PD: "La comunità di Nardò merita un’amministrazione competente e trasparente, un’amministrazione che sia “libera” da impegni giudiziari e possa efficacemente affrontare il periodo post pandemia"

"E’ da tempo che il partito democratico, soprattutto attraverso i suoi consiglieri, esprime profonda preoccupazione in merito alle modalità di svolgimento dell’attività amministrativa da parte dell’attuale maggioranza e del suo sindaco. In questi ultimi cinque anni Nardò ha subito un evidente arretramento in termini di trasparenza e competenza nelle azioni di gestione della “Res Publica”.

In questa fase storica c'è da rimarcare che le candidature ufficiali alla poltrona di primo cittadino restano quelle di Giuseppe CozzaCarlo Falangone,  Mino Frasca, Pierpaolo Losavio, (La candidatura di Falangone è avallata dai pentastellati e da una piccola parte della sinistra). La difficoltà, da parte delle forze antagoniste rispetto all'attuale sindaco, di produrre un candidato unitario è evidente. Si è indugiato a lungo, senza riuscire a costruire un percorso comune.  Il PD è attualmente commissariato e sul fronte delle candidature a sindaco, di fatto, fermo al palo. Dopo una serie infinita di "No grazie", tra questi gli imprenditori Barbetta e Marra, e la candidatura dell'avvocato Tony Falangone poi venuta meno. I DEM dirottarono successivamente su Enzo Petraroli, candidatura individuata a suo tempo dall'ex sindaco Marcello Risi, a cui era stato affidato un insolito ruolo di mediazione per far fronte alle difficoltà di addivenire ad una scelta. La candidatura di Petraroli è poi sfumata. Sul tavolo, a suo tempo, anche i nomi di un medico: Graziana Ronzino, e degli avvocati Stefania RonzinoSalvatore Donadei, quest'ultimo presidente del sodalizio granata.

Il PD insomma sfoglia la margherita. "La comunità di Nardò - si legge nell'ultimo comunicato - merita un’amministrazione competente e trasparente, un’amministrazione che affronti le grandi sfide che il Recovery Fund ci consegnerà, un’amministrazione che sia “libera” da impegni giudiziari e possa efficacemente affrontare il periodo post pandemia. In quest’ultimo scorcio di mandato le notizie che giungono in merito alla legittimità dell’azione amministrativa e politica da parte del Sindaco Mellone sono ancora più preoccupanti ( presunte firme false e presunta “sparizione” dei documenti originali dal fascicolo custodito in Municipio come riportato dal giornale “ la Repubblica” – richiesta di scioglimento del Consiglio comunale per "atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di leggi, nonché per gravi motivi di ordine pubblico"). Trattasi di gravissime ipotesi di reato sulle quali il partito democratico, attento interprete dei principi di garantismo sanciti dalla Costituzione, non intende svolgere alcuna azione di “speculazione politica” ma, nell’interesse dei cittadini,auspica che sia fatta al più’ presto chiarezza attendendo con fiducia le risultanze dell’azione della Magistratura. E’ evidente però che la Comunità’ di Nardó’ non può’ permettersi forme di ambiguità in termini di trasparenza e legalità da parte delle massime istituzioni cittadine in capo alle quali sussiste il dovere morale, prima che giuridico, di informare e spiegare che cosa sta accadendo".

 

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