L'approfondimento del biologo Giampiero Dantoni, introduzione al nuovo paradigma sulla terra: parte terza, Matrix svelata

“Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da un sogno così non ti dovessi più svegliare? Come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?”

Morpheus a Neo nel film “The Matrix

 

La causa dei disastri dell'epoca moderna, come abbiamo visto, è il nostro modello di pensiero che origina dal paradigma seguito. Abbiamo generato società frammentate e guerre, disastri ambientali, estinzioni di massa, ingiustizie sociali ed economiche, viviamo in un costante stato di stress, disagio esistenziale, da cui originano malattie e farmaco-dipendenza. Il cambio di direzione non può attendere. Fortunatamente è stato già avviato ed è inarrestabile. Uomini coraggiosi, risvegliati nello spirito e nel pensiero, sempre più numerosi stanno lavorando in silenzio da anni grazie all'aiuto di potenze luminose inimmaginabili. Nonostante altri uomini, quelli al comando del sistema tecnologico moderno, propongano al mondo soluzioni ipertecnologiche per il cambiamento e risoluzione dei problemi, non vi è alcuna possibilità che sia trovata all'interno dell'attuale paradigma (*) e dagli stessi personaggi formati, legati saldamente all'attuale sistema di potere globale.

Il rinnovamento richiederà, a chi lo voglia intraprendere, due cambiamenti radicali: la eradicazione delle matrici di pensiero deviato e la riconnessione alla fonte sacra della vita: chi siamo, perchè siamo qui, dove dobbiamo andare. In altre parole il nuovo paradigma nel nuovo Mondo sarà generato da una rivoluzione antropologica e ontologica. Il primo passo è la conoscenza di se, inteso nella pienezza fisica e metafisica non separata. Cervello, mente e coscienza sono visti come insieme fisico-meta-fisico funzionale integrato. Da questo punto di vista biologia e neuroscienze devono superare i postulati limitanti del vecchio, classico modo di vedere. Considerano la mente e la coscienza un epifenomeno delle funzioni cerebrali, termine inventato dal “mastino di Darwin”, T.H. Huxley e prontamente adottato dal conformismo materialista e riduzionista della scienza moderna. Un epifenomeno è un fenomeno derivante da un altro, ma né la mente né la coscienza sono fenomeni (dal greco “fàinomai” = mostrarsi) poiché non si “mostrano” a noi manifestamente (1). Quindi cosa sarebbero? Gli scienziati (materialisti e riduzionisti) ancora non lo sanno, ma ci stanno pensando da sessant'anni. Inaspettatamente una risposta ci viene dalla regina delle scienze, la fisica, che non si occupa di entità astratte, o ritenute tali. Tutto accadde nel lontano 1920. Indagando nel mondo ultra micorscopico delle particelle più piccole degli atomi, scoprì che il loro comportamento, essere o non essere, dipendeva dall'uomo, scienziato, osservatore che le vuole sottoporre a misurazione. Esse prendevano forma (massa) quando venivano osservate, dopo immediatamente scomparivano nel “nulla”. Un nulla diverso da come lo pensiamo noi, uno spazio vuoto ma pieno, che sembra un paradosso. La coscienza umana, scoprirono, doveva avere un ruolo nel determinare l'evento, come se la particella “obbedisse” la volontà dell'osservatore, si manifestava materialmente come massa o come onda (energia) per concretizzare le aspettative dell'osservatore. Tutto ciò nel cuore del metodo scientifico: l'esperimento. La fisica atomica, dopo il 1920, sviluppò la teoria della meccanica quantistica con nuovi concetti scientifici e filosofici inerenti proprio l'uomo quale figura determinante, in veste di sperimentatore osservatore, nella formazione/influenza sulla realtà manifesta. Stranamente qualcosa che confermava quanto dicevano millenni prima gli insegnamenti delle antiche tradizioni mistiche (2). Stava per essere svelato, proprio dalla scienza, il segreto dei segreti sulla natura umana, occultato alle masse nei millenni e criptato da linguaggi esoterici inaccessibili riservati a gruppi segretissimi. Queste scoperte avrebbero dovuto causare la più grande rivoluzione di tutti i tempi, ma così non fu. Perchè?

