Fillea Lecce: “La crisi dell’edilizia si supera coinvolgendo i lavoratori” Parti datoriali e Ordini professionali convocati al tavolo da Minerva, ignorati i sindacati

Lecce, 19 giugno 2020– Lettera aperta della segreteria provinciale della Fillea Cgil Lecce, sulla convocazione di parti datoriali e Ordini professionali nella sede della Provincia di Lecce (martedì 23 gennaio) per il rilancio del settore edile.

“Caro Presidente Minerva,

abbiamo appreso dalla stampa della sua iniziativa di voler convocare martedì 23 giugno un incontro a Palazzo dei Celestini per discutere, assieme a parti datoriali e Ordini professionali, del rilancio dell’edilizia locale. Tutti intorno al tavolo, tranne i sindacati che rappresentano il vero motore dell’edilizia: gli operai.

La Cgil nasce nel 1906, le prime Camere del lavoro salentine appaiono nel 1914. Da sempre rappresentiamo e tuteliamo gli interessi generali dei lavoratori. La Fillea è il sindacato di Categoria che all’interno della Cgil è vicina agli operai del settore edilizio, del legno e dell’arredo. Lavoratori come Antonio, che a causa della pandemia non lavora da tre mesi e che ha dovuto attendere 80 giorni prima di vedersi accreditato l’assegno della cassa integrazione per Covid. O come Giuseppe che ha perso il lavoro tre mesi fa: lui a casa, i suoi due colleghi ancora in azienda, perché la sua ditta ha vinto un appalto col massimo ribasso. O come Valentina, restauratrice che lavora nella bella città da Lei amministrata, pagata con ritenuta d’acconto e per questo “dribblata” dal sistema straordinario di ammortizzatori sociali. Tanti lavoratori come lei fino a qualche anno fa sarebbero stati inquadrati come dipendenti. Invece sono polverizzati in mille forme contrattuali. Conosce le false Partite Iva? Marco è uno di questi: licenziato dalla sua impresa, per la quale continua a lavorare come autonomo, con tutti i costi sociali, previdenziali e assicurativi a suo carico. E Damiano? Ha 60 anni, ma dopo più di 40 anni trascorsi nei cantieri non può andare in pensione, perché la legge italiana non riconosce le agevolazioni sul lavoro usurante. Un problema particolarmente sentito in una provincia come la nostra, in cui i lavoratori edili hanno un’età media alta.

È deludente pensare che Lei, che pure avrà visto i loro volti passeggiando per le strade della provincia che amministra, ignori completamente le loro storie. Pensavamo che dal Covid saremmo usciti migliori; prendiamo atto che in una provincia di periferia si sceglie ancora di confrontarsi con il mondo imprenditoriale come se fosse l’unico attore economico, come se la ripartenza possa partire solo ascoltando le esigenze delle sole imprese. Nella decisione che ha preso d’intesa con il consigliere provinciale delegato e con il dirigente del Servizio, non vorremmo che ci fosse un pregiudizio culturale secondo cui il mondo imprenditoriale sia l’unico e solo soggetto creatore di lavoro, a cui demandare speranze e percorsi di ripresa e ricostruzione del territorio. Ci siamo anche noi, ci sono anche i lavoratori come Antonio, Valentina, Marco, Damiano, Giuseppe che tra mille sacrifici e alzandosi ogni giorno all’alba, danno vita a quelle attività. Per quanto invisibili in tale consesso, noi insieme con loro continueremo ad esserci e non smetteremo di lottare per un mondo e una provincia migliore. E fa nulla se in questo percorso salteremo l’incontro del 23 giugno.

La Segreteria della Fillea Cgil Lecce

 

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