Nardò, don Giuseppe Venneri:"La Carità deve essere intelligente, non si improvvisa, indispensabile incrociare i dati. Presto uno sportello contro la ludopatia, un piaga sociale con cui si bruciano 60 milioni di euro" (Video)

Don Giuseppe Venneri è dal 5 settembre dello scorso anno il nuovo direttore della Caritas Diocesana. Un organismo di una rilevanza che emerge in maniera incontestabile alla luce delle cifre. Ben 300 i volontari che si attivano sul territorio della diocesi Nardò-Gallipoli. Oltre 2000 i pasti che vengono serviti nei tre centri di distribuzione tra Nardò, Gallipoli e Casarano. Un'attività di volontariato preziosa ma sempre a fari spenti.

1000 i pasti che vengono organizzati ogni anno nella sola Nardò. La trama della povertà ha maglie larghe e sempre crescenti. "Occorre una sinergia tra tutti gli enti che si occupano di assistenza". "E' indispensabile - sostiene con decisione e chiarezza don Giuseppe Venneri - incrociare i dati". Dalla Caritas è stata creata un'apposita card, questa card che è personale è stata consegnata a circa 300 famiglie. Deve essere esibita ogni qual volta ci si reca nelle parrocchie per fare richiesta di un pacco viveri. Sulla card è indicato il coniuge, i membri della famiglia e la parrocchia di riferimento. "Io credo che bisogna parlarsi, creare una sinergia, noi potremmo offrire anche al comune di Nardò un servizio di incrocio dei dati che possano evitare sovrapposizioni ed anche i rischi dell'accumulo. Io non so con quali criteri il comune assegni questi pacchi, io conosco i criteri della Caritas". Don Giuseppe Venneri non le manda certo a dire e punta l'indice anche nei confronti del gioco d'azzardo, una piaga sociale con cui si bruciano ogni anno 60 milioni di euro nella sola Nardò. "Presto - promette - partirà un progetto mirato per combattere la piaga sociale della ludopatia".

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