Lecce, restaurò la statua di Sant'Oronzo senza gravare sulle casse comunali, Emilio Colaci scende in campo con la Poli Bortone

Non è nuovo alle sfide Emilio Colaci, il giovane imprenditore che nel Dicembre 2016 esordì come "l'imprenditore benefattore" che avrebbe restaurato la statua di S. Oronzo senza gravare sulla casse comunali che non potevano far fronte ad una tale opera di recupero.

Oggi Emilio Colaci  lancia una nuova sfida scendendo in campo al fianco di Adriana  Poli Bortone alle prossime amministrative di Lecce, sostenuto dal suo movimento meridionalista di Destra "Alleanza Salentina" Emilio vive la sua passione politica da quando era ragazzo. Appassionatissimo della storia di Giorgio Almirante ha sempre vissuto la sua attività politica e sociale in sordina, come lui stesso afferma "con piccole cose ma concrete". "Non è stata una scelta facile" afferma Colaci: "il fatto di non essere residente a Lecce non mi agevola; tuttavia la mia forte passione per la politica ed il crescente amore per la città di Lecce hanno giocato un ruolo decisivo in questa mia scelta. Credo inoltre che sia importante che l'esperienza di noi imprenditori sia messa a disposizione e al servizio della politica in termini di vedute, capacità pratiche e abilità risolutive." "Ringrazio la senatrice Adriana Poli Bortone, prosegue "che ancora una volta mostra vicinanza ed amore per i giovani e che col suo fervore tipico dei grandi della Destra dona a tutti noi la forza e la speranza di credere in una politica migliore." Nella visione di Colaci la disoccupazione e l'emigrazione dei salentini e soprattutto dei giovani è al primo posto. "Facile chiudere i porti." dice "Decisione necessaria. Ma bisognerebbe chiuderli anche al contrario impedendo l'emigrazione oltre che l'immigrazione. Creare opportunità di lavoro, agevolare le imprese ad assumere, mettere i commercianti nelle condizioni di lavorare bene, supportare gli universitari mediante un progressivo inserimento nel mondo del lavoro". Insomma una visione abbastanza chiara e determinata. E per quanto riguarda Lecce? "Lecce necessita di un restauro sociale prima ancora che strutturale ed organizzativo" afferma Colaci sorridendo. "Bisogna riportare i commercianti e gli imprenditori al centro della scena amministrativa della città offrendo loro la possibilità di contribuire alla vita politica e lo stimolo di ritornare a pretendere da essa delle risposte, al fine di riscoprire nei politici degli interlocutori; perché una Lecce senza commercio è una Lecce in declino. Le parole della senatrice, pronunciate di recente riguardo alla necessità di ritrovare una vera Destra, conclude, "sono state per me come un faro che si accende in un mare in tempesta" dice Colaci senza celare emozione, "e in questo mare sono pronto a navigare certo che dopo le elezioni di maggio il porto di un nuovo benessere per Lecce sarà lì ad attenderci."

 
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