Carlo Salvemini vola a Palazzo Carafa asfaltando il centro destra, decisiva la spinta del civismo

Non c'è stato bisogno, al contrario delle ipotesi della vigilia, di alcun ballottaggio. Carlo Salvemini vola a Palazzo Carafa superando la soglia necessaria, il 50 per cento, il 51,46 per la precisione, asfalta il centro destra e si conferma alla guida di Lecce. Senza il ricattino dell'anatra zoppa. La formula in accoppiata con Delli Noci ha convinto gli elettori.

 

Il Partito Democratico a Lecce si conferma al primo posto. Superando il 10 per cento dei consensi. (11,15%). Eppure il vento che soffiava forte con le europee non pareva serbare nulla di buono. Il M5s si confermava primo partito in Puglia (26,29%), come alle politiche, seguito dalla Lega al 25,28% (alle scorse elezioni per Bruxelles aveva raccolto lo 0,6). Terzo il Pd con il 16,64%, poi Forza Italia (11,11%) e Fdi (8,89%). I pentastellati hanno il primato in tutte le province tranne che in quelle di Brindisi e Lecce, dove sono superati dalla Lega: il M5s conferma un forte radicamento anche a Taranto (26,88%), nonostante le scintille con il territorio e l'area ambientalista per la vicenda Ilva. In provincia di Lecce, dove il movimento No Tap avevano preso le distanze dal ministro Barbara Lezzi e dal governo sul caso gasdotto Tap, il M5S ha ottenuto il 21,86%.A livello regionale i partiti del centrodestra insieme (Lega-Fi-Fdi) superano il 45%, mentre quelli di centrosinistra (Pd, +Europa, La Sinistra, Verdi) raccolgono più del 25%.

L'ARIA CHE TIRA - Nel comune più popoloso della Provincia subito dopo il capoluogo, Nardò, il primo partito è la Lega, roba da non crederci. Oltre 4 mila voti che hanno permesso di eleggere Massimo Casanova. E' lui il più suffragato nella circoscrizione Sud per la Lega. Dopo Salvini, naturalmente. Con oltre 64mila preferenze, l’imprenditore romagnolo,  patron del Papeete beach di Milano Marittima, con casa a Lesina ha superato anche il pugliese Andrea Caroppo. 

Insomma vita dura per il Pd, ma non per Carlo Salvemini. La "strana coppia" mutuando Neil Simon con Delli Noci funziona benissimo, ed i leccesi hanno confermato la loro apertura di credito. Salvemini non è candidatura calata dall'alto, anzi con il partito non sono mancate certamente le frizioni. (Di soliti i reietti sono sempre i candidati migliori). Gli si può imputare qualsiasi cosa ma non certamentente la mancanza di chiarezza nè l'onestà, quest'ultima non mi pare al giorno d'oggi una categoria astratta. Dall'altra parte non si pagano a caro prezzo solo le divisioni, sarebbe semplicistico, Erio Congedo probabilmente non era il candidato adatto ed anche "solo" la parentela con l'ex sindaco Paolo Perrone avrebbe dovuto scoraggiare chi ha deciso, costi quel che costi, di puntare su di lui. L'espressione  "Lecce è di destra" può andare tranquillamente in archivio. Alla Poli Bortone la medaglia di bronzo ed anche il merito di aver ravvivato la campagna elettorale. Va però evidenziato il peso di Noi per Lecce, Coscienza Civica e Sveglia Lecce che fanno complessivamente il 19,65 %, (Oltre 8 mila voti) il contributo del civismo è decisivo. Ed il Pd vince quando non impone le sue scelte ma si mette al servizio della causa. 

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