Lettera aperta al direttore, "per ottenere delle delucidazioni a chi dobbiamo rivolgerci? "

Con sentenza RG N°1203/18di dicembre 2019, il giudice del lavoro di Lecce condannò l'Inps al pagamento delle spese, con arretrati e interessi, per avermi negato cinque anni l'assegno per il nucleo familiare.

 

In particolare, a suo tempo, la mia istanza venne rivolta all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, per mio nipote che vive ed è residente con me fin dalla sua nascita, dal 26 maggio 2014. 

La Asl Lecce nel 2014, dove lavoro da 36 anni, e poi l’Inps, su mia domanda, negarono il sacrosanto diritto al riconoscimento dell'assegno (emolumento economico) per il nucleo familiare.

Dopo la sentenza l’Azienda Sanitaria Locale di Lecce, e dunque l’Ente erogatore l’Inps, mi versò arretrati ed assegno mensile. E questo è stato fatto fino a febbraio 2022.Con l’entrata in vigore dell’Assegno Unico, nonostante la mia nuova richiesta online all’Ente Previdenziale, siamo alle solite.

Mi è stato erogato un assegno ridotto, incomprensibilmente, quasi monco.Nonostante svariate richieste, solleciti, mail e Pec; messaggi tramite il portale dell’INPS, dove chiedo, con garbo, i motivi di tale computo eseguito dall’Istituto Previdenziale, ad oggi non ho ricevuto nessuna spiegazione in merito.

Anzi, al fine di ricordare l’INPS che esiste una sentenza della Corte d’Appello di Lecce, più volte in questi giorni ho inviato, con premura, in allegato “il giudizio” emesso dalla Corte. Ad oggi, 22 aprile 2022, niente, il silenzio.

Perché un lavoratore e la sua famiglia possano ricevere riscontri, cosa deve fare? Comprendo che all’INPS pervengano centinaia, se non migliaia, di istanze giornaliere ma per ottenere delle delucidazioni a chi dobbiamo rivolgerciPossibilmente che non siano freddi computer o call center poco informati sulle nostre esigenze. 

Non voglio concludere, caro direttore, che al danno di avermi fatto attendere, quasi sei anni, senza quel legittimo compenso economico, adesso debba aggiungere la beffa di farmi elargire un assegno non meglio calcolato.

 

La ringrazio

Maurizio Maccagnano, sindacalista dissidente

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