sempre traballante bilancio comunale; iscrivendo quel rudere come patrimonio del comune per valori incredibilmente alti rispetto alle condizioni di grave fatiscenza in cui versa.

Ma Mellone, “più bello e più grande che pria” non si smentisce e segna un nuovo record rispetto ai suoi predecessori. Spaccia periodicamente il gerontocomio come perno di mirabolanti progetti che servono solo a sollevare fumo per accecare i creduloni cittadini.  

Una prima balla dell'amministrazione mellone fu l'intenzione di cedere il gerontocomio in cambio della realizzazione di opere pubbliche, essenzialmente strade, senza esborso di denaro per le casse comunali; l'idea viene rapidamente abbandonata, le strade vengono rifatte con finanziamenti nazionali e regionali e si passa a studiare una permuta patrimoniale per altri scopi. Si trova, senza uno straccio di gara, una ditta disposta a prendersi in proprietà il rudere e in cambio costruire un palazzetto dello sport.

Gonfio e Tronfio come  un gallo che riesce nel miracolo di fare un uovo Mellone arringa la piazza neritina dicendo che presto la ditta che si prende il gerontocomio non solo costruirà il palazzetto ma addirittura trasformerà il rudere in una casa di riposo con annesso, udite udite, un punto nascita (ci mancava solo il centro di riproduzione assistita per far generare gli ultrasettantenni). Ma la permuta privatistica non è procedura corretta e allora si ricorre ad una gara. Che va deserta. Neanche la ditta dell'accorso precedente si presenta. Nuovo pateracchio in giunta , nuova alchimia di gara e si raggiunge un nuovo accordo sempre con la stessa ditta che si impegna a realizzare per un controvalore di due milioni di euro un palazzetto da 800 posti.

TaccaBanda nuovo clamore mediatico, nuovi proclami (senza punto nascita però) megafoto su un camion del gruppo pensante (sic!) dell'era melloniana arrembante sul terreno destinato a palazzetto. Roboante dichiarazione dell'assessore Lupo, nuovo caposcuola mondiale della finanza creativa (Tremonti scansati proprio!): “Ci tengo (sorvoliamo su una costruzione italiana non proprio esaltante) ad evidenziare che dietro questo cantiere tanto atteso, dopo i tentativi infruttuosi delle passate amministrazioni, c’è una soluzione tecnica, economica e patrimoniale che ci ha consentito finalmente di cogliere il doppio obiettivo di risolvere il nodo del Gerontocomio e di costruire il nuovo palazzetto”

Questo nel 2021 le precedenti puntate a far data dal 2018.

Veniamo ai giorni nostri; Mellone annuncia che con un finanziamento di settecentomila euro si costruirà un palazzetto a duemila posti. Caspita prima con duemilioni e passa di euro si poteva avere una struttura da 800 spettatori e oggi ad un terzo del costo precedente si ottiene una capienza doppia? Dove sta la magagna? E non finisce qui! Il gerontocomio riappare in una delibera di giunta come candidato dal Comune ad un finanziamento del PNRR per un importo di oltre tre milioni di euro.

Allora sto gerontocomio non è mai stato ceduto! Allora tutti gli annunci precedenti erano falsi! E l'illustre assessore alla finanza creativa, Lupo perchè non spiega alla cittadinanza tutta come è stato iscritto in bilancio questo immobile negli ultimi cinque anni?

E' vero che certe alchimie finanziarie di altissima elaborazione scientifica sono difficili da ammannire al volgo (e per questo il bilancio comunale, Lupo regnante, è custodito come i segreti del KGB) ma se lo pubblica potrebbe aspirare al Nobel per l'economia.

Mentre Mellone ha ampiamente superato il dr. Goebbels nella manipolazione della realtà.

Werther Messapo

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