Contratto istituzionale di sviluppo, cinque schede per “Lecce è il suo mare”

Il Comune di Lecce ha inviato questa mattina al Ministero per il Sud cinque schede progettuali coordinate dal settore Programmazione strategica e redatte dai settori Urbanistica e Lavori Pubblici, candidate a finanziamento nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo “Brindisi-Lecce-Costa Adriatica”.

Le proposte dovranno ora essere sottoposte a valutazione di merito da parte dei tecnici del Ministero per il Sud. A partire dalla metà di maggio si aprirà il confronto con i Comuni sull’esito delle valutazioni ed entro lo stesso mese il Ministero redigerà la prima bozza di Cis, con relativa proposta di delibera Cipe. Dopo l’approvazione della delibera il Cis “'Brindisi-Lecce-Costa Adriatica'” potrà essere sottoscritto.

Le cinque proposte progettuali della città sono inquadrate nella Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile “Lecce è il suo mare” e rappresentano un programma di investimenti che ha una duplice finalità: ridefinire un ruolo per Lecce come città costiera nel sistema dei paesaggi costieri del Salento e rafforzarne il posizionamento nei flussi territoriali; ricomporre i divari esistenti tra la città e il suo mare.

Il Contratto istituzionale di sviluppo che la ministra Carfagna ha riavviato è un’opportunità preziosa che mi auguro potrà fornire la necessaria dotazione finanziaria ai questi progetti per trovare concreta realizzazione – dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini – Le schede sono un patrimonio frutto del lavoro di conoscenza, studio, progettazione svolto negli ultimi anni dall’amministrazione. Dunque siamo giunti a questo appuntamento con le idee chiare e con progettazioni che candidiamo al Cis ma che resteranno a disposizione della città anche nel caso in cui non tutte le schede fossero immediatamente ammesse e finanziate. Ringrazio per il lavoro svolto i dirigenti, il personale degli uffici che ha partecipato alla predisposizione delle schede”.

Due schede progettuali propongono interventi di sistema: la realizzazione di un “Hub dell’intermodalità”, in forte connessione con Brindisi (aeroporto e porto), con il potenziamento funzionale dell'area del Foro Boario situata all’ingresso della città; la realizzazione di “Corridoi verdi”, con il ridisegno paesaggistico delle principali infrastrutture viarie di connessione tra la città e la  sua costa.

Tre schede progettuali definiscono tre visioni sui macro ambiti costieri di tutte e cinque le marine di Lecce per l’innesco di un processo di sviluppo locale sostenibile all’insegna di turismo, cultura e rigenerazione ambientale: la “Spiaggia urbana nel litorale San Cataldo”“Ecomuseo delle bonifiche” nel litorale Frigole; il “Parco naturale abitato nel litorale Torre Chianca, Spiaggiabella e Torre Rinalda”.

Gli interventi di sistema

L’Hub dell’intermodalità al Foro Boario prevede la creazione a quota zero di un'autostazione, un parcheggio interrato per mezzi privati (realizzato su tre livelli con una capienza di circa 1000 posti) ed una velostazione funzionale allo sviluppo dell'intermodalità. Per la realizzazione del progetto viene richiesto un finanziamento di 29 milioni di euro.

Il secondo intervento di sistema prevede la realizzazione dei Corridoi verdi ecologici sugli assi viari di collegamento tra la città e la costa: Via Adriatica, Via Vecchia Frigole, Strada Lecce-San Cataldo. Su queste arterie sarà riorganizzata la mobilità pubblica e privata su gomma mettendola in sicurezza, sarà incrementata l’accessibilità ciclabile e, con un progetto di forestazione lineare, valorizzata la componente paesaggistica. Lungo i corridoi verso Torre Chianca e Frigole (14 e 12 chilometri) saranno realizzate piste ciclabili in sede propria e riservata, strade ciclabili, aree di sosta attrezzate lungo il percorso, interventi stradali per contenere le velocità, attraversamenti pedonali e ciclabili. Per il corridoio verso la marina di San Cataldo è prevista la realizzazione di una pista ciclabile in sede propria, con ridefinizione e riqualificazione dell’intero bordo carreggiata, nuova pubblica illuminazione e piantumazione di alberi e arbusti sui marciapiedi. Sarà adeguata la strada per contenere la velocità, realizzati gli attraversamenti pedonali e ciclabili. Riqualificato lo spartitraffico, realizzate le fermate del trasporto pubblico urbano. Realizzata un’area a parcheggio nella marina di San Cataldo, prospiciente la via Cristoforo Colombo, riqualificato lo spazio urbano “area mercatale”. Per la realizzazione del progetto viene richiesto un finanziamento di 16,2 milioni di euro.


