Lecce, lo sfogo di Nevio D'Arpa:"BTM 2019 è stata e sarà l’ultima edizione a Lecce”

È la decisione che il founder e Ceo di BTM Nevio D’Arpa comunica a pochi giorni dalla chiusura della V edizione. Uno dei più importanti eventi sul turismo del Sud Italia ha ospitato a Lecce 150 espositori, 40 buyer, influencer, giornalisti, importanti relatori e le migliori aziende del settore turisticocon un grande successo di pubblico, che ha registrato un incremento del 20% di visitatori rispetto alla scorsa edizione.

 

BTM 2019 è stata e sarà l’ultima edizione a Lecce. Nonostante la “macchina BTM” inizi già a lavorare nei giorni successivi all’evento per un anno intero, non ricordo edizione che abbia registrato tantissime difficoltà organizzative come questa del 2019, dovute ai ritardi relativi alla concessione delle autorizzazioni, che sono sempre arrivate dieci giorni prima dell’evento, con un rallentamento della fase logistica di allestimento. Abbiamo avvertito spesso una certa freddezza nel sostegno alla manifestazione da parte della politica locale, delle associazioni di categoria, di altri enti o operatori del settore turistico.

In questi ultimi cinque anni abbiamo avuto la disponibilità per l’utilizzo gratuito delle location comunali ma altrettanto importanti sono i servizi collaterali di accoglienza utili ai visitatori che così numerosi hanno raggiunto la città nei giorni dell’evento. Parlo di tante piccole attenzioni che una città che ospita una manifestazione di tale portata dovrebbe avere. Come avviene in tante città, a Rimini, per esempio, per le giornate del TTG,nelle quali sono presenti eventi e servizi correlati come la Notte bianca, parcheggi dedicati e navette gratuite.

Quest’anno era nostra intenzione promuovere la manifestazione coinvolgendo altri attori culturali organizzandoBTMOffper intrattenere la comunità ospitante e i tanti ospiti con attività gratuite a corollario dell’evento principale, che tuttavia non siamo riusciti ad organizzare per lamancata collaborazione fattiva.

Abbiamo vissuto con ansia i ritardi del rilascio della concessionedel Castello Carlo V seppur con notevoli restrizioni. Ad esempio,non abbiamo potuto utilizzare la sala dei bastioni come main hall e siamo stati costretti ad affittare, con notevoli costi supplementari, il foyer del Teatro Politeama Greco al fine di garantire al nostro pubblico un programma di qualità. Il giorno prima della manifestazione abbiamo dovuto sostituire la struttura autorizzata, dedicata alla sala conferenze BTM Gusto nella zona antistante il castello, causa la rottura in fase di trasporto di una delle pareti laterali. La struttura era diversa da quella presentata in fase di progetto ma montata comunque nel rispetto dei vincoli.Ad evento già in corso siamo stati costretti a smontarla mentre contemporaneamente in Piazza Sant’Oronzo, a 50 metri dallo svolgimento di BTM 2019, venivano montate strutture simili ed esteticamente più invasive davanti all’anfiteatro. Una disparità di trattamento evidente.

Tutti parlano di miglioramento dei servizi, di destagionalizzazione e vogliono vivere di turismo, ma quando poi arrivano in città i migliori attori mondiali del settore sembra tutto dovuto dimenticando la necessità di uno sforzo corale del territorio.

Ci affidiamo solo al nostro lavoro e agli accordi di partenariato per provare a promuovere il territorio, naturalmente a nostre spese. Uno degli aspetti più importanti, è la ricaduta sull’indotto che una manifestazione come BTM porta alla città di Lecce. Parliamo di oltre tremila camere prenotate, centinaia di trasferimenti, migliaia di persone che per quattro giorni vivono a Lecce. È un business per l’intera città ma sono pochissime le realtà leccesi che partecipano e collaborano attivamente con BTM. Se, tra espositori e visitatori, BTM porta 4mila persone al giorno in città, dovrebbero essere gli stessi operatori a dover fare da cassa di risonanza ad un evento che giova a tutti.

Reputo necessario ringraziare tutte le aziende e gli espositori, anche istituzionali,che in questi anni hanno sostenuto, creduto e investito nel nostro progetto con un supporto finalizzato alla sola promozione del territorio.

Sento che questo territorio non apprezzi ciò che facciamo, la soddisfazione per il nostro lavoro e per i nostri sforzi arriva soprattutto dall’esterno, dagli espositori, dai buyer, dai relatori e dal pubblico che ci manifestano entusiasmo e ci riconoscono competenza e professionalità. È una città intera che dovrebbe scendere in campo quando l’85% dei visitatori arriva da fuori. Ma ci sentiamo soli. Per tali ragioni ho deciso che questa appena conclusasi sarà l’ultima edizione di BTM a Lecce ma spero di essere smentito e di potermi ricredere perché Lecce è la mia città, la città in cui io ho scelto di avviare il progetto BTM ed è quella in cui mi piacerebbe continuare a realizzare i miei progetti.

Il mio è un appello e mi auguro che sia accolto non solo da belle parole ma da fatti concreti e garanzie scritte”.

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