I dolori del giovane Werther: "...di Fiamme gialle, bandiere blu e altre facezie. Propaganda che passione!"

Le Opere di urbanizzazione primaria spettano ai comuni. Le strade a servizio degli insediamenti, compresi gli allacciamenti alla viabilità principale dei lotti edificabili; i condotti idonei alla raccolta ed allo scarico delle acque luride (nere) ed i relativi allacciamenti alla rete principale urbana, compresi gli impianti di depurazione. Nel 2021 è inammissibile che vi siano località turistiche che ancora non dispongano di tali opere. Eppure accade, al netto dei riconoscimenti, la riflessione di Werther Messapo.

 

Quando Goebbels mostrò che con la propaganda si riesce quasi a dominare il mondo non sono mancati gli imitatori. Tralasciando il duo “Mignolo e il Prof” dei cartoni animati tutti gli altri fanno danni.

Ad esempio a Nardò un giovane consigliere di opposizione nel tentativo di fare propaganda si fa un clamoroso autogol. Contesta all’Amministrazione in carica la multa dell’Ispettorato del lavoro per il mancato rispetto della quota di dipendenti appartenenti alle categorie protette. Con ciò tirandosi la zappa sui piedi perché le amministrazioni precedenti, dello stesso colore suo, a fronte di un centinaio di posti vacanti dal 2010 non avevano fatto nulla.

L’Asfaltatore ha impiegato 4 anni ma le assunzioni obbligatorie le ha fatte. E se questa è l’opposizione che fa harakiri, l’Asfaltatore dorme sogni tranquilli. Si fa per dire beninteso perché la questione dell’autentica di firme non originali all’asfaltatore procurerà grattacapi importanti; è questione che non può concludersi con misteriose transazioni tipo ditta Borgia.

Nel frattempo propaganda a tutto spiano per stornare l’attenzione sul processo penale; intanto si regala per 100 anni l’ex Istituto agrario alla Guardia di Finanza, identica mossa di Risi che voleva donare la dismessa sede del Tribunale ora sede del Comune. I due si rincorrono? O si imitano? Ma non era Mellone a proclamare la rivoluzione?

Ma poi tutto questo interesse della GdF per una sede a Nardò è fondata? La Finanza chiuse la sede della sua brigata cittadina a metà degli anni '80 per un processo di razionalizzazione della presenza territoriale. Perché ora ricerca una sede? Ma è la GdF a ricercare una sede o sono i politici cittadini ad offrire immobili per ingraziarsi i vertici, ad ogni livello, della polizia Economica?

La cosa singolare è poi la cessione del mezzo ettaro di terreno di pertinenza, la Guardia di Finanza da sempre non coltiva in proprio, anzi persegue chi si dedica a coltivazioni non legali. E agli inizi del mandato amministrativo, con un poco di sale in zucca in più, questa amministrazione aveva approvato l’uso del terreno Ex-Agrario come destinazione di orti urbani in una delle rarissime attuazioni del programma elettorale della coalizione dell’asfaltatore.

Contraddizioni continue. Nel frattempo la cerca di intontire i cittadini. “35 milioni” di Lavori pubblici senza però la creazione di neanche un posto di lavoro stabile, senza essere attrattivi per nuove attività imprenditoriali che occupino i tanti capannoni vuoti nella Z.I. Finanziamenti da economia assistita se non parassitaria se i servizi sono quelli della ordinaria manutenzione che non si traducono in posti di lavoro, che non si traducono in stipendi da spendere sul territorio comunale.

Se non si produce nei settori primari, i terziario langue, deperisce e muore e non servono a nulla i distretti di ogni tipo e genere, inutili carrozzoni dove sistemare qualche manutengolo. Nessuna iniziativa per favorire consorzi di prodotti tipici, nessuna agevolazione per sinergie imprenditoriali, nessuna promozione per iniziative innovative. Solo asfalto, sempre asfalto, fortissimamente asfalto.

Però è arrivata la Bandiera Blu. Quanto oggettivo sia stata la valutazione è sempre un mistero quando misteriose sono le valutazioni di un’associazione di potere che si spaccia per ambientalista. Rimarrà sempre il dubbio su classifiche che hanno spesso il torto di una certa contiguità con chi governa i territori e le strutture da giudicare. Comunque anche 30 anni addietro le coste di Nardò ebbero analogo riconoscimento pretestuose ed infondate le tesi dei sostenitori dell’asfaltatore che sostengono sia una prima volta assoluta) ma a Nostro parere sembra difficile dare riconoscimenti simili a zone che non hanno un servizio decente di servizi igienici pubblici efficienti e praticabili.

Non è possibile che si continui con installazioni temporanee di bagni chimici che possono servire per manifestazioni sporadiche ed emergenziali. Ma assolutamente non possono rappresentare una soluzione duratura e continuativa alle esigenze dei frequentatori delle marine neritine. Perché si potrà anche offrire il lungomare più bello del mondo ammesso che sia vero) ma non si possono mandare uomini e donne in gabbiotti metallici, che sembrano anticamere dei forni crematori, ad espletare le necessità fisiologiche.

Werther Messapo

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