L'approfondimento del biologo Giampiero Dantoni: "Introduzione al nuovo paradigma sulla terra" -Seconda Parte.

Il mondo così come lo abbiamo creato è un processo del nostro pensiero. Non può essere cambiato senza cambiare il nostro modo di pensare.“ (*)  Albert Einstein. 

 

Matrix è dentro di noi, è un programma di gestione ombra, come un algoritmo creato per non farsi scoprire. Ti sembra impossibile? Bene, questa è la prova che è perfetto e ce l'hai. Quasi perfetto. Vedremo come nasce e come disattivarlo.  

Il sistema di valori o paradigma, come abbiamo visto, ha originato le condizioni generali di vita odierne sul pianeta Terra. La compromissione ambientale, naturale, umanitaria e sociale che stiamo vivendo parte dalla struttura di pensiero (*) dell'unico responsabile: Homo sapiens&tecnologicus (1). E' molto probabile il superamento del punto di non ritorno, anche se nessuno può dirlo con certezza. I tempi prossimi ce lo sveleranno, come fecero, in anticipo sui tempi, varie profezie e rivelazioni apocalittiche del passato, dai Maya a Giovanni della tradizione cristiana. Nei discorsi escatologici si parla con impressionante somiglianza degli eventi che stiamo vivendo anche se il linguaggio è criptato. Gli scenari descritti, per essere compresi, vanno visti con occhi diversi, andando oltre i gli assiomi fondamentali condizionati del paradigma dominante materialista, riduzionista e positivista.

Qui non si tratta di fantasticare, si tratta di cambiare ottica con cui vediamo e pensiamo, facendo ricorso alla stessa scienza, quella vera e incontaminata. Molti pensano che è proprio la scienza ad escludere possibilità di cambiamento al di fuori della moderna tecnologia. E' giunto però il momento di dichiarare apertamente che il corso intrapreso da questa scienza è fortemente manipolato e deviato dai potentissimi interessi economici consolidati. Sin da quando la ricerca è finanziata dai privati, da quando gli Stati hanno, non a caso, ridotto a zero gli stanziamenti alla ricerca nelle proprie università, questa è diventata al servizio delle grandi potenze multinazionali e finanziarie. La libera ricerca è una favoletta da raccontare agli addormentati spettatori, ipnotizzati dagli schermi installati in tutte le case. Sponsorizzati sono tutti i ricercatori, dove la definizione esatta del termine è “pagati dai privati” (le cosiddette multinazionali) per ottenere solo i risultati desiderati e da loro pagati. Ove mai una scoperta mettese a repentaglio i loro sconfinati guadagni si può essere certi che non sarà mai conosciuta.

Un esempio per tutti: la ricerca farmaceutica, in particolare oncologica. “Dal 1971 sono stati spesi per la ricerca sul cancro 2 trilioni di dollari (2.000 miliardi), con risultati assai deludenti” (2). “Il contributo della chemioterapia citotossica convenzionale, per la sopravvivenza a 5 anni, è appena del 2,1% dei pazienti trattati negli Stati Uniti e del 2,3% in Australia” (3). Perchè dopo 50 anni di fallimenti non si cambia prospettiva? Perchè c'è una immensa quantità di gente, produttori, venditori e sistema oncologico pubblico, che ci guadagna e campa sopra la pelle dei malati, ignari delle alternative. Non vi è nemmeno la “pietas” per i 377.000 morti/anno di tumore in Italia, loro, i dottori, ti gurdano col sorriso finto di chi sa come andrà a finire. Alla fine dicono che altro non si poteva fare. Si, se non si cambia paradigma medico scientifico. Nel frattempo bisogna raccontare a vittime e parenti che si poteva fare molto di più, se solo ci fosse libertà nella ricerca e libertà di informazione. Se, guarda caso, la ricerca è pagata proprio da quegli stessi produttori di farmaci che ci guadagnano, questa strage non finirà mai. E gli Stati complici stanno a guardare. Uguale succede con le campagne vaccinali decise da personaggi in acclarato conflitto di interessi.

