Una lettera aperta ai sindaci dei comuni dell'Aro 11 per chiedere di porre fine all'appalto di nettezza urbana, lo scrive il gruppo consiliare di Gallipoli Futura

Il Gruppo consiliare di “Gallipoli Futura”, sulla vicenda dell’interdittiva prefettizia inviata alla “Gial Plast” e sull’appalto dell’ARO 11 scrive ai Sindaci dei Comuni di Alliste, Gallipoli, Melissano, Racale e Taviano, chiedendo di porre fine all'appalto di Nettezza urbana!

Nella lettera di Flavio Fasano e Giuseppe Cataldi si evidenzia:"Il Prefetto di Lecce, in data 15 marzo 2019, con Prot. N. 0030385, decreta: "… la cancellazione dall’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti al tentativo di infiltrazione mafiosa (c.d. White List), istituito presso questa Prefettura ai sensi del D.P.C.M. 18 aprile 2013, della “GIAL PLAST SRL”, con sede legale in Taviano (Le), Via Lagrange s.n., ai sensi del combinato disposto degli artt. 5, comma 3 e 2, comma 2 lett. b del D.P.C.M. citato. Il presente provvedimento, che ha altresì carattere di informativa interdittiva ai sensi degli Artt. 84, 91, del D. Lgs. 159/2011, è comunicato alla società interessata, ai sensi dell’art. 92, comma 2 bis del D. Lgs. N. 159/2011 e s.m.i. E’ altresì comunicato ai soggetti indicati nell’art. 91 co. 7 bis del citato D. Lgs. 159/2011 e s.m.i. …"!

Malgrado tutto questo la “Gial Plast” gestisce ancora il servizio di Nettezza Urbana! Si premette, ovviamente, che non è nostra intenzione “entrare in casa altrui”, vale a dire nel merito di scelte amministrative e politiche riguardanti i Comuni diversi da quello di Gallipoli, verso il quale invece, riteniamo di avere piena legittimazione ed investitura popolare: è l’ampiezza della questione ed il fatto di essere Comuni legati in “Ambito Raccolta Ottimale” A.R.O. 11 che ci porta a rendere noto anche ad essi il nostro pensiero! 

Precisato ciò, non possiamo per nulla sottacere, ai nostri Concittadini, e vogliamo con loro riflettere, di più sugli “assordanti silenzi”; su quello che, evidentemente, “non si scrive”; su quello che, meglio dire, “non si può scrivere” piuttosto che su quanto si scrive e si legge!

Il Sindaco di Gallipoli – Comune Capofila dell’ARO 11 – unitamente al suo esperto Assessore all’Ambiente hanno palesato un evidente trattamento di “pieno favore” tutto a vantaggio della Ditta “GIAL PLAST s.r.l.”, già procedendo a ben otto proroghe del vecchio capitolato – estremamente vantaggioso per l’azienda e costosissimo per il Comune – così: 

1. Ordinanza N. 139 del 28.6.2017 << …si affida alla SOLA GIAL PLAST il servizio provvisorio dall’1.7.2017 fino al 31 dicembre e comunque fino alla sottoscrizione del contratto di appalto>>;

2. Ordinanza N. 151 del 6.7.2017 <<si individua il giorno 15 luglio per il passaggio consegne>>;

3. Ordinanza N. 306 del 13.12.2017 – malgrado già in data 21 novembre 2017 il Comune di Gallipoli avesse formalmente sottoscritto il “Contratto di appalto del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani per l’ARO LE 11 al RTI composto da “Gial Plast s.r.l.” (Capogruppo) e “Colombo Biagio s.r.l.” (mandante), trascritto al N. 3094 di repertorio che prevedeva un ribasso dei costi del servizio per la Città di Gallipoli di circa 1 milione e 300.000 mila euro per anno <<proroga fino al 31.12.2017 il servizio alla sola GIAL PLAST con il vecchio capitolato>>;

4. Ordinanza N. 40 del 23.03.2018 <<proroga – ora per allora – fino al 01.07.2018 il servizio alla sola GIAL PLAST con il vecchio capitolato>>;

5.  Ordinanza N. 120 del 30.06.2018 <<proroga fino al 01.10.2018 il servizio alla sola GIAL PLAST con il vecchio capitolato>>;

6. Ordinanza N. 236 del 29.09.2018 <<proroga fino al 31.10.2018 il servizio alla sola GIAL PLAST con il vecchio capitolato>>;

7. Ordinanza N. 267 del 31.10.2018 <<proroga fino al 30.11.2018 il servizio alla sola GIAL PLAST con il vecchio capitolato>>;

8. Ordinanza N. 317 del 06.12.2018 <<proroga – ora per allora – fino al 17.12.2018 il servizio alla sola GIAL PLAST con il vecchio capitolato>>.