Le azioni sui macro ambiti costieri

La scheda spiaggia urbana nel litorale San Cataldo tiene insieme, rafforzandoli e implementandoli, i progetti definitivi di rigenerazione della marina di San Cataldo approvati dalla giunta comunale a gennaio scorso: “I Giardini di Adriano” (riqualificazione degli spazi antistanti il Faro e il Molo di Adriano su lungomare Caboto) e “Spiaggia urbana del Lungomare A. Vespucci di San Cataldo e Ostello della Gioventù”. A questi si aggiungono il progetto per la rigenerazione di Lungomare Marinai d'Italia, già candidato al Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020 (PAC 2014/2020) e un intervento di completamento della riqualificazione della Darsena.

La scheda comprende la riqualificazione dei lungomari con un sistema di passeggiate e piazze panoramiche accessibili, la realizzazione di percorsi ciclopedonali, parcheggi ecologici, il recupero edifici pubblici dismessi (Ostello ed ex sede Lega navale), la demolizione dei detrattori costieri (manufatti abusivi - edifici e muri - in prossimità del mare). Si punterà, inoltre, alla creazione di servizi minimi e leggeri per la fruizione delle spiagge libere, con anche la realizzazione di infrastrutture per il piccolo diporto. Per il complesso degli interventi viene richiesto un finanziamento di 12.770.000.

La scheda sull’Ecomuseo delle bonifiche di Frigole si compone degli interventi “Tramareterra – Infrastrutture Verdi”, “Edifici delle Bonifiche: Ecomuseo ed ex Scuola rurale di Borgo Piave” e “Approdo: rifunzionalizzazione dell’approdo nella marine leccese di Frigole”. Previsti interventi di riforestazione tra il mare e l’entroterra e il recupero di edifici dismessi come la Scuola rurale di Borgo Piave, destinata a ostello - community hub, dell’Idrovora, ospiterà la sede dell'Ecomuseo delle Bonifiche. Dal punto di vista dei servizi, si rafforzerà la rete della mobilità dolce (ciclopedonale) parallela e trasversale al litorale, con la realizzazione di parcheggi e aree camper ecologici e la riqualificazione degli assi viari con relativi servizi tecnologici. Strategico e storico per lo sviluppo dell'area sarà la progettazione e realizzazione di un nuovo approdo a Frigole, a servizio della nauta da diporto e della pesca. Per il complesso degli interventi viene richiesto un finanziamento di 6.150.000.

La scheda sul Parco naturale abitato - litorale Torre Chianca, Spiaggiabella e Torre Rinalda si compone di cinque diversi interventi: Torre Chianca, Transetti delle marine, Bacini Idume e Fetida, Masseria Rauccio e Ostello diffuso. Include la progettazione definitiva per il recupero di Torre Chianca, approvato dalla giunta comunale a gennaio scorso, la cui replicabilità negli assi viari di ingressi agli abitati di Torre Chianca, Spiaggiagella e Torre Rinalda la scheda prevede di realizzare con un concorso di progettazione. Prevista anche la demolizione selettiva di immobili in aree a forte pericolosità idraulica e la conseguente ricostruzione delle dune a ridosso degli arenili e la riqualificazione degli spazi pubblici come "piazze balneari" dotate di servizi minimi per le spiagge libere. Sui Bacini Idume e Fetida si interverrà per favorire la fruizione sostenibile degli ambienti naturali, che saranno rafforzati. A Masseria Rauccio sarà attuato un progetto di restauro conservativo e miglioramento funzionale. La scheda prevede inoltre la creazione di un Ostello Diffuso, con il recupero di 7 immobili sottratti alla criminalità e che saranno messi in rete con l’Ostello del Sole a San Cataldo e con Scuola Rurale di Frigole. Per il complesso degli interventi viene richiesto un finanziamento di 55.000.000.

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