L'opposizione consiliare:"Nella storia della Città di Nardò mai verificato che, in un solo colpo, un Sindaco e l’intera Giunta Municipale venissero indagati per abuso d’ufficio"

”L’indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Lecce a carico del Sindaco Mellone e di tutti gli Assessori della sua Giunta, di sicuro non ci sorprende. Fin dall’inizio della “guerra amministrativa” intrapresa da Mellone contro la ditta Borgia, per quanto attiene all’illuminazione votiva, abbiamo più volte rimarcato come la stessa fosse contraddistinta sia da scarsa trasparenza, sia da un enorme dispendio di soldi pubblici".

I consiglieri di opposizione a Palazzo Personè Carlo Falangone, Giancarlo Marinaci, Paola Mita, Roberto My, Daniele Piccione e Lorenzo Siciliano intervenendo sulla questione evidenziano infatti che oggi i neritini "pagano un canone leggermente inferiore da un lato, mentre dall’altro sono costretti a pagare (tramite le tasse comunali) gli oltre 120.000 euro spesi da Mellone e i suoi per una battaglia che si è rivelata una farsa sulla pelle dei contribuenti, con l’appalto prima revocato e poi riassegnato alla ditta Borgia".

"Ovviamente siamo garantisti (non come il Sindaco Mellone, a singhiozzi e a seconda delle persone investite dalle inchieste giudiziarie) e confidiamo nel lavoro della magistratura, ma non possiamo non sottolineare come nella storia della Città di Nardò non si sia mai verificato che, in un solo colpo, un Sindaco e l’intera Giunta Municipale venissero indagati per abuso d’ufficio".

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