Il Tribunale Amministrativo accoglie il ricorso delle famiglie e delle associazioni dei consumatori avverso l'ordinanza firmata da Emiliano, si rientra a scuola

Il Tar Puglia ha sospeso l'ordinanza del presidente Michele Emiliano, che il 20 febbraio aveva deciso per la didattica a distanza in tutte le scuole di ogni ordine e grado della regione, fatta eccezione per alcuni casi specifici, che avrebbero dovuto essere individuati dalle stesse scuole.

A presentare ricorso avverso la decisione le associazione dei consumatori ed i genitori, sul piede di guerra dopo la decisione assunta dal governatore. Diversi genitori alle prese con il lavoro si sono ritrovati una "bella" gatta da pelare, c'è chi ha reclutato i nonni, c'è chi ha dovuto far ricorso nel caso dei figli più piccoli addirittura alle ludoteche private, ovviamente a pagamento. Oppure c'è chi ha dovuto far fronte alla didattica a distanza con tutte le difficoltà legate alla connessione precaria, e in qualche caso alla mancanza di PC. I genitori contrariati anche da una constatazione semplice, la Puglia si trova, infatti, in zona "gialla". Le misure restrittive appaiono sovradimensionate e decisamente fuori luogo. Le scuole in altre Regioni caratterizzate dalla identica individuazione rispetto alla zona, sono aperte e frequentate regolarmente dalla popolazione studentesca.

Il TAR fa salvo dunque il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri quello del 14 gennaio 2021, a cui si fa riferimento. Nel Decreto per le superiori "il 50% della presenza a scuola è il limite al di sotto del quale deve ritenersi non sufficientemente assolto né garantito lo standard minimo dei servizi scolastici".Per il Tar è dunque legge il Dpcm che consente la didattica in presenza in tutti i cicli, limitandola a percentuali tra il 50 e il 75% per le superiori, e non l'ordinanza regionale che fissa per tutti il limite del 50% e solo "per ragioni non diversamente affrontabili". In Puglia, dunque, da domani si rientra in classe. Le modalità per raggiungere le quote prestabilite dove sono previsti i turni saranno decise dagli istituti scolastici. La Regione potrebbe pensare ad altro provvedimento, i genitori restano agguerriti. E promettono battaglia.

0
0
0
s2sdefault

ADV

salento magazine

I più letti