Gallipoli, scatta la protesta dei pescatori contro la normativa europea. Federbalneari:"Il comparto rischia di essere messo in ginocchio"

Federbalneari Salento esprime totale vicinanza e sostegno agli oltre 150 pescatori di Gallipoli che in queste ore stanno protestando e hanno addirittura dovuto fermare la loro attività per evitare multe salatissime.

A largo del mar Ionio, infatti, è arrivata nelle scorse ore un pattugliatore costiero con a bordo alcuni commissari europei che stanno effettuando controlli a raffica sui pescherecci comminando sanzioni salatissime per via della tipologia di reti utilizzate per la pesca, poiché non corrispondenti a quanto previsto dall’attuale normativa europea. 

Il nodo della questione è la dimensione delle maglie di queste reti «che penalizzano – dicono i pescatori gallipolini - i pescherecci italiani nel mar Mediterraneo, popolato da specie di pesce azzurro la cui pezzatura è tale da sfuggire a maglie più larghe». I pescatori lamentano le pesanti sanzioni amministrative, fino ad alcune decine di migliaia di euro, che vengono fatte durante i controlli e «che stanno mettendo in ginocchio il settore». 

Una delegazione di pescatori è stata ricevuta questa mattina anche dal sindaco di Gallipoli Stefano Minerva che si è subito attivato per affrontare la questione. 

«Bisogna modificare assolutamente questa normativa europea che sta mettendo in serie difficoltà l’intero comparto ittico», è l’appello di Mauro Della Valle, presidente di Federbalneari Salento. «Parliamo di leggi emanate da Bruxelles tarate sulla pesca atlantica, piuttosto che su quella mediterranea – spiega - e che richiedono anche alle piccole imbarcazioni adempimenti burocratici da flotte oceaniche, come quelle del Nord Europa. Qui c’è a rischio la sopravvivenza dei pescatori salentini e pugliesi e pertanto, oltre ad esprimere ai pescatori la vicinanza di Federbalneari Salento, mi appello alle nostre istituzioni, affinché intervengano subito per porre rimedio a questa situazione e a supporto di un comparto che rischia di essere messo in ginocchio dalle norme comunitarie e dal regime di sanzioni». 

«Nei giorni scorsi – spiega Lucio Chetta, pescatore gallipolino - sono state elevate sanzioni fino a 15-20mila euro ai pescherecci impegnati nella loro attività lungo le coste calabresi e non possiamo permettere che lo stesso accada ai pescatori salentini: qui si rischia di mandare sul lastrico centinaia di famiglie. Sappiamo che la nave effettuerà i controlli a largo dello Ionio per tre settimane e già da oggi tutti i pescherecci sono rimasti a terra per paura delle multe. Non possiamo permettercelo, le istituzioni devono aiutarci».

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