L'ex sindaco Antonio Vaglio lascia il gruppo della Lega e scarica il senatore Marti, restituisce le deleghe al sindaco ma gli rinnova la fiducia

L'ex primo cittadino Antonio Vaglio, già Sindaco della Città per tre consigliature e attuale consigliere comunale aderente alla Lega di Matteo Salvini,  in data odierna, con una nota indirizzata al Sindaco Mellone, in buona sostanza ed in estrema sintesi, rinuncia, irrevocabilmente, alle deleghe conferitegli nel settembre del 2016, abbandona il Gruppo Consiliare della Lega, si dichiara indipendente.

E sottolinea, infine, che le ambizioni politiche di "taluni" (ovviamente, alcuni consiglieri comunali ovvero esponenti politici di maggioranza) hanno, di fatto, leso "la dignità delle persone" e si sono discostati dal dovere di "servire gli interessi della comunità". La vicenda può essere letta anche come un ridimensionamento del gruppo del Partito di Salvini anche considerando che all'interno del gruppo Dell'Angelo Custode è vicino a Marti, mentre Alemanno è da sempre legato a Caroppo. "Caro sindaco . si legge nella nota - nel lontano 2016, esattamente il 23 settembre, mi confermasti l'incarico di curare le tematiche inerenti l'A.I.R.E. ed i gemellaggi, e di questo te ne sono particolarmente grato".

"Oggi, con queste poche righe, ti comunico di rassegnare le dimissioni dell'incarico prestigioso che tu mi affidasti.  Tale decisione trae origine da motivazioni di natura esclusivamente personali legati sostanzialmente ai numerosi impegni  professionali e privati. Per queste ragioni ritengo corretto e doveroso restituirti la delega affidatami e cedere il posto  a chi meglio di me potrà espletare questo delicato ed importante compito. Per i motivi sopra esposti, le mie dimissioni ampiamente meditate ed assolutamente scollegate dagli ultimi avvenimenti devono essere intese assolutamente irrevocabili". 

LA FIDUCIA RINNOVATA - Approfitto di questa occasione per comunicarti che continuerò a dare il mio contributo per la realizzazione del programma e delle iniziative promosse  dall'attuale amministrazione nell'interesse della collettività. Lo farò da consigliere comunale indipendente, nella consapevolezza che le ambizioni politiche di taluni, ancorchè legittime, non dovrebbero mai ledere la dignità delle persone e giammai discostarsi dal servire gli interessi della comunità. E' il rinunciare  a se stessi, servire gli altri, la virtù politica della democrazia. Nel prossimo consiglio comunale formalizzerò la mia uscita dal gruppo della Lega".

Insomma l'ex sindaco conferma la sua fiducia a Mellone, ma abbandona Marti. La defenestrazione di Stefania Albano, un atto assolutamente non concordato e che non poteva non essere noto al senatore Marti ha portato alla rottura con il partito di Salvini. Che adesso dispone di due consiglieri, divisi come Totò e Peppino a Berlino. Il rimpastino ha portato a palazzo Personè Bernardetta Marini che può contare sulle deleghe agli Affari Generali, Servizi Demografici e Statistici, Toponomastica, Pari Opportunità, Qualità dei servizi al cittadino, Diritti Civili, Volontariato, Centro storico, Spettacolo, Istruzione, Polizia Locale. Un incarico per altro di gran lunga superiore a quello della Albano, se non altro rispetto all'importanza ed al numero delle deleghe.

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