Gallipoli, l'intervento per la trasformazione del tratto Lido San Giovanni-Canale dei Samari nell'occhio del ciclone, Gallipoli Futura fa una segnalazione alla Corte dei Conti

Una segnalazione per “danno erariale” – diretto ed indiretto – nei confronti della  Amministrazione comunale di Gallipoli e di coloro che con essa lo hanno pro-curato (apparato tecnico e burocratico). La missiva reca la data di oggi e la firma del capogruppo di Gallipoli Futura avvocato Flavio Fasano e del vice Giuseppe Cataldi. 

 

"Il Comune  di Gallipoli, - si legge nella missiva - a seguito del finanziamento ottenuto nell'ambito del “programma di valorizzazione e riqualificazione dei paesaggi costieri della Puglia ad Alta Valenza Naturalistica” con i fondi di cui al Programma Quadro Aree Urbane afferente il fondo per lo sviluppo” approvò, con Deliberazione commissariale n 54 del 23 ottobre 2015, l’intervento sulla strada Provinciale Gallipoli - Santa Maria di Leuca per la trasformazione e "rinaturalizzazione" del tratto  di traversa interna  Lido San Giovanni - Canale dei Samari, per l'importo di 3 milioni e 520 mila euro, successivamente appaltato ed in parte realizzato nel 1 lotto, trasformando l'unica arteria utilizzata, soprattutto nel periodo primavera – estate (ma anche nella  prima parte dell'autunno), a servizio dei cittadini e turisti per recarsi nei  numerosi stabilimenti balneari, spiagge libere, ma anche negli alberghi che si trovano oltre e lungo quel tratto di strada, così anche in tutte le attività  turistiche di intrattenimento ivi presenti".

"Tali lavori, molto sinteticamente, prevedevano la trasformazione della traversa interna da arteria per il transito di autovetture, autocarri, motocicli, biciclette e pedoni, ma anche per parcheggio  nei lati della carreggiata, in una strada pedonale e a mobilità lenta, con aiuole laterali  alternate su entrambi i lati; tutto ciò con grande disagio e difficoltà sia ai pedoni che agli autisti dei mezzi di soccorso e agli addetti ai servizi pubblici come quelli del servizio raccolta rifiuti, ed anche per i rifornimenti alle aziende turistiche, costretti a percorrere la ”strada pedonalizzata” non più in tutta sicurezza come invece dovuto"!

"Non esistono infatti altre strade idonee che possano essere di ausilio a tali necessità: è stata totalmente ignorata la doverosa realizzazione all’interno di una “viabilità alternativa”!

"Come detto, i lavori del primo lotto, appaltati con la citata Deliberazione commissariale n 54 del 23 ottobre 2015, successivamente stipulati con contratto pubblico il 29 giugno 2016 e consegnati il 16 marzo 2017, ma iniziati in autunno dello stesso anno, più volte sospesi, si sono interrotti (o conclusi nei SOLI aspetti strutturali), per dare la possibilità di “completare alcune opere”, anche se nella delibera di Giunta Comunale 231 del 29 giugno 2018 si parla di conclusione dei lavori, con contestuale liberatoria rilasciata alla ditta esecutrice, che è stata così sollevata da ogni responsabilità".

"La macroscopica “finzione” . asserisce Flavio Fasano - è stata strumentale perché vi era l’esigenza di pubblicizzare la fine lavori dopo due anni di grandi incertezze, ma in sostanza le opere andavano ancora completate"!

"Così il tratto di strada, con Ordinanza del Sindaco, fu “aperto” alla nuova utilizzazione, per poi essere subito (RI)chiuso in autunno (Sic!). La “giustificazione” ufficiale è stata quella di dover “completare i lavori”, ma i problemi erano e saranno talmente tanti e gravi che pensiamo di dover informare doverosamente Codesta Procura per le iniziative, indagini, e  provvedimenti  che riterrà di assumere per il danno erariale già inverato, per quello in corso e per quello "temuto", DENUNCIANDO così I FATTI ESPOSTI COME ELEMENTI CHE HANNO PROVOCATO un evidente quanto grave DANNO ERARIALE"!!!

"Per gli esponenti di Gallipoli Futura i danni più evidenti segnalati – e non solo quelli erariali – ma anche tutti i danni “diretti” ed “indiretti”, quelli all'immagine della Città, ai cittadini, agli imprenditori di Gallipoli, causati dagli Amministratori comunali, e da tutti coloro che hanno tecnicamente e burocraticamente creato, favorito e sostenuto questo inequivocabile obbrobrio tecnico – giuridico – burocratico"!