Come mai così tante “proroghe” alla “Gial Plast” di un capitolato vecchio con un costo maggiorato rispetto al nuovo di € 1.300.000,00 annuo? Il Comune di Gallipoli, ad oggi,ha mai contestato un qualche addebito alla “Gial Plast” per lo scadente servizio espletato!!?

Perché il Sindaco di Gallipoli non ha mai inteso convocare né l’assemblea dell’ARO 11 né una “Commissione Ambiente” del Comune di Gallipoli né, tantomeno, un Consiglio comunale all'indomani dell'interdittiva del Prefetto di Lecce!!?

Perché il Sindaco Minerva ed il suo Assessore all’Ambiente hanno inteso “ampliare” il Capitolato d’appalto posto in aggiudicazione, concedendo alla “Gial Plast” un AUMENTO di CANONE di € 811.136 all’anno con Delibera del Consiglio comunale N.70 del 29/11/2018 ponendo tale costo aggiuntivo a carico dei Cittadini di Gallipoli con la TARI!!?

Come mai il Sindaco Minerva ed il suo Assessore Venneri nulla dicono sui licenziamenti del personale pretestuosamente effettuati dalla “Gial Plast”!!?

Come mai con tutto questo la “Gial Plast” continua a gestire il servizio!!?

Eppure, va da se come: " … l'informazione antimafia implica una valutazione discrezionale da parte dell'autorità prefettizia in ordine al pericolo di infiltrazione mafiosa, capace di condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa" e che “tale pericolo deve essere valutato secondo un ragionamento induttivo, di tipo probabilistico, che non richiede di attingere un livello di certezza oltre ogni ragionevole dubbio, tipica dell’accertamento finalizzato ad affermare la responsabilità penale e, quindi fondato su prove, ma implica una prognosi assistita da un attendibile grado di verosimiglianza, sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, si da far ritenere "più probabile che non", appunto il pericolo di infiltrazione mafiosa …" ( ex plurimis Consiglio di Stato Sez. III, 20 febbraio 2019, n. 1182; idem, 30 gennaio 2019, n. 758, 14 marzo 2018, n. 1624).

La grave situazione in Gallipoli su questo appalto vede preoccupanti “silenzi” dell’Amministrazione comunale così anche inquietanti “omissioni”, pur sapendo che: " … il diniego di iscrizione nell'elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa è disciplinato dagli stessi principi che regolano l'interdittiva antimafia, in quanto si tratta di misure volte alla salvaguardia dell'ordine pubblico economico, della libera concorrenza tra imprese e del buon andamento della Pubblica Amministrazione …" (Consiglio di Stato Sez. I, 1 febbraio 2019, n. 337; idem 21 settembre 2018, n. 2241).

Così anche: "… le disposizioni relative all’iscrizione nella c.d. white list formano un corpo normative unico con quelle dettate dal codice antimafia per le relative misure antimafia…" (Consiglio di Stato Sez. III, 24 gennaio 2018, n. 492).

Noi di “Gallipoli Futura” non ci stiamo a “chiudere gli occhi” ed alimentare “omertosi” silenzi su quanto invece è accaduto e continua ad accadere!

Vogliamo denunciare questo scandaloso stato di cose e porre fine ad un appalto che per Gallipoli è in proroga fin dall’Ordinanza sindacale n. 42 del 3 aprile 2013 con la quale si stabiliva che: "... per i motivi di cui in premessa, nelle more della costituzione dell'ARO 11, [si concedeva] alla ditta Navita Srl in persona del suo legale rappresentate con sede in Bari alla via Bottalico n.43 di effettuare il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei RSU nonché di raccolta differenziata ai patti ed alle condizioni e secondo le modalità tutte indicate nei contratti e nel capitolato d'appalto che fino ad oggi hanno regolato il servizio, nonché nel puntuale rispetto delle direttive e disposizioni che saranno impartite dall'Ufficio Tecnico Comunale sino al subentro del nuovo gestore a seguito della procedura concorsuale che sarà avviata dall'ARO 11 …"!

I Cittadini prendano atto, una volta per tutte, della GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE e passino dalla “protesta virtuale” sui social a quella PROTESTA VERA, DEMOCRATICA, FORTE E DECISA che riscatti l’orgoglio ferito di una popolazione ingannata, delusa ed offesa!

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