"Comportamento antisindacale", condannato il Comune di Nardò che non si è comportato secondo quanto dispone la legge in materia

C'era grande attesa per l’esito dell’udienza, tenutasi dinanzi al Giudice del Lavoro Dott.ssa Luisa Santo in merito al procedimento promosso dalle Segreterie Provinciali, CGIL FP, CISL FP e UIL FPL di Lecce, stesse nei confronti del Comune di Nardò ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori per condotta antisindacale.
 
L'Ente Locale chiamato in causa per condotta anti sindacale con riferimento ai turni notturni riguardanti gli operatori di Polizia Locale in fascia 5-11. Funzione Pubblica Cigil con il segretario provinciale Fiorella Fischetti, Cisl Fp con il segretario  provinciale Fabio Orsini  e Uil Federazione Poteri Locali con il segretario Antonio Tarantino avevano dato mandato al professor Fernando Caracuta per ricorrere contro il comune di Nardò, in persona del sindaco Pippi Mellone "ex articolo 28" dello statuto dei lavoratori. Il comune era rappresentato e difeso dall'avvocato L. Calabrese.
 
Ebbene secondo quanto emerge dalla sentenza dopo le due udienze del 19 agosto e dell'11 settembre scorso "si dichiara l'antisindacalità della condotta tenuta dal Comune di Nardò consistita nell'omessa informazione preventiva e nell'omesso confronto in materia di articolazione oraria dei turni di lavoro e ordina all'amministrazione convenuta la cessazione del comportamento illegittimo, e la rimozione degli effetti. Compensa tra le parti per quanto riguarda le spese di giudizio". La sentenza del tribunale di Lecce sezione lavoro fa dunque chiarezza sulla vicenda e condanna il comune. 
 
L’attività posta in essere dal comune di Nardò - aveva evidenziato l'avvocato Fernando Caracuta -  è tesa ad impedire e limitare le libertà e l’attività sindacale delle organizzazioni sindacali ricorrenti e della RSU del comune di Nardò”. Il Giudice, dopo aver analizzato gli atti ed ascoltato i procuratori delle parti, aveva ritenuto di poter superare l’eccezione del Comune di Nardò di non attualità e non tempestività della citata denuncia di comportamento antisindacale.
 
Le Rsu del comune di Nardò d'altronde  alla luce della nuova articolazione dell'orario di lavoro, comprendente anche fasce orarie di lavoro notturno, avevano chiesto l'avvio della procedura di confronto sindacale, questo il 21 maggio scorso. A questa ulteriore nota non è mai stato dato alcun riscontro. La mancata osservanza dell’obbligo di preventiva informazione e la mancata attivazione del confronto - anche in quanto comportamenti suscettibili di reiterazione - rappresentano condotta tale da determinare un ostacolo al libero esercizio dell’attività sindacale, che non appare quindi destinata ad esaurirsi in modo istantaneo in correlazione ai singoli episodi denunciati.
 
Il legale delle parti sindacali - aveva inoltre evidenziato alla luce "della produzione in giudizio di ordini di servizio successivi alla proposizione del succitato ricorso,  che il Comune di Nardò continuava ad utilizzare personale della Polizia Locale in orari notturni, e comunque con una diversa articolazione dell’orario di lavoro, senza averne dato la necessaria informazione preventiva ai soggetti sindacali che ne hanno diritto, omettendo, inoltre, anche il dovuto e richiesto confronto con i soggetti sindacali stessi su materie di particolare rilevanza".
 
 
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