C'è da dire che il Gruppo consiliare di “Gallipoli Futura” già il 12 ottobre 2016, con Prot. N. 41873, "produsse al Sindaco un'interrogazione motivata elencando le ragioni – che poi si sono puntualmente verificate – per indurre lo stesso Sindaco NON INIZIARE ALCUN LAVORO ed a portare PREVENTIVAMENTE l'argomento in Consiglio Comunale per ridiscutere il progetto e per procedere, con un atto di indirizzo alle modifiche necessarie; tutto ciò avvenne ancor prima che i lavori qui censurati iniziassero"!

"Il Sindaco, con la risposta alla predetta nostra interrogazione – inviata il 20 ottobre 2016, Prot. n. 43319 – si dichiarava d’accordo all'invito e garantiva che avrebbe portato l’argomento in discussione in Consiglio comunale. Invece non vi è stata più alcuna traccia e l'argomento, nonostante le sollecitazioni ed altre interrogazioni non è stato mai iscritto all’ordine del giorno del Consiglio … è stato invece avviato quel progetto originario e portato avanti, anche se ci sarebbe stato tutto il tempo (come abbiamo visto i lavori infatti iniziarono oltre un anno dopo dalla nostra interrogazione – novembre 2017) per eliminare tutte le criticità, essendo il contratto ancora da stipulare ed il progetto esecutivo non era stato ancora consegnato ed approvato"!

"Fin da subito, già nell'estate 2018, non appena la strada fu consegnata provvisoriamente e messa a disposizione (ciò avvenne con Ordinanza  del Sindaco), per gli usi consentiti e previsti, ha mostrato le prime pecche dovute: al materiale utilizzato per il battuto stradale che si è sgretolato e ciò aggravato anche e soprattutto dal transito dei mezzi pesanti che nonostante i divieti, in assenza nel piano dell’opera di qualsiasi previsione in merito, erano costretti transitare al pari degli stessi mezzi per la vigilanza, i servizi e per i rifornimenti delle aziende"! 

"Anche le aiuole contenenti di terra rossa, ma senza alcuna vegetazione di vivaio, con i primi venti di scirocco si sono riempite di sabbia ed hanno presto smesso di adempiere alla funzione per la quale incautamente erano state predisposte, rappresentando subito un'insidia o un'opera inutile e spreco di denaro"!

"Nell'autunno 2018 si è poi raggiunto il massimo del disastro, perché con le prime piogge la strada non era più tale, ed ha mostrato anche i limiti relativi alla sua permeabilità, con assenza totale di capacità di drenare l'acqua"!

"La conferma inequivocabile della responsabilità posta in essere da questa Civica Amministrazione nell’aver causato un disastro totale, sta nel fatto che gli stessi soggetti responsabili procedono a tentare, goffamente, di porre riparo; ed infatti:

L'11 giugno 2018, con Determinazione n. 1119 si procede a << … rideterminazione del quadro economico a seguito delle procedure di gara>> e tra le altre cose si stabilisce: "… di demandare al R.U.P. l’approntamento di istanza di autorizzazione (alla Regione) al riutilizzo delle economie di gara – come sopra determinate (euro 751.967,34) – allo scopo di pianificare opere necessarie al miglioramento funzionale dell’opera, in relazione all’ottimizzazione del flusso veicolare, quindi della viabilità e delle infrastrutture connesse …>> chiedendo contestualmente l’autorizzazione alla variante (SIC!)";

"In data 16 novembre 2018, con Deliberazione G.M. n. 357 avente ad oggetto: <<Progetto preliminare / definitivo di allargamento della Via Vicinale del Carmine. Determinazioni>> - facendo così seguito dopo ben cinque mesi alla citata determinazione – si stabilisce: di dare mandato all’UTC Sezione LL.PP., affinchè predisponga un progetto preliminare/definitivo per l’Allargamento della Via Vicinale del Carmine che permetta il “ritorno” dalla litoranea alla Città;

"Di stabilire che l’intervento dovrà essere finanziato con il recupero delle economie di procedimento del “Progetto per la Valorizzazione e riqualificazione dei paesaggi costieri della Puglia ad Alta Valenza naturalistica. Intervento sul tratto litorale tra Lido San Giovanni ed il Canale dei Samari”, ed a tal proposito dovrà essere inoltrata – alla Regione Puglia – apposita istanza di recupero delle anzidette risorse corredata del suddetto progetto da redigere (SIC!)".

