Nardò, Lucio Tarricone: “ Tra tori, asini…la brutta addormentata è sempre là”.

Irrompe sui social la polemica a chiusura di una settimana in cui si è discusso per la verità delle grazie del toro collocato all'ingresso di Nardò e dell'asinello e relative allusioni con cui si è fatto il selfie il primo cittadino. Lucio Tarricone mette sul lettino (E' uno psichiatra) la comunità e attacca sul bubbone dimenticato: la famigerata discarica di castellino.
 
"Si trascorre il tempo a discorrere se la statua del toro sia bella o brutta, se gli asini siano più intelligenti degli umani o no e intanto i problemi della Città si cristallizzano sempre di più. La peggiore amministrazione che questa Città abbia mai avuto si trastulla in puerili provocazioni che nascondono il vuoto che alberga nelle teste dei tanti che ritengono la pubblica amministrazione un gioco e non rispetta le tante promesse fatte ai neretini".
 
"Tra queste quella di mettere in sicurezza la discarica o ex discarica di Castellino. La “brutta addormentata” è sempre là. E noi parliamo di tori e asini….
L’attuale amministrazione, lo dico con estrema chiarezza e per prevenire le solite lagne, non ha alcuna responsabilità nell’insediamento della discarica. Le colpe sono di altri Così come non ha colpe il coronavirus se tutto è fermo alla Regione. L’amministrazione Mellone, ha la grave responsabilità di aver promesso la messa in sicurezza definitiva della discarica. Promessa, ad ora, tradita".
 
"Non si può - scrive Tarricone -  e non si deve dimenticare che un ruolo di primo piano, tra chi ha gestito negli ultimi venti anni le tematiche ambientali nella nostra Città, lo ha avuto e lo ha tuttora tal Natalizio Cosimo detto Mino. Uno dei tanti che , saltando da un partito all’altro, è sempre “in sella”. Uno di quelli che Mellone doveva rottamare e che invece , tradendo le sue stesse parole, ha arruolato nel suo “esercito”. Natalizio, che dal 1997 partecipa alla vita pubblica neretina, prima come consigliere e poi come assessore si è sempre interessato di “ambiente”. Mellone sacrificò il suo mentore De Tuglie per Natalizio".
 
"E non fu perché De Tuglie non assolveva ai compiti a lui assegnati. No. Fu solo uno sporco gioco di potere che garantiva l’appoggio di alcuni vertici regionali. Non dimentichiamo che il rimpasto di giunta che vide l’ingresso nell’esecutivo di Natalizio avvenne dopo una visita del Presidente Emiliano e dell’assessora Capone a Nardò. Fantapolitica? Chissà. Con Natalizio “ tecnico prestato alla politica” non è cambiato niente. Proprio niente. La discarica di Castellino è ancora là. Sempre là. Aspetta. Nell’articolo che riporto, Novembre 2019, Natalizio dichiarava : “direi che siamo vicini come non mai a porre la parola fine alla complicatissima vicenda della ex discarica……questo grazie anche al costante impegno e all’attenzione…. del Presidente della regione, Michele Emiliano verso le questioni ambientali del nostro territorio,”.
 
"Sono passati altri otto mesi e della discarica non si parla più, come non si parla dello scarico in mare della “merda” di Nardò e fra un po’ di Porto Cesareo o del malaffare che albergherebbe al Comune. Meglio parlare di animali...forse ci si intende meglio..."
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