Roberta Mazzotta insiste:"Cifre false nel bilancio, e "Licenziamenti" del personale mentre aumenta la spesa per il ricorso all'esterno senza gara"

Si inasprisce la polemica in seno all'Ente Camerale leccese. La consigliera Roberta Mazzotta mette il dito nella piaga. Ed evidenzia quelle che a suo avviso costituiscono "gravi irregolarità". "Oggi - si legge nel comunicato -  il Consiglio della Camera di commercio di Lecce ha esaminato il bilancio 2019-2021, così come aggiornato nella riunione di Giunta del 12 luglio scorso".

 

"Già in questa seduta - continua la consigliera Mazzotta - avevo avuto modo di evidenziare gravi irregolarità derivanti da vere e proprie alterazioni delle poste contabili, alterazioni che durano ormai dal 2017 e che non è stato possibile “individuare” prima perché il segretario generale dell’Ente, dr. De Giorgio, non ha mai consegnato la documentazione da me richiesta e nella quale – come sospettavo – si “nascondevano” le alterazioni contabili".

"Ho dovuto fare un lavoro lungo e faticoso, all’interno dei documenti presenti sul sito della Camera, per arrivare ad avere cognizione di tali gravi irregolarità, che hanno portato il segretario generale ad attribuirsi un fondo di 160mila euroquando la Giunta aveva deliberato 80mila euro! "

"Un bel salto, non c’è che dire: tanto più “vistoso” in quanto UNA NORMA PRECISA DI LEGGE LO VIETA (d.lgs 75/2017 art. 23 c.2)".

"Personale in esubero (anticamera del licenziamento), ma aumenta la spesa per il ricorso all’esterno. Senza alcun confronto con i sindacati, senza portare la questione in Consiglio (che ai sensi dell’art. 11 dello Statuto camerale “determina gli indirizzi generali…compresi quelli relativi al personale) la Giunta ha deliberato il 12 luglio scorso di porre “in esubero” 6 lavoratori, 3 di categoria D e 3 di categoria B".

"Si tratta di lavoratori che hanno fatto un concorso pubblico per entrare nell’Ente (nella categoria D molti sono i laureati), e che ora dovranno sperare di essere “collocati” entro 2 anni presso qualche altra parte, o altrimenti scatterà il licenziamento".

"La storia ha aspetti paradossali: i 3 lavoratori di categoria B, ad esempio, hanno le mansioni di addetti al data-entry, cioè all’immissione di dati".

"Ebbene la Camera da 13 anni spende 1 milione di euro l’anno per dare questa attività all’esterno al Consorzio Servizi Avanzati di Taranto, e da 13 anni utilizza oltre 45 unità che non hanno fatto alcun concorso ma sono state assunte dal Csa sulla base della segnalazione fatta, all’epoca, dalla Camera di commercio guidata dal presidente Prete".

"Con l’aggiornamento di bilancio oggi la Camera AUMENTA la spesa per l’esterno e passa dai 905mila euro del 2018 a 1MILIONE18MILA euro nel 2019, per le stesse attività che rientrano nei compiti del personale interno che si vuole dichiarare in esubero!"

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