I risvolti e le implicazioni relative al campo puramente umano e filosofico avrebbero consentito di scoprire particolari segreti sugli effetti del potere di mente e coscienza umana. I concetti di realtà, osservatore, coscienza subirono una radicale revisione: l'uomo e la sua coscienza si rivelarono fondamentali nella determinazione degli eventi e nella formazione/influenza sulla realtà. Niente di meno!

Diceva Max Plank (fisico tedesco, premio nobel, iniziatore della fisica quantistica): “Considero la coscienza come fondamentale, qualunque cosa postula la coscienza”, “come osservatori siamo personalmente collegati alla formazione della realtà. Il Creatore è il governatore della formazione della realtà”.

Affermazione incredibile prima di allora.

La realtà materiale, quella che vediamo e tocchiamo, sempre stabile e tangibile, cominciava a sfumare in “qualcos'altro” poco rassicurante, cui non eravamo abituati.

Dalle parole di Niels Bohr (fisico danese, premio nobel, iniziatore della fisica quantistica): “Tutto cio’ che chiamiamo reale è fatto di cose che non possiamo considerare reali”. E allora cos'è reale?

Si cominciava a perdere il terreno da sotto i piedi. Paradossalmente la nuova scienza gettava le basi della realtà metafisica, rendeva al Creatore e al suo “disegno intelligente” una plausibilità scientificamente basata. Lo stesso Einstein non voleva arrendersi alle sconvolgenti prospettive aperte dalla nuova scienza e cercò, senza successo, di dimostrarne il non senso con il famoso paradosso EPR (3), ma la perfezione delle evidenze matematiche a dimostrazione della meccanica quantistica erano e rimangono inattaccabili e confermate. Questa nuova scienza ci descrive il mondo, al suo livello fondamentale, come una ragnatela complessa di relazioni interdipendenti e indivisibili, il cui ingrediente fondamentale è “la consapevolezza che lo osserva”, che dà vita all'oggetto osservato. In ogni minuto, ogni giorno, noi stiamo creando il nostro mondo (4). Ovviamente non si può, in questa sede, dilungarsi oltre, rimandando gli approfondimenti ad altri luoghi.

La rivoluzione, fu osteggiata e contrasta con tutti i mezzi disponibili dal sistema di controllo mondiale. Portata avanti da pochi valorosi scienziati presso prestigiose università (Princeton, Berkeley, Stanford, Yale, Edimburgo) comunque andò avanti ed è diventata inarrestabile. Gli effetti dirompenti sul paradigma imperante sono enormi: “l'intero paradigma della scienza biologica, con il modello biomedico connesso, è invalidato e incompleto, fino alla struttura economica mondiale” (5).

Ora si capisce perchè ancora oggi ci troviamo una scienza ostinatamente materialista, conformista e riduzionista: a qualcuno va bene (serve) così. I comuni mortali e anche grandi scienziati, impauriti e sprovveduti, rifiutano a prescindere una realtà diversa da quella classica. Per il sistema di Potere, che ha in mano il mondo, è un fatto vitale occultare la verità e continuare nel tempo a costruire le sue fortune sul “segreto”. Immaginiamo come poteva cambiare la vita sulla terra se queste nuove acquisizioni avrebbero preso piede nel verso giusto. I signori del petrolio, del farmaco, dei dollari, degli armamenti avrebbero potuto perdere tutto. La rivoluzione fu soffocata, ma rinascerà nel nuovo paradigma con il nuovo uomo, quello che conoscerà il segreto.

Quale segreto? Lo vedremo presto.

