La ricorrenza della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne si celebra dicendo la verità, non trincerandosi dietro la menzogna

La ricorrenza della giornata internazionale sull’eliminazione della violenza sulle donne offre un’opportunità che andrebbe colta e non sprecata. Per identificare un reato che pare in grande aumento è stato coniato il seguente neologismo: “Femminicidio”. 

Intendendo con questo termine non solo l’“uccisione di una donna o di una ragazza”, ma anche “qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte". Per fare qualcosa di concreto occorrerebbe lavorare in due direzioni: prevenzione e denuncia.

E inasprimento delle norme. In quest’ultimo caso una Legge (19 luglio 2019, n. 69 c.d. Codice Rosso) tutela le vittime di violenza domestica e di genere.  Il nome della legge ricorda l’ordine di precedenza accordata in pronto soccorso a quei casi che necessitano un intervento immediato, vista la gravità della situazione. Così accade anche per le denunce e le indagini riguardanti casi di  violenza, atti persecutori e maltrattamenti. I dati parlano chiaro: nei centri anti-violenza del nostro territorio si è registrato un aumento del 14% rispetto agli accessi totalizzati lo scorso anno.

E’ ovviamente un dato significativo ma che rappresenta purtroppo e senza tema di smentita la punta di un iceberg. Molte donne che hanno subito violenza non denunciano. Questo significa che chi adopera tali condotte abusando spesso del ruolo ricoperto o della sua autorità continuerà a delinquere.  O ha continuato a reiterare lo stesso reato.

Quanti esponenti politici profittano del loro ruolo ad esempio coi dipendenti pubblici? Non sono e non sarò tenero. Ma chi non denuncia trincerandosi dietro la paura o l’omertà non ha alcuna giustificazione. E’ complice dell’orco. Che resta a piede libero, libero di delinquere. "Quando si dice la verità - diceva Moro - non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi".                                                                                                                                                                                                                                                               

                                                                                                                                                                        Marco Marinaci

0
0
0
s2sdefault

ADV

salento magazine

I più letti