Queste oggettive constatazioni ci dimostrano come nel tempo si sia imposta a suon di dollari una scienza deviata, ufficialmente definita scienza applicata (agli interessi delle grandi compagnie multinazionali), che tradisce la vera scienza alle fondamenta. I valori etici devono essere “disinteresse, abnegazione, universalismo, comunismo epistemico, scetticismo organizzato, edonismo cognitivo, dotta ignoranza, originalità, chiarezza, aggiornamento, potenziamento cognitivo” (4). La scienza deve essere libera e finanziata dagli Stati, perchè può scoprire soluzioni che confliggono con gli interessi di pochi ultraricchi proprietari di tutto, Banche, Industrie, Media. Controllano tutto, governi, politici, servizi segreti ed eserciti. Sono proprio questi oscuri personaggi i guardiani del vecchio-attuale paradigma su cui hanno costruito nel tempo i loro imperi.

Sicchè, chi mai porterà il nuovo paradigma sulla Terra se questo comporterà la fine di questi imperi? Non se li lasceranno certo sottrarre democraticamente e faranno di tutto per impedire il cambiamento. Come vediamo, stanno esibendo tutto il loro potere di controllo sul mondo, ormai schiavo e soggiogato. Eccoci quindi nel tempo dello scontro finale fra due mondi, il vecchio e il nuovo, la tenebra e la luce, come profetizzato duemila anni fa. Ci sarà l'armageddon annunciato nell'apocalisse di Giovanni?

Sembrerà assurdo, ma il potere di cambiare paradigma è in mano ad ognuno di noi, singolarmente. Non possiamo cambiare il mondo, possiamo cambiare noi. Nessuno può impedirlo. Costruire una comunità crescente fa massa critica che attira potenze risonanti sconosciute fino al momento del risveglio dal sonno profondo in cui si è immersi. Capacità latenti inimmaginabili sono disponibili dopo un sonno durato millenni. Conoscenze fondamentali sulla vera natura dell'uomo sono state precluse, tenute rigorosamente segrete da élite che le hanno usate da millenni per ottenere ricchezze, dominio e controllo globale. Come ci sono riusciti? Somministrando ogni giorno ai nostri cervelli idee, pensieri, sensazioni sottili lontane dalla verità. Una visione corrotta e dissoluta del mondo è diventata lentamente padrona di noi, l'abbiamo senza saperlo. Si chiama MATRIX. E' difficile capirla e scoprirla perchè opera quando, nello stato di veglia, siamo in autoipnosi, cioè sempre. Poi per evitare il pericolo di scoprire il trucco hanno messo tutti anche sotto ipnosi di massa indotta con mezzi subdoli: info-demia (dipendenza dal flusso di informazioni) e furto del tempo. Essi conoscono il funzionamento della nostra mente da prima che noi sapessimo di averla. Il vantaggio è enorme. Possiamo tentare di avere il controllo di noi, di lei, ma senza disciplina, costanza, lucidità e consapevolezza, in meno di una frazione di secondo torniamo nel labirinto di Matrix.

Matrix è il sistema che ci controlla da dentro, l'insieme dei concetti condizionanti, gli archetipi fondamentali, gli algoritmi con i quali noi tutti, soggiaciamo al   funzionamento automatico. Siamo più o meno dei robottini di carne e ossa se ci lasciamo condizionare da Matrix nel vivere quotidiano. Conoscere e disattivare questo sistema controllore è il primo passo obbligatorio. Precede la consapevolezza ed il risveglio dell'uomo del nuovo paradigma sulla Terra.

Cominciamo allora.

Andy e Larry Wachowski e la Warner Bros Entertainment Inc., autori e produttori, ci hanno offerto la visione di un film profetico, che prese 4 premi oscar. Nel 1999 uscì nelle sale cinematografiche il famoso “The Matrix”, in cui si mostra come funziona il sistema di controllo mentale sull'uomo e come il protagonista (l'attore Keanu Reeves che è Neo) lo sconfigge. Chissà perché ci hanno voluto fare questo dono. Forse si sono voluti sdebitare con l'umanità e scongiurare un destino karmico segnato? Del resto sono proprio i film uno dei sistemi più potenti con cui ci hanno condizionati. E i fratelli Warner nel settore sono leader indiscussi.

Consiglio di vedere il primo della trilogia.

SEGUE

BIBLIOGRAFIA parte seconda

1- https://www.ilsalentomagazine.it/index.php/breaking-news/3603-l-approfondimento-del-biologo-giampiero-dantoni-introduzione-al-nuovo-paradigma-sulla-terra-prima-parte

2- Butto, N., Biava, P.M., Canestrari, F., Inthavong, S., :" Parlare al Cancro". Eifis Editore, 2017

3- Morgan,G et al. : "Clinical Oncology (2004) 16: 549-560"

4- Campa, R.,: "Etica della scienza pura. Un percorso storico e critico". Sestante Edizioni, 2007

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