Per comprendere e attuare il segreto sarà assolutamente necessario scardinare quei programmi mentali condizionanti, insinuati dal Potere “ad hoc”, come virus digitali che infettano i computer via internet, affinché non potessimo scoprirli, disattivarli e convertirli. Esempio: quando consideriamo qualcosa impossibile, in realtà stiamo dando voce al programma infetto presente nella nostra mente. Quando qualcosa non ti sembra vero stai pensando all'interno del sistema che ti tiene in catene. La gabbia si chiama Matrix.

Qualcosa di molto simile fu descritta per la prima volta nel famoso film “The Matrix”, che consigliamo di vedere o rivedere. Per capirci qualcosa in funzione dei nostri fini, siete tutti invitati prima a compiere un passo: accettare temporaneamente un'altra visione (se la vostra è differente) in cui l'impossibile è possibile. Un piccolo sforzo temporaneo necessario, poi si può rientrare nel mondo solito, quello a noi noto dalla nascita, confortevole e rassicurante, dentro la gabbia dorata. Eventualmente si porrà il quesito posto da Morpheus a Neo (vedi avanti), capire se vivi nel sogno (l'illusione di Maya) o nella realtà. Se questo ti crea difficoltà da subito, non vedere il film e non andare oltre. Arriverà il momento, in futuro. Forse.

Nel 1999 uscì il primo di una trilogia di film di successo (4 premi oscar). Il primo fu “The Matrix”. Narra un mondo creato al computer in cui il genere umano crede di vivere come se fosse reale, allo scopo di tenerlo sotto controllo. Nell'altro, ormai distrutto, gli uomini sono utilizzati come fonte di energia e materia prima per nutrire altri esseri. E' una trama apparentemente fantastica, ma dipende dal punto di vista. Descrive uno scenario profetico, che si sta manifestando sotto i nostri occhi adesso, dall'anno 2020, dopo un lunghissimo periodo di preparazione.

Partiamo dal messaggio di cui si fece portatore il film, ossia di vivere in una realtà virtuale creata da potenti computer ed installata nei nostri cervelli. I due protagonisti sono Neo (l'attore Keanu Reeves), l'Eletto destinato a liberare l'umanità dalla schiavitù di Matrix e il mondo dagli usurpatori della verità, l'altro è Morpheus, l'iniziatore dell'Eletto. Ecco alcuni passaggi chiave:

Dice Morfeus a Neo:

Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c’è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo. Non sai bene di che si tratta, ma l’avverti. È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto. È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando”.

Neo risponde: “di Matrix”.

Morpheus: “Ti interessa sapere di che si tratta, che cos’è? Matrix è ovunque, è intorno a noi, anche adesso nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo dinanzi agli occhi, per nasconderti la verità”.

Neo: “Quale verità?”

Morpheus: “Che tu sei uno schiavo. Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado purtroppo di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos’è. È la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre”.

Alla fine Neo libererà l'umanità dalla schiavitù. Ma nella realtà odierna, che evidentemente si trova in uno stato simile di schiavitù, ci sarà un salvatore? Per noi il lavoro personale è essenziale, non surrogabile da nessuno, esperienza diretta insostituibile.

Cominciamo con la domanda, cosa è Matrix?

SEGUE

BIBLIOGRAFIA

(*)

Secondo Albert Einstein “Il mondo così come lo abbiamo creato è un processo del nostro pensiero. Non può essere cambiato senza cambiare il nostro modo di pensare.“

1- https://www.uccronline.it/2012/09/25/perche-mente-e-coscienza-non-sono-un-epifenomeno/

2- Capra, F.: “Il Tao della fisica”. Ed. Adelphi 1997

3- https://www.cambridge.org/core/books/abs/quantum-theory-of-motion/einsteinpodolskyrosen-experiment-and-nonlocality/146D62E6F0C4F3E999CB951D90DBB8D6

4- Mc Taggart, L.: “La forza segreta dell'universo. Il campo del punto zero”. Ed. Macro, 2003

5- Mc Taggart, L.: “Il campo quantico”. Ed. Macro 2018

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