"Ecco quindi, - si legge ancora nella missiva - tentare di “correre ai ripari” e cercare, sempre più goffamente, di predisporre una “variante” per tentare di sanare i danni ma anche per correre ai ripari prevedendo (SOLO ORA) la realizzazione di una strada alternativa, in parte esistente anche se stretta e già utilizzata in un solo senso di marcia, predisporre parcheggi pubblici e attraversamenti per arrivare dai parcheggi alle spiagge"!

"La situazione, alla data in cui scriviamo, è ancora così ed i danni erariali e quelli  ai cittadini  sono aumentati, anche per l'incertezza sulla futura utilizzazione del tratto stradale, soprattutto alla vigilia di una nuova stagione turistica ormai alle porte"!

"Da questo assurdo comportamento di sconcertante, quanto tardivo, “revirement” del Sindaco e dell’intera sua “maggioranza”, unitamente a tutto l’apparato tecnico e burocratico coinvolto in scelte così catastrofiche, desumiamo: si intende trasformare la strada, finanziata progettata e realizzata per “mobilità lenta e pedonale”, in strada a tutti gli effetti, caducando le originarie finalità e le grandi aspettative sbandierate di aver realizzato un’ opera di alto valore e che sarà di esempio per i posteri"!

"Le varianti suppletive che prevedono nuovi e diversi lavori ma anche aggiuntivi, di cui si sta chiedendo l'autorizzazione alla Regione, sono in contrasto con le cause e con lo spirito della misura del finanziamento perché "il traffico veicolare" che si vuole realizzare è incompatibile con la finalità di “mobilità lenta” già realizzata, ed è assolutamente incompatibile con i principi della misura che prevede il finanziamento dei lavori del tratto litorale "nell'ambito del programma di valorizzazione e riqualificazione dei paesaggi costieri della Puglia ad Alta Valenza di cui al progetto definitivo...."!

"Vi è un ulteriore “differimento dell'inizio lavori del 2° lotto” -  che parte da Lido San Giovanni  fino alla seconda entrata della Baia Verde e questo lotto, ancora da avviare, è il più importante dell’intero progetto per la quantità e qualità di lavori da realizzare.L'avvio dei  lavori, solo annunciati e sempre  differiti ormai  da oltre 4 anni,  è ancora incerto e sta causando un danno (in parte anche “futuro”) già verificatosi,  dovuto alle eventuali sanzioni per la restituzione dei fondi stanziati per l'intera opera da parte della Regione pari a 3 milioni e 400 euro,  ma anche  per la  mancata realizzazione dell'opera entro i termini previsti dal finanziamento, che porterà  l'impresa ad assumere iniziative legali dovute alle numerose sospensione senza motivi validi e per  una necessaria quanto reale “revisione dei prezzi” nella parte consentita dal codice degli appalti".

"La strada, pedonale - ciclabile, per l' assenza di soluzioni viarie alternative idonee per far transitare  le auto ed i mezzi sia di “sicurezza” che per tutte le esigenze delle attività e degli stabilimenti, è stata e lo sarà ancora di più, per effetto di una variante ai lavori approvata dalla giunta, ed  in corso di approvazione da parte della Regione, (così si apprende dai giornali) da utilizzare anche per il transito di altri mezzi, compresi quelli per i servizi, snaturando il progetto, ma soprattutto la natura e filosofia stessa  dei principi ispiratori e delle finalità che la misura del finanziamento avrebbe dovuto raggiungere: pensiamo per questo che la Regione non possa licenziare favorevolmente tale variante! L'impianto di illuminazione stesso, prima escluso e poi previsto nella variante, porta ad una utilizzazione non più compatibile con il finanziamento e con la "rinaturalizzazione  della strada”, distogliendo così il finanziamento dalle finalità originarie, per le quali era stato concesso lo stanziamento creando danno erariale causato dalla obbligatoria restituzione"!

"Anche la pavimentazione stradale scelta dai progettisti e successivamente sostituita non si sa se a carico della ditta o della stazione appaltante,  non è idonea e sta provocando gravi problemi. Pensiamo che si  aprirà un contenzioso gigantesco già con questi lavori parziali e che la situazione porterà probabilmente a queste due ipotesi alternative tra loro: ripristino della precedente viabilità e recupero delle somme a carico dei responsabili compresi coloro che hanno validato il progetto; interrompere i lavori e procedere ad una completa revisione del progetto avviando la costruzione della strada alternativa, dei parcheggi pubblici, gli attraversamenti, per poi riprendere quell'idea di "rinaturalizzazione" che era la filosofia calpestata e abortita del progetto. Questo è quanto portiamo a conoscenza - concludono da Gallipoli Futura - ma per un tempestivo intervento e restiamo a disposizione per qualsiasi produzione documentale così anche per ogni necessità istruttoria